A due giorni dal match del do Dragao il brasiliano (ex del match) ha avvertito i bianconeri: "Non è mai facile giocare contro i loro giocatori di ottimo livello, specialmente in casa. Io ho molti amici lì ma quando inizierà la partita ognuno difenderà i suoi colori"
"Squadra di ottimo livello" - L’importantissima sfida degli ottavi di Champions League contro il Porto si avvicina sempre di più, in casa Juventus si continua a lavorare per essere pronti all'appuntamento del do Dragao. Circa 48 ore al fischio d'inizio di una gara che per Alex Sandro avrà un sapore tutto particolare. Il brasiliano, infatti, sarà il grande ex del match di mercoledì sera e si ritroverà così davanti la squadra che lo ha fatto conoscere il Europa e - nel 2015 - portato proprio a Torino. "Il Porto lotta fino alla fine, sempre - ha avvisato l’esterno nel corso di una intervista concessa a Jtv - non è mai facile giocare contro di loro. Sono una squadra che ha molti giocatori di ottimo livello, non mollano per tutti i novanta minuti, specialmente in casa. Che emozione sarà per me ritornare? Ho molti amici lì e spero che il Porto vinca il campionato, ma quando inizierà la partita mercoledì sera ognuno difenderà i suoi colori".
"Vorrei segnare di testa" - Alex Sandro si è poi anche soffermato su alcuni episodi particolari della sua carriera, ma non solo. "In Brasile ero uno dei tanti bambini che cresce con la palla fra i piedi sognando di diventare un calciatore - ha aggiunto - il primo campionato da professionista lo ho giocato con il Paranaense, in campo ricoprivo sia il ruolo di laterale sinistro che di centrocampista, anche se prediligevo il primo. Ricordo bene il primo gol in bianconero. No, non era alla Juve ma al Santos, nel 2010, un bel tiro da lontano. Forse è un segno del destino il fatto che avessi già vestito questi colori; adesso spero di farne altri così. Uno dei miei gesti tecnici preferiti è ovviamente il cross, che mi permette di aiutare i compagni a segnare, e se invece devo pensare a un gol che mi manca, direi quello di testa. È un po’ che non faccio gol in questo modo, ci ho provato tanto, vediamo se arriverà nelle prossime gare".
Domani la partenza per il Portogallo - "Arrivare alla Juve è stato un salto nella mia carriera, come quelli che precedentemente avevo vissuto: ogni esperienza mi ha dato tanto, come sta accadendo qui a Torino. Quanto al match di dopodomani, siamo pronti, ben allenati, d’altronde la Juve gioca sempre per vincere e per arrivare in fondo alle competizioni cui partecipa, e questo è anche il mio modo di affrontare le partite". Quest’oggi la squadra è scesa in campo con la massima concentrazione: in mattinata i bianconeri hanno ancora lavorato sulla tecnica e sugli aspetti tattici che la gara di mercoledì potrà presentare, riporta il sito ufficiale dei bianconeri. Domani poi - giornata di vigilia, di partenza per il Portogallo e di conferenze stampa - verranno limati gli ultimi dettagli, durante una nuova seduta mattutina che inizierà alle 11:15 e che sarà aperta ai media per i primi quindici minuti.