Sinner prima dell’Australian Open: "Caso Clostebol? Chi mi è vicino si fida di me"

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A pochi giorni dal via del primo Slam della stagione, che vinse lo scorso anno, il numero uno del tennis mondiale ha parlato in un’intervista con gli organizzatori degli Australian Open, a partire dal caso Clostebol: "Amo circondarmi di persone che abbiano fiducia in me, con cui io possa sentirmi in confidenza, mia zia lo era". E sulla scaramanzia verso il nuovo torneo: "Ho la stessa stanza d'hotel dell'anno scorso, anche se sto cercando di diversificare e arricchire la preparazione"

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Manca poco alla difesa del primo Slam vinto nella sua carriera. In quell’Australian Open che nel 2024 ha segnato l’inizio della sua leggenda: Jannik Sinner ha parlato così in un'intervista con gli organizzatori degli Australian Open: "Ogni Slam o torneo è differente, ancor più all’inizio della stagione perché ogni tennista ha lavorato su certi aspetti per migliorare". Si parte dal suo mondo: i successi del 2024 e il caso Clostebol: "Amo chi oggi è intorno a me, quelli che si fidano di me prima di tutto come persona. Anche nella situazione che ho vissuto l'anno scorso e che sto ancora vivendo. Cerco di circondarmi di persone che abbiano fiducia in me, con cui io possa sentirmi in confidenza. Mia zia lo era". 

Le feste di Natale passate in famiglia

"È importante passare il Natale in famiglia, ma è stato difficile dopo la scomparsa di mia zia. Sarà sempre nel mio cuore, è una persona speciale. È stato uno stress perdere una persona così importante – ha aggiunto Jannik -, che mi ha dato tanti consigli e mi ha fatto vivere momenti belli. La mia è una famiglia unita e a me piace stare con persone che si fidano di me in tutto. Per questo, è stato un Natale strano".

Il primo Slam della stagione

"La condizione è molto più calda rispetto all'anno scorso, il meteo è differente ed è speciale tornare per difendere il titolo. Non vedo l'ora di scendere in campo. Abbiamo ancora diversi giorni di preparazione prima dell'inizio del torneo e affronterò tutto un passo alla volta. Ho l'opportunità di giocare un paio di match di esibizione prima del torneo e spero di ritrovare il ritmo".

La scaramanzia e le sue abitudini

"Ho la stessa stanza d'hotel dell'anno scorso – ha rivelato Jannik -, anche se sto cercando di diversificare e arricchire la preparazione. Il viaggio in macchina verso il campo? Di solito prima di iniziare la partita passano ore e ore, si può riflettere molto. Nadal ha avuto lo stesso autista per 20 anni dall’hotel al campo? Era fortunato...", ha chiuso il campione azzurro con un sorriso".