Stadio-Roma, da Totti a Dzeko: tutti con Spalletti
Serie ADopo il blitz in diretta di Spalletti su Sky Sport, la questione stadio-Roma diventa l'ordine del giorno. Totti, Florenzi, Dzeko, Paredes, Strootman e non solo, c'è stato perfino il tweet di Virgina Raggi. Così l'allenatore giallorosso in sala stampa: "Non è una minaccia, ma troviamo una soluzione"
Irruzione su Sky Sport durante la diretta di Angelo Mangiante, concetto chiaro ribadito a più riprese. In poche parole, un annuncio: "Famo 'sto stadio!". Così Luciano Spalletti, schietto e diretto come meglio non si può: "A Roma va fatto lo stadio! Famo 'sto stadio. Gli stadi vanno fatti per tutte le squadre in tutta Italia". Prima il "no" del comune di Roma alla realizzazione, poi la gara del sei nazioni e il posticipo di Roma-Fiorentina. Spalletti ha detto la sua. E i suoi giocatori, inoltre, gli hanno dato corda sui social. Hashtag che spopola: "#FamoStoStadio". Tutti in fila uno dopo l'altro: Strootman, Florenzi. "... e famolo!!! #FamoStoStadio". Fino a Edin Dzeko, che dopo la conferenza stampa di Spalletti ha postato una foto inequivocabile sul proprio account Twitter. Dopo di lui, anche Leo Paredes, immortalato insieme a Strootman e Toni Rudiger. Solito hashtag. Anche Francesco Totti ha commentato: "Al fianco del mister e della società: vogliamo il nostro Colosseo moderno, una struttura all'avanguardia per i nostri tifosi e per tutti gli sportivi! #FamoStoStadio". Pronta la risposta di Virginia Raggi, sindaco di Roma: "Caro Francesco Totti, ci stiamo lavorando. #Famostostadio nel rispetto delle regole. Ti aspettiamo in Campidoglio per parlarne". Morale della storia: i giocatori sono con Spalletti, l'appello è stato accolto.. Giocatori vicini all'allenatore.
Renzi e Lotti - Intervenuto sulla questione anche l'ex Premier Matteo Renzi: "Famo sto stadio? E famolo! Al netto del tifo, Spalletti ha lanciato un appello alla realizzazione degli stadi di proprietà, proprio nella settimana in cui la Roma vede incomprensibilmente allontanarsi il proprio progetto urbanistico. Non è solo un fatto economico per il territorio (posti di lavoro e indotto), ma soprattutto un fattore di crescita e competitività per tutto il mondo sportivo italiano. Se si dice no a tutto, come accade in qualche città, si blocca il futuro. Si bloccano gli investimenti". Cinguettio anche del Ministro allo Sport, Lotti: "Il governo non c'entra niente. Ma io sto con il Mister Spalletti. #famostostadio".
Spalletti: "Lo stadio non è una minaccia" - Queste le parole di Spalletti in conferenza sulla questione-stadio: "Per quello che si è visto in giro per il mondo ci sono sempre risvolti positivi per l'economia della città. Sentivo la mia società, i dirigenti, e ho visto i soldi già investiti nel progetto. Non voglio parlare di politica, spero non c'entri nulla in questo argomento, si tratta di possibilità di investimento per il Paese. Quando vado in Inghilterra vedo investitori stranieri, arabi, russi, hanno speso dei soldi. Lo stadio lo fanno loro, lo pagano loro, chiaramente bisogna rispettare delle regole ma non bisogna mandare il messaggio secondo cui sia una minaccia da cui difendersi. Si tratta di un'opportunità. Giusto approfondire la situazione, giusto che se ne parli in maniera corretta per quelle che sono le regole ma poi va trovata una soluzione perché è giusto così. Quando vado in paesi con meno potenzialità trovo sempre degli stadio migliori rispetto all'Italia. Non sono il solo a pensarla così. Tramite un confronto bisogna trovare una soluzione che metta tutti d'accordo. Io in Campidoglio? Non ho i titoli per parlare con nessuno. Con la Raggi andrà il presidente, il dg, quelli competenti per fare questo confronto. Io devo fare al meglio il mio lavoro".