Volandri dopo Italia-Svezia: "Contento al 99%, non cambierei nulla"

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Le parole del capitano azzurro dopo la qualificazione alle Finals di Coppa Davis: "Ci stiamo abituando a passare dalle difficoltà. Rifarei tutte le scelte, sono contentissimo. Berrettini ha dato la spinta dalla panchina, Sinner si è fatto sentire tutti i giorni". Sonego: "Il ko con il Canada ci è servito per migliorare e crescere". Arnaldi: "Non sono un salvatore, ho solo fatto il mio"

LE QUALIFICATE ALLE FINALSBERRETTINI: "OBIETTIVO MALAGA"

"Non cambierei nulla, abbiamo fatto più che il massimo". Parla così Filippo Volandri dopo la qualificazione dell'Italia alle Finals di Coppa Davis. Un traguardo raggiunto dopo aver percorso una strada in salita, in una settimana iniziata con il netto ko per 3-0 contro il Canada. "Il click mentale è arrivato dopo il doppio perso con i canadesi, quel 3-0 ci è servito - spiega il capitano azzurro - Ci stiamo abituando a passare dalle difficoltà, a riacciuffare i match dai capelli. Il merito è della disponibilità dei ragazzi, dopo il Canada ci siamo compattati. Sono contento al 99%, il 100% lo raggiungeremo nelle prossime sfide".

"Convocati? Bisogna mettere la squadra davanti all'io"

Testa adesso a Malaga. Il primo nodo da sciogliere per Volandri sarà quello delle convocazioni, visto che l'Italia potrebbe ritrovare Sinner e Berrettini, assenti a Bologna. "Matteo ha dato la spinta dalla panchina, Jannik si è fatto sentire tutti i giorni" racconta il capitano italiano che ha parlato anche sull'assenza di una coppia fissa in doppio: "Non c'è la sicurezza di una coppia come i gemelli Bryan, ma ci sono più opzioni. Questo rende il mio lavoro complicato, ma fa parte del gioco". Porte aperte a tutti, compreso Fabio Fognini a cui Volandri ha lanciato un messaggio indiretto, senza citarlo: "Bisogna dimostrare di mettere la squadra davanti a se stessi, in quel momento ne possiamo parlare. Non mi è piaciuto mettere l'uomo davanti al resto. Tempo al tempo".

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Sonego: "Il ko contro il Canada ci è servito"

L'MVP della settimana bolognese è stato Lorenzo Sonego. Dopo il ko a sorpresa all'esordio con Galarneau, il torinese si è rivelato il trascinatore degli azzurri con le due vittorie contro il Cile (in singolare e in doppio) e il successo contro Ymer: "Il match con il Canada ci è servito per migliorare, ogni partita è importante per crescere - racconta Sonego - La sconfitta ci ha fatto bene. Siamo un gruppo unito, diamo sempre il cuore per gli altri". Lorenzo ha poi elogiato Arnaldi: "Matteo è stato veramente bravo, ci ha messo cuore e coraggio contro giocatori che sulla carta sembrano più semplici di come si dimostrano. Matteo è stato bravo a tirarsi su nei momenti difficili e poi chiudere le partite".

Arnaldi: "Non sono un salvatore, ho fatto il mio"

Matteo Arnaldi, infine, non vuole essere definito il salvatore azzurro. "Ho fatto il mio" ha ammesso il tennista ligure che, al debutto in singolare in Davis, ha battuto prima Garin e poi Leo Borg. "Sono contento di com'è andata - spiega Arnaldi - La prima giornata è stata dura, poi abbiamo lavorato di squadra e questo è il risultato. Ho fatto il mio e sono contento. Sono arrivato più tardi rispetto agli altri, mi serviva del tempo per adattarmi". L'azzurro si è poi soffermato sull'atmosfera della Coppa Davis, vissuta dal vivo per la prima volta: "Si è visto nel primo set con Garin, giocare con la Nazionale da una spinta in più - conclude - Il pubblico può fare la differenza in queste situazioni. La Davis è più emozionante di quanto mi aspettassi, prima di oggi non avevo mai visto un match di Davis dal vivo".