Juventus, Buffon: "Non saremo vittime designate"

Champions League
Gianluigi Buffon, capitano della Juventus (Getty)

"Vogliamo giocare con coraggio e mostrare i nostri lati migliori - ha detto il capitano bianconero - credo che i catalani, su due partite, siano la squadra più difficile da superare ma noi potremo vedere se la distanza si è assottigliata in questi due anni. A volte gli avversari sono più bravi e devi fare loro i complimenti"

Un’altra serata importante per il capitano della Juventus Gianluigi Buffon, pronto a guidare la sua squadra nella gara dei quarti di finale di Champions League contro il Barcellona di Luis Enrique. Le due squadre si ritrovano due anni dopo la finale di Berlino ma la gara dello Juventus Stadium sarà un’altra storia. Parola dei protagonisti; il portiere bianconero e i compagni sono pronti, come lo stesso calciatori ha detto in conferenza stampa: "Non ho mai rivisto la finale di Berlino, ma ho dei ricordi nitidi di quella serata. A Berlino incontrammo una squadra molto più forte di noi, oggi abbiamo due anni in più d'esperienza e autostima. Il Barcellona, da tempo, ha una filosofia di calcio ben definita. Noi abbiamo fatto un percorso diverso, siamo tornati alla ribalta facendo un passo alla volta". 

Sull'avversario

"Incontriamo sulle due gare la squadra più forte, ma sarà bello capire dove si può ancora migliorare. Messi, Suarez e Neymar hanno una forza devastante. Ogni allenatore vorrebbe allenare un attacco simile. Emozione? Sì, sicuramente avrò tanto nervosismo, uno stato d'animo che mi accompagna sempre in queste gare. Mi fa molto piacere che i miei figli siano innamorati di giocatori come Neymar, Messi e Suarez, vuol dire che hanno gusto. Io non ho mai subito un gol da Messi? Vero, questa cosa la sapevo... ma me ne ero dimenticato. Siamo contenti del fatto che Dani Alves si sia unito alla nostra causa, si sta imponendo con il giusto modo. Il suo modo può far crescere e migliorare molti di noi".

Sul gruppo e sulle aspettative

E ancora: "Il Barcellona rispetto a Berlino non è cambiato in niente, noi abbiamo modificato il nostro modo di giocare: vediamo... Sicuramente domani per Dybala sarà la partita più importante da quando è da noi, è un evento a cui tiene tanto. Tiene tanto a questa partita, e ci arriva nelle condizioni psicofisiche migliori. E' inevitabile che un'ottima fase difensiva aumenti le probabilità di vittorie, ma è sempre stato un nostro connotato. In Champions a volte ci è mancata un po' di esperienza e cinismo, ma spero che il tempo ci abbia insegnato qualcosa. Ottimista per domani? Sono cosciente del valore dell'avversario, già questo è un passo in avanti. Ribadisco che il Barcellona nelle due gare è la squadra più complicata da estromettere. Non saremo vittime designate dei blaugrana: vogliamo giocare con coraggio e mostrare i nostri lati migliori. E' da 22 anni che spero che sia l'anno giusto... Può capitare che gli avversari a volte siano più bravi: devi stringere loro la mano e fare loro i complimenti. Quando ho visto la rimonta del Barcellona sul PSG ho pensato che la vita mi ha insegnato una cosa nuova, un grande insegnamento, dal punto di vista sportivo e societario".