Santopadre: "Separazione con Berrettini? Inevitabile per il suo bene"

Tennis

L'ex coach di Matteo Berrettini racconta a Sky Sport la separazione con l'azzurro dopo 13 anni: "Era opportuno che cambiasse, per tanti motivi c'era la necessità e l'esigenza di fare un passo indietro. Adesso deve guardare avanti per scrivere altre belle pagine. Matteo può tornare in top 20". E su Sinner: "È il futuro del tennis, per come l'abbiamo visto nel finale di stagione è n. 1 virtuale"

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"È stata una decisione presa insieme, secondo noi inevitabile per il bene di Matteo". Parla così Vincenzo Santopadre, ex coach di Matteo Berrettini che dopo 13 anni di collaborazione con l'allenatore romano ha deciso di interrompere il rapporto. Una scelta presa di comune accordo come raccontato da Santopadre a Sky Sport: "Era opportuno che cambiasse, così abbiamo preso questa decisione - spiega - La cosa eccezionale è che il rapporto tra noi è rimasto sano perché questa separazione è avvenuta nei tempi giusti. Per tanti motivi c'era la necessità e l'esigenza di fare un passo indietro".

"Berrettini può tornare in top 20"

Santopadre è stato al fianco di Berrettini sia nei momenti belli - come la finale di Wimbledon, primo italiano a riuscirci nella storia - che nei momenti brutti, come il recente passato segnato dagli infortuni che hanno fatto scivolare l'azzurro al n. 92 del ranking ATP. "Sono successe tante cose - racconta Santopadre - C'è stata una concatenazione di eventi che hanno messo alla prova la testa e il fisico di Matteo. Adesso deve guardare avanti, c'è ancora qualche bella pagina da scrivere. Lui deve stare nei primi 20 al mondo, ha le carte per raggiungere di nuovo questa classifica. Non arrivi n. 6 per caso".

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"Sinner è il futuro del tennis"

Da Berrettini a Sinner. Santopadre ha speso parole d'elogio nei confronti di Jannik, definendolo il n. 1 virtuale: "La sua strada era già incanalata nel miglior binario possibile - ammette - È rimasto fedele a se stesso, nonostante il cambio di allenatore, e la sua crescita è stata continua e incalzante. Il suo essere così fermo e determinato è la sua forza. Credo che Jannik rappresenti il futuro di questo gioco se pensiamo all'evoluzione del suo servizio e del modo di rispondere. Per come l'abbiamo visto nel finale di stagione è il n. 1 virtuale".

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"Davis e Slam? In futuro gioiremo ancora"

Grazie al rendimento di Sinner (e non solo), per Santopadre la Coppa Davis è solo un punto di partenza visto lo stato di forma del movimento tennistico italiano: "Stiamo vivendo un momento eccezionale - conclude - Dobbiamo godercelo ed essere pronti a qualcosa di ancora più grande. Sappiamo quanto sia difficile vincere una Coppa Davis, riconfermarsi è esercizio per pochi. Secondo me potremo gioire ancora in futuro per successi che non devono essere scontati. Ci manca lo Slam che desideriamo dal 1976, ma a breve ci sarà modo di gioire".