Volley, Conegliano si gode la Champions e Paola Egonu: è la più forte al mondo

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Roberto Prini

Un patrimonio dello sport italiano: Paola Egonu ha dimostrato ancora una volta di essere la più forte giocatrice al mondo. Il trionfo in Champions di Conegliano ha la sua firma, con numeri impressionanti. E una certezza: non smetterà di alzare l'asticella

Prima della partita, Giovanni Guidetti allenatore del Vakifbank a microfoni spenti aveva detto “mi preoccupa solo una cosa”, guardando dall’altra parte della rete il riscaldamento di Conegliano, “il numero 18, Paola è talmente forte che vince le partite da sola”. Ci aveva visto giusto Guidetti, Paola Egonu ha dominato, senza rivali, con 10 punti nel tie break, 40 totali ed il 54% di efficacia in attacco, un dato mostruoso anche per un opposto che deve stampare per terra il maggior numero di palloni. Il rendimento di Egonu cresce in corrispondenza al valore dei punti, si esalta quando la responsabilità è sulle sue spalle.

Un patrimonio dello sport italiano

Trascinatrice. Non serviva la partita di ieri per confermarlo, ma ieri Paola ha dimostrato di essere la più forte pallavolista al mondo oltre che un fenomeno, vero, dello sport italiano. Nel tie break i suoi occhi da “Pantera”, facile l’accostamento con il nome da battaglia della sua squadra, ci hanno ricordato gli “occhi di tigre” della generazione dei fenomeni di Velasco. Sull’8-6 non si era accorta del cambio campo tanto era alta la sua tensione agonistica: stava andando da sola al servizio mentre le sue compagne si spostavano verso l’altra metà campo. Ecco, se vogliamo paragonare Paola a qualcuno della storia recente, dobbiamo pensare proprio a quei ragazzi: Zorzi e Cantagalli, Giani e Bracci, Gardini e Bernardi e tutti gli altri. Come loro qualche anno fa, Paola è un patrimonio che lo sport italiano deve portare ad esempio, per far crescere intere generazioni di atleti ed atlete, non solo della pallavolo. E dal punto di vista tecnico, non è mica finita qui: perché una che dopo il trionfo in Champions dice “avrei potuto anche fare meglio” ha già capito che ogni volta deve spostare l’asticella più in alto. Ah, a proposito. A fine partita, abbiamo incrociato Guidetti. Non ha lasciato neanche il tempo di dirgli “avevi ragione”. Allargando le braccia ha detto “10 punti nel tie break sui 15 della squadra, impressionante, ha vinto da sola”.

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