Dopo il successo contro la Serbia, arriva un’altra vittoria delle campionesse d’Europa. Questa volta contro la nazionale caraibica battuta con i parziali di 25-23, 20-25, 25-19, 16-25, 15-12. Fatica più del previsto la squadra di Mazzanti che fa riposare inizialmente Egonu e Bosetti sostituite da Nwakalor e Guerra. Adesso le azzurre torneranno in campo contro la Germania alle 20 di oggi, venerdì 17 giugno. Match in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW
Vittoria molto sofferta quella dell’Italia contro la Repubblica Dominicana. Le azzurre ottengono un successo da 2 punti con i parziali di 25-23, 20-25, 25-19, 16-25, 15-12. Piuttosto imprecise e discontinue le campionesse d’Europa, buona però la prova di Anastasia Guerra, autrice di 17 punti. Adesso le azzurre troneranno in campo oggi, venerdì 17 giugno contro la Germania alle 20. Match in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW.
Primo set: l’Italia soffre ma chiude 25-23
Mazzanti cambia due elementi del sestetto rispetto al match contro la Serbia: fuori Egonu, al suo posto gioca Sylvia Nwakalor, grande protagonista nella prima fase ad Ankara, parte in panchina anche Caterina Bosetti che lascia il posto ad Anastasia Guerra, al suo esordio in questa Nations League. Per il resto, confermate Malinov in palleggio, Chirichella e Danesi centrali, Degradi la seconda schiacciatrice e De Gennaro libero. A partire meglio sono le caraibiche che si portano subito sul 4-2, ma non fa molta fatica l’Italia a rientrare, grazie anche ai numerosi errori delle avversarie. Al time-out tecnico sono le campionesse d’Europa in vantaggio di tre punti sul 12-9. Al rientro in campo però le azzurre si rilassano e subiscono un parziale che riporta le dominicane a +1 sul 14-13. Da lì è lotta punto a punto fino al 23-23: un attacco in pipe di Nwakalor e un’invasione della prima linea avversaria regalano il set all’Italia con il punteggio di 25-23.
Secondo set: azzurre distratte e imprecise
Molto equilibrio in avvio fino al 5-5 quando arriva un parziale di 4-0 per le dominicane grazie a due attacchi, un ace e un muro su Nwakalor. Mazzanti prova a cambiare qualcosa e lo fa al centro inserendo Bonifacio al posto di Danesi: al time-out tecnico lo svantaggio è dimezzato: 10-12. Come nel primo set, anche nel secondo l’Italia si addormenta al rientro dal time-out con le caraibiche che scappano a +6 sul 18-12. Il Ct cambia anche l’altra centrale (Lubian per Chirichella) e la palleggiatrice (Bosio per Malinov), ma la musica non cambia: la Repubblica Dominicana chiude agevolmente il set sul 25-20 nonostante il tentativo di rimonta delle azzurre.
Terzo set: l’Italia ritrova ritmo e colpi
Mazzanti conferma Bosio in palleggio e Bonifacio al centro, ma sono le caraibiche a partire meglio in questo terzo parziale portandosi sul 4-2. Questa volta le azzurre reagiscono con un contro-break che le manda a +4 sul 10-6. In questa fase si rivede un’Italia precisa in ricezione, efficace in difesa e potente in attacco, specialmente con una ritrovata Nwakalor: non è difficile così per le azzurre incrementare il vantaggio fino al 17-10. Nel finale del set, l’Italia gestisce e respinge il tentativo delle caraibiche di rientrare: la chiude sul 25-19 Bonifacio con un nel primo tempo.
Quarto set: entra Egonu ma non basta
Con Caterina Bosetti al posto di Alice Degradi (un problema alla coscia destra per lei), l’Italia torna in campo ma anche in questo quarto set sono le avversarie a partire meglio (5-8). Le azzurre faticano in fase di cambio palla e così Mazzanti ricorre alla sua migliore giocatrice: entra Paola Egonu al posto di Sylvia Nwakalor. L’ingresso della fuoriclasse azzurra però non sortisce l’effetto sperato, anzi è la Repubblica Dominicana ad incrementare il vantaggio sul 16-10. L’Italia è del tutto assente in campo: errori su errori per le azzurre, le caraibiche chiudono facilmente il set sul 25-16.
Quinto set: l’Italia soffre ma la chiude
Nel quinto set sprazzi di vera Italia che comunque parte male lasciando un primo vantaggio alle avversarie. Poi però si mette in moto la squadra campione d’Europa che sotto 1-3 si porta sul 7-4. Vantaggio che le azzurre mantengono fino alla fine chiudendo con un attacco di Paola Egonu dalla seconda linea sul 15-12.