Wimbledon si schiera in prima linea contro l'emergenza coronavirus: il torneo londinese, cancellato proprio a causa della pandemia, mette in campo una serie di aiuti alla comunità locale e alle autorità sanitarie. Tra questi anche l'apertura delle cucine, dove verranno preparati 200 pasti caldi al giorno
Wimbledon scende in campo contro l'emergenza coronavirus. Lo Slam londinese, cancellato proprio a causa della pandemia Covid-19, ha ufficializzato una serie di misure di aiuto alla comunità locale e alle autorità sanitarie, proprio per combattere il virus, che comprendono anche un sostegno economico del valore di 1,2 milioni di sterline. Tra le altre cose, spicca l'apertura delle cucine dell'All England Club, che saranno operative per la preparazione di 200 pasti caldi al giorno per i prossimi 3 mesi, da distribuire alle persone più colpite dalla crisi e in difficoltà a causa dell'emergenza Covid, nella comunità locale di Merton e Wandsworth. Il "The Championships", che avrà luogo nel 2021 dal 28 giugno all'11 luglio, ha inoltre predisposto una lunga serie di aiuti: distribuzione di accessori come salviette e mascherine, sia a cittadini privati che agli ospedali londinesi. Non solo, Wimbledon darà un contributo al Player Relief Programme, il fondo istituito per aiutare i tennisti professionisti in difficoltà a causa dello stop del circuito. "Visto che dobbiamo restare un anno senza il torneo, abbiamo dato la nostra priorità alla salute di tutti coloro che rendono Wimbledon tanto speciale - ha spiegato il Presidente dell'All England Lawn Tennis Club, Ian Hewitt -. Sentiamo la necessità e il dovere di aiutare tutti coloro che, a causa di questa crisi, sono in difficoltà, guardando con fiducia al futuro, per poter tornare in campo tutti insieme".