ATP Finals, tutti i giocatori italiani che hanno partecipato

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Jannik Sinner sarà tra i favoriti delle ATP Finals 2023. L'altoatesino aveva già partecipato due anni fa, quando subentrò all'infortunato Matteo Berrettini, primo italiano a vincere in singolare un match alle Finals nel 2019. Sono solo quattro gli azzurri ad aver giocato il torneo dei 'maestri' in singolare, mentre Fognini e Bolelli vi sono riusciti in doppio. Ecco le loro storie. Le ATP Finals sono in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW dal 12 al 19 novembre

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L'Italia del tennis continua a riscrivere la propria storia. Quest'anno ci ha pensato Jannik Sinner, che a Toronto è diventato il secondo azzurro a vincere un Masters 1000. Non solo, perchè il 22enne altoatesino ha già eguagliato i 10 titoli ATP di Adriano Panatta, così come il suo best ranking (4). Jannik si è qualificato alle ATP Finals di Torino (da seguire su Sky Sport e in streaming su NOW dal 12 novembre) come quarto della Race. E sono proprio quattro gli italiani ad aver giocato il torneo dei maestri. Nel 2019, dopo ben 41 anni, Matteo Berrettini era entrato tra gli otto migliori giocatori dell'anno, conquistando contro Thiem anche la prima, storica, vittoria azzurra in singolare. Le due precedenti esperienze in singolare, di Adriano Panatta Corrado Barazzutti, si erano chiuse infatti senza successi. Ecco le loro storie. 

Adriano Panatta al Masters di Stoccolma 1975

Il precursore del tennis italiano nell'Era Open non poteva che essere Adriano Panatta. A differenza di quello che si può pensare, però, il campione azzurro non si qualificò per il Masters di fine anno nel 1976, in cui si impose a Roma e Parigi, bensì 12 mesi prima, al termine di una stagione non del tutto esaltante (semifinale al Roland Garros e trionfo a Stoccolma esclusi), chiusa però con un paio di squilli che gli fecero guadagnare il 7° posto nella classifica finale del Grand Prix, in cui spiccavano nomi del calibro di Vilas, Borg, Ashe, Nastase e Connors. Quell'anno il Masters si giocava a Stoccolma, sul campo che aveva visto Adriano vincere pochi mesi prima. Inserito in un girone molto complicato, Panatta perse tutti e tre gli incontri: 6-4, 7-6 contro Manolo Orantes, 7-6, 6-3 contro Arthur Ashe e 7-6 3-6 6-0 contro Ilie Nastase, con quest'ultimo che rovinò la festa a Borg, battendolo poi in finale davanti al pubblico amico. Proprio in questi giorni è arrivata la rivelazione dell'azzurro al "Corriere della Sera" circa i 3 ko subiti a Stoccolma: "Nel 1975 fu un miracolo scendere in campo, visto che fui vittima di un fortissimo attacco di emorroidi". 

Corrado Barazzutti al Masters di New York del 1978

Il secondo e ultimo italiano a giocare in singolare il Masters è stato Corrado Barazzutti, che esattamente 41 anni fa veniva chiamato a calcare una delle scene più prestigiose dello sport mondiale, il Madison Square Garden di New York. L'annata dell'attuale capitano di Coppa Davis fu di altissimo livello, con la gemma della semifinale al Roland Garros (più altre 10, comprese Montecarlo e Madrid) e le finali a Las Vegas e Bastad. Barazzutti terminò al 9° posto nella speciale classifica, ma fu ripescato dopo il forfait (polemico) di Bjorn Borg. Pur in un girone non proibitivo, Barazzutti chiuse con tre sconfitte contro Dibbs (6-4, 6-4), Gottfried (7-6, 6-4) e Ramirez (3-6, 6-3, 6-4). "Entrare tra i primi otto del mondo e giocare il Masters è uno degli obiettivi più importanti per un tennista insieme agli Slam - ha spiegato Barazzutti a SuperTennis -. Esserci è sempre una grande soddisfazione. Poi quell'anno si giocava al Madison Square Garden: un'emozione di quelle che lasciano il segno. Scendere in campo in quell'impianto è stato un momento di shock potente, di stordimento. È stata una gran bella esperienza, tra l'altro quella settimana lì ci fu anche un bel concerto di Neil Young". 

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Fognini e Bolelli in azione alle ATP Finals del 2015 - ©Getty

Fognini-Bolelli e la prima vittoria italiana

L'unico successo italiano alle Finals risale al 2015 ed è firmato dalla coppia Fabio Fognini e Simone Bolelli nel torneo di doppio. I due furono protagonisti di una stagione eccezionale, con la perla degli Australian Open (primo Slam in doppio per gli azzurri dal Roland Garros 1959 firmato Pietrangeli-Sirola), ma anche la semifinale di Parigi e le tre finali Masters 1000 a Indian Wells, Montecarlo e Shanghai. Alla O2 Arena di Londra, dopo aver ceduto nella prima giornata a Jamie Murray e John Peers e nella seconda ai soliti gemelli Bryan, Fognini e Bolelli si tolgono la grande soddisfazione battendo 6-4, 1-6, 10-5 in un'ora di gioco, l'indiano Rohan Bopanna ed il romeno Florian Mergea, firmando così il primo successo azzurro alle Finals

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Berrettini a Londra 2019: la prima vittoria in singolare

Matteo Berrettini aveva riportato l'Italia alle Finals dopo 41 anni in singolare a Londra 2019. Al termine di un'annata spettacolare, con la semifinale agli US Open ciliegina sulla torta, il romano si era conquistato l'ottavo e ultimo pass per la O2 Arena. Dopo le sconfitte con Djokovic e Federer, maturate anche a causa dell'emozione del debutto contro due 'mostri sacri' del tennis, Berrettini si era concesso il lusso di centrare la prima vittoria di un tennista italiano battendo 7-6, 6-3 Dominic Thiem nell'ultima (ininfluente) giornata del raggruppamento. 

Foto Marco Alpozzi/LaPresse 
14 Novembre 2021 Torino (Italia) 
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Nitto ATP Finals - Singolo Maschine - Round Robin 
Alexander Zverev Vs Matteo Berrettini
Nella foto: Matteo Berrettini si ritira per infortunio

Photo Marco Alpozzi/LaPresse 
November 14, 2021 Turin (Italy) 
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Nitto ATP Finals - men's singles - Round Robin 
Alexander Zverev Vs Matteo Berrettini
In the pic: Matteo Berrettini injury
Tennis Nitto ATP Finals, Zverev Vs Berrettini

Berrettini-Sinner, staffetta a Torino 2021

Matteo Berrettini si qualifica anche per le ATP Finals del 2021. All'epoca numero 7 del mondo, l'azzurro debutta al PalaAlpitour contro Sascha Zverev. Dopo un primo set spettacolare, perso al tie-brek in un'ora e 20' di gioco, il romano alza bandiera bianca a causa di un infortunio agli addominali. Al suo posto subentra Jannik Sinner, nono nella Race e prima riserva. L'azzurro domina con un doppio 6-2 la prima partita con Hurkacz, poi cede al tie-break del terzo set (dopo non aver sfruttato due match-point) al russo Medvedev, al termine di una partita che non avrebbe comunque potuto portarlo in semifinale.