Stadi che profumano di storia. Di sfide, sudore, vittorie, epopee. A Torino rinasce il Filadelfia, un impianto che è stato palcoscenico del Grande Torino. Nel mondo del calcio tanti stadi hanno un’identificazione totale con il club che ospita. Come Anfield, la Bombonera, il Camp Nou, il Bernabeu e non solo -
FILADELFIA - A Torino un pezzo di storia ritorna a tingersi di granata. Dopo decenni di abbandono, infatti, lo stadio Filadelfia sarà di nuovo calpestato dai giocatori del Toro. Per la città e la società si tratta di un traguardo storico, dalla forte impronta simbolica: in questo impianto ha giocato e vinto quello che è passato alla storia come il Grande Torino. D’ora in avanti il Filadelfia sarà il nuovo quartier generale dei granata. Ok, Belotti e compagni non ci disputeranno le gare di campionato, ma poterci mettere di nuovo piede è un qualcosa di molto forte e significativo -
Un’immagine del nuovo Filadelfia illuminato. Per i tifosi granata questo è il luogo della memoria: qui hanno giocato grandi campioni del calibro di Valentino Mazzola, Franco Ossola, Romeo Menti, Valerio Bacigalupo ed altri. Era il Grande Torino, quello scomparso nella tragedia di Superga, quando, l’aereo che trasportava la squadra di ritorno da una gara a Lisbona, si schiantò sulla collina di Superga il 4 maggio 1949 (foto dall'account Twitter Fondazione Filadelfia) -
Per tanti decenni il Filadelfia ha vissuto nel più totale abbandono, tra erbacce e calcinacci. Della sua ristrutturazione si parla da anni. Ora, finalmente, quello che fu lo stadio del Grande Torino è di nuovo agibile (foto dall'account Twitter Fondazione Filadelfia) -
ANFIELD - Il Liverpool ha un’identificazione totale con il proprio stadio. Pensi ai Reds e immediatamente salta alla mente Anfield, con i suoi colori, i suoi canti e quel cancello, all’ingresso, che ha un meraviglioso sapore vintage -
L’epopea di Anfield è parte della storia del Liverpool e viceversa. Impossibile pensare che i Reds possano in futuro giocare in un altro luogo. A rendere leggendario lo stadio anche i suoi simboli. Come questa targa che campeggia nel tunnel che porta sul campo. “Questo è Anfield”. A volerla fu Bill Shankly, allenatore dei Reds negli anni Settanta e Ottanta, “per ricordare ai nostri ragazzi per quale maglia giocano, e ai nostri avversari contro chi giocano”. Questa targa è un emblema. Al punto che i giocatori del Liverpool, prima di ogni gara, la toccano in segno di buon auspicio -
Anfield è stato costruito nel 1884 ed ha sempre ospitato le gare interne del Liverpool. Nel corso degli anni ha subito quattro ristrutturazioni, l’ultima nel 2016 -
I tifosi del Liverpool sono, ovviamente, molto legati al proprio stadio. Tanto da averlo soprannominato Fortress Anfield (fortezza Anfield) per sottolineare quanto sia ostico per gli avversari giocare qui -
OLD TRAFFORD – In Inghilterra un altro stadio leggendario è quello in cui gioca il Manchester United. Anche in questo caso l’identificazione tra squadra ed impianto è storica ed inattaccabile. I Diavoli Rossi disputano le loro gare interne all’Old Trafford dal 1910: tra le mura dello stadio ci sono più di 100 anni di storia. Unici anni lontani dall'Old Trafford, quelli che vanno dal 1941 al 1949, quando l'impianto è stato ristrutturato dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale -
Old Trafford, che sorge nel quartiere di Trafford, ha subito nel corso degli anni diverse ristrutturazioni. In particolare negli anni Novanta e Duemila, i lavori che sono stati fatti hanno portato lo stadio ad assumere l'attuale fisionomia. E' un impianto moderno e funzionale. Ma che non ha smarrito il suo fascino e la sua storia. Calzante il modo in cui Bobby Charlton lo definì: lo stadio dei sogni -
GOODISON PARK - Un altro pezzo di storia del calcio inglese. Goodison Park è la casa dell’Everton. Un binomio che comincia verso la fine dell’Ottocento ma che presto potrebbe terminare, dato che la società ha ricevuto le autorizzazioni da parte delle istituzioni per costruire un nuovo impianto a Bramley Moore Dock, a due miglia dall’attuale stadio -
Goodison Park, che ora ha una capienza di circa 40mila posti, è la casa dell'Everton dal 1892. Prima i Toffees giocavano ad Anfield, ora casa del Liverpool. Poi il proprietario dell'impianto ha aumentato il canone annuo e la società decise di trasferirsi al Goodison Park -
CRAVEN COTTAGE - Ed eccoci a Londra, nella casa del Fulham. L’impianto, che adesso può ospitare poco più di 20mila persone ed è uno dei più piccoli della Premier League, è però un pezzo di storia del club, che qui gioca sin dal 1896. I tifosi dei Cottagers sono molto legati a questo impianto, che considerano a tutti gli effetti il loro fortino -
Craven Cottage è uno stadio unico nel suo genere nel panorama della Premier League, che ha mantenuto il suo fascino dopo varie ristrutturazioni. Quando si entra nell’impianto salta subito all’occhio la tribuna centrale, con un tetto che si richiama agli anni in cui lo stadio è stato costruito. Insomma, un mix di storia e passione. Ecco perché i tifosi del Fulham ci sono tanto legati -
