Julio Velasco, l'allenatore della "Generazione di fenomeni" degli anni Novanta, è stato presentato a Milano come nuovo CT della Nazionale femminile di pallavolo: "Accettare sfide come questa è un ottimo modo per affrontare la vecchiaia". Parole concilianti verso il suo predecessore, Davide Mazzanti: "Ingiuste le critiche, ha vinto molto". Annunciati Massimo Barbolini e il suo ex giocatore Lorenzo Bernardi come assistenti: "Io punto a Parigi, ma bisogna guardare anche al futuro"
Riecco Julio Velasco in azzurro. Il CT che ha reso l'Italia una potenza mondiale della pallavolo negli anni Novanta, plasmando la Nazionale maschile della "Generazione dei fenomeni", ci riprova anche con quella femminile. Il coach è stato presentato a Milano, presso il Centro FIPAV Pavesi, e ha firmato un contratto di due anni.
"Critiche a Mazzanti ingiuste: i cicli finiscono"
Julio Velasco eredita la Nazionale da Davide Mazzanti, esonerato lo scorso ottobre per aver chiuso l'Europeo fuori dal podio e aver mancato la qualificazione all'Olimpiade di Parigi (obiettivo ancora alla portata delle azzurre). Il neo CT però prende le difese del suo predecessore: "Sono emozionato, questa è una squadra che ha già fatto grandissimi risultati. Sento una grande responsabilità e quindi sono molto contento di accettarla, anche perché non vedo modo migliore di affrontare la vecchiaia che accettare certe sfide. Ho sempre pensato che tutte queste critiche a Davide Mazzanti fossero ingiuste. Lui è uno che non solo ha vinto con la Nazionale, ma anche con i club e poi è una bravissima persona. Ha dovuto gestire una situazione complicata, ma a volte i cicli finiscono, come successe a me quando allenavo la nazionale maschile e lo dissi all'allora presidente Carlo Magri, che mi voleva confermare".
leggi anche
Velasco, chi è il nuovo Ct dell'Italia femminile
"Penso solo a Parigi, ma non metteteci pressione"
L'ambizione di Velasco è quella di qualificarsi a Parigi e fare bene nella competizione a cinque cerchi. La medaglia d'oro olimpica fu l'unica non conquistata dalla sua Nazionale maschile di fine secolo. "Chiederemo a stampa e tifosi di non creare eccessive aspettative, perché poi non c'è cosa più difficile. Guardate Djokovic, è andato all'Olimpiade per l'oro e non ha preso neppure il bronzo. Ciò che devo fare è creare capacità di adattamento e gli anticorpi alle difficoltà e alla pressione". Velasco ha ufficializzato anche la presenza di Massimo Barbolini, CT di Scandicci in A1, come suo vice: "Penso che il vice della Nazionale debba essere un tecnico di Serie A/1, quindi ho invitato Massimo Barbolini. Sono convinto che bisogna già pensare al dopo Parigi, anche se Parigi è un obiettivo così forte che ora mi fa pensare solo a quello. Ma io voglio un pezzo da novanta che pensi anche al domani mentre io penserò solo a Parigi". Gli altri membri del suo staff tecnico saranno Lorenzo Bernardi (suo ex giocatore), il preparatore fisico Pietro Muneratti, i fisioterapisti Maira Di Vagno e Francesco Bettalico, lo scoutman Massimiliano Taglioli e il team manager Marcello Capucchio.
Le dimissioni (con polemica) da Busto Arsizio
Se Barbolini sarà sia nel suo staff che sulla panchina di Scandicci, Velasco si è invece dimesso da allenatore di Busto Arsizio, preferendo rinunciare al doppio incarico e concentrarsi solo sull'azzurro. Una decisione che ha causato la reazione piccata della società lombarda: "Ci tuteleremo nelle sedi opportune, la nostra reputazione è stata oltraggiata". Il CT però in conferenza ha ringraziato il suo vecchio club, evitando ogni tipo di polemica.