Una vittoria nella rassegna continentale non consegnerebbe automaticamente il pass per il 2012 alla selezione di Berruto, ma sarebbe una notevole iniezione di fiducia. Il ct: "C'è una pressione positiva". E sulle maglie azzurre fa cucire il Tricolore
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A volte neppure un Europeo ti fa stare tranquillo. Spieghiamo. Tra un anno, oggi, l'Olimpiade di Londra. E loro cosa devono fare? I ragazzi della Nazionale italiana di pallavolo devono ancora ottenere la qualificazione. Perchè loro ai Giochi Olimpici con la testa ci sono, ma sulla carta no.
Il ct Mauro Berruto sa bene che neppure una vittoria alla prossima rassegna continentale (dal 9 al 18 settembre) consegne aritmeticamente il pass olimpico, ma almeno farà esperienza ai ragazzi che devono cominciare a giocare ad alti livelli. E allora si parte.
Il commissario tecnico, si sa, un pò psicologo e un po' filosofo lo è. Anche per questo ha portato i suoi ragazzi nella tranquillità di Cavalese (Trento), dove si respira aria buona.
Una Nazionale umile. Questo vuole Berruto. Porte aperte a tutti per consigli e suggerimenti, ma anche per le critiche. Queste fanno crescere: "Si è alzato il livello delle aspettative di chi ci sta intorno", ha detto il tecnico su una pressione positiva che c'è e che fa solo bene. Questo l'italian's pensiero di Berruto che per unire ancora di più il gruppo ad una nazione gliela ha fatta cucire sul petto. In tutti i sensi. Già, perché ora c'è un Tricolore sulla maglia azzurra.
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