Craven Cottage è stato fino agli anni Duemila uno stadio che aveva anche posti in piedi, cosa non più consentita in Premier dopo il disastro di Hillsborough (96 morti). Nel 2001, quando il Fulham venne promosso nella massima serie, la società fu costretta a trasferirsi nell’impianto del QPR per l’inadeguatezza del suo stadio. Ma la cosa non andò giù ai tifosi, che per protesta non assistettero alle gare casalinghe dei Cottagers. Una scelta drastica, che però convinse la dirigenza a ristrutturare Craven Cottage e ad adeguarlo alle norme. Il Fulham è tornato nella sua casa nel 2004 -
SANTIAGO BERNABEU - E arriviamo in Spagna. Lo stadio del Real Madrid (capienza 81mila posti) è riconosciuto come uno dei più caldi e pieni di storia non solo della Liga, ma di tutto il mondo -
I tifosi delle Merengue affollano gli spalti del Bernabeu sin dal 1947. È un impianto, questo, legato a doppio filo con la leggenda dei Blancos, che qui danno sempre il massimo. Anche grazie alla spinta del pubblico. Per descrivere l’atmosfera del Bernabeu, soprattutto nelle serate internazionali, l’ex calciatore e dirigente madridista, Jorge Valdano, prese in prestito da Gabriel Garcia Marquez l’espressione miedo escenico. “Ogni mercoledì europeo un carnevale fuori stagione, rumoroso e orgogliosamente vestito di bianco, ci aspetta nel nostro feudo con una fiducia quasi irresponsabile nelle nostre possibilità. Risultati clamorosamente sfavorevoli sono stati ribaltati contro gloriose rappresentanti di potenze del calcio come Germania, Italia o Belgio, grazie a prestazioni poco meno che miracolose, però perfettamente spiegabili facendo appello a fattori che vanno al di là di ciò che è strettamente calcistico.”, disse Valdano -
Come tanti stadi, anche il Bernabeu ha subito vari lavori di ristrutturazione. Così è com'era quando ospitò la finale del Mundiale 1982 tra Italia e Germania Ovest, vinta dagli Azzurri di Bearzot per 3-1. Di recente le autorità hanno approvato il progetto del club per una nuova veste dello stadio. L'investimento si aggirerebbe intorno ai 400 milioni di Euro -
CAMP NOU - Da un pezzo di storia del calcio spagnolo ad un altro. Ecco il Camp Nou, anima e fortino del Barcellona. Un impianto da oltre 99mila posti. Una tana, diventata simbolo del club ed emblema della grande passione che da sempre circonda la società catalana -
Il Camp Nou è uno dei templi del sentirsi catalani. È il Barça e non solo. Ecco perché i fan blaugrana sono tanto legati a questo impianto. Un attaccamento che ha anche radici storiche e sociali. Disse lo scrittore Manuel Vazquez Montalban: soprattutto negli anni della dittatura, andare al Camp Nou a “tifare per il Barça, identificarsi con esso, ha significato interpretare un impegno politico ”. Oggi, forse, non è più così. Ma certi legami non si spezzano -
SAN MAMES - Ecco un altro stadio che è parte integrante della storia del club che vi ci gioca. San Mames e Athletic Bilbao: un’unica cosa. Stessa storia. Uguali colori. Anche se, dal 2013, la società si è trasferita in un nuovo impianto che ha però conservato l’antico nome, a testimonianza del forte legame storico che c’è sempre stato tra lo stadio e la squadra basca -
Ecco come si presenta, dall'esterno, il nuovo San Mames di Bilbao. L'impianto è stato inaugurato nel 2013 ed è stato completato definitivamente nel luglio dell'anno successivo -
Questo, invece, è il vecchio San Mames, lo stadio che ha ospitato le gare interne dell'Athletic Bilbao fino al 2013. L'impianto porta questo nome perché sul terreno sul quale era stato costruito sorgeva in precedenza una chiesa dedicata proprio a San Mamés. In Spagna era famoso anche come la Catedral -
Oggi, anche se è un impianto tutto nuovo e sorge in un luogo diverso dal vecchio, il San Mames continua ad essere un'unica cosa con il club. Un mix di storia e appartenenza: dei fan dell'Athletic e, in generale, per il popolo basco -
Bombonera sinonimo di Boca Juniors. La costruzione dello stadio è terminata nel 1940 e da allora ospita le gare interne dei Genovesi. Tra i tifosi, il club di Buenos Aires e l’impianto, il legame è fortissimo. Può ospitare circa 50mila spettatori. L’aria che si respira al suo interno è magica. La Bombonera, in realtà, si chiama Estadio Alberto Josè Armando -
La tribuna centrale della Bombonera: una delle caratteristiche dell'impianto, che lo rendono unico al mondo. Lo stadio sorge nel cuore della Boca, zona popolare e storicamente legata all'immigrazione italiana. E' circondato da case ed è perfettamente integrato nel tessuto urbano, a sottolineare il forte legame che c'è tra la squadra, lo stadio e il quartiere da cui è cominciata l'epopea del club -
La Bombonera, secondo il sito olandese Soccer News, è considerato uno dei dieci stadi più rumorosi e caldi del mondo. Il suo appellativo, Bombonera, si deve al progettista José Delphini, che lo paragonò ad una scatola di cioccolatini ricevuta in regalo il giorno dell’inaugurazione, il 25 maggio del 1940 -
Lo stadio Monumental, a Buenos Aires, è la casa del River Plate. Attualmente può ospitare 61mila spettatori ed è considerato uno degli impianti più affascinanti del mondo -
La parte più calda del tifo per il River all'interno dello stadio Monumental. L'impianto è parte della storia del club. Al suo interno è ospitato anche il museo della società -