Wimbledon, c'era una volta il Manic Monday: storia e precedenti
C'era una volta il "Manic Monday", la giornata più spettacolare a Wimbledon con tutti gli ottavi in programma dopo la tradizionale Middle Sunday. Dal 2022 è tornato a essere un lunedì "normale" a Church Road: la domenica di riposo è stata abolita e di conseguenza metà giocatori giocano e metà sono ad allenarsi sui campi secondari. Per i nostalgici del "Lunedì maniacale" ripercorriamo la sua storia, tra l'origine del nome e le sfide più avvincenti
- Fino al 2021 nella domenica di mezzo non erano contemplati match. Era la giornata del silenzio, della quiete prima della tempesta in attesa del lunedì successivo. Dal 2022 si gioca anche la domenica, con i primi ottavi di finale, allineandosi così a tutti gli altri tornei dello Slam
- Il "lunedì maniacale" o "lunedì frenetico" era semplicemente il giorno più spettacolare della stagione del tennis. A Church Road la domenica di mezzo era sacra: per questo tutti gli ottavi di finale (di ogni tabellone) si giocavano il lunedì che inaugurava la seconda settimana sui prati londinesi. Dall'edizione 2022 non è più così
- Non solo singolari maschili e femminili. Erano di scena anche i doppi nel giorno più lungo dei Championships. Ma perché si chiamava "Manic Monday"?
- "Manic Monday" è una citazione musicale del famoso brano scritto da Prince e cantato dal gruppo statunitense The Bangles. Uscì nel marzo 1986 all'interno dell'album "Different Light". Quell'anno fu il disco più venduto in Gran Bretagna. Il ritornello "E' solo un altro frenetico lunedì, vorrei fosse domenica perchè è il mio giorno di divertimento" calzava a pennello con la programmazione di Wimbledon fino al 2022. Anche per i tennisti la domenica di mezzo era quella del "divertimento" prima del ritorno in campo
- Il "Manic Monday" era il giorno più atteso anche dagli appassionati di tennis, che erano soliti riunirsi sulla Henman Hill (poi ribatezzata Murray Mound) per seguire i match sul maxischermo. Soltanto quattro volte nella storia del 2022 rivoluzionario si è giocato anche la domenica di mezzo (causa pioggia)
- Sfogliando l'albo dei ricordi di Wimbledon negli anni Duemila balza subito all'occhio il "lunedì maniacale" del 2001, quando un giovane Roger Federer (allora testa di serie numero 15) sconfisse il numero uno del mondo Pete Sampras 7-5 al quinto set. Un match che ha segnato un'epoca
Roger Federer b. Pete Sampras 7-6 5-7 6-4 6-7 7-5
- Tim Henman non ha mai vinto Wimbledon, ma quante emozioni ha regalato ai tifosi britannici l'idolo di casa. Come nel "Manic Monday" del 2004. Un match durissimo con un altro "erbivoro" come Mark Philippoussis, vinto dall'inglese al quarto set
Henman b. Philippoussis 6-2 7-5 6-7 7-6
- La seconda settimana del 2010 si aprì con una grande sorpresa. Il piccolo giocatore taiwanese Lu Yen-hsun eliminò la testa di serie numero 5 Andy Roddick in un folle lunedì sui prati di Londra
Yen-hsun Lu b. Andy Roddick 4-6 7-6 7-6 6-7 9-7
- Nel 2017 l'ultima grande sorpresa del "lunedì frenetico" a Church Road. Rafa Nadal, due volte vincitore del torneo, venne eliminato agli ottavi dal lussemburghese Gilles Muller a suon di serve and volley e volèe vincenti
Gilles Muller b. Rafa Nadal 6-3 6-4 4-6 4-6 15-13
- L'ultimo Manic Monday, nel 2021, è stato un lunedì da ricordare per il tennis italiano. Il numero uno italiano Matteo Berrettini aveva battuto il bielorusso Ilja Ivashka, proseguendo il suo cammino che l'avrebbe portato fino alla finale (poi persa con Djokovic)
- In campo quel giorno c'era anche Lorenzo Sonego, sconfitto dall'otto volte campione a Church Road Roger Federer sul Centre Court