Formula 1, Cina: la preview del GP 2017

Formula 1

Cristiano Sponton

Circuito di Shanghai (Cina)
Tracciato_Cina

Dopo la gara di Melbourne, il Circus della Formula 1 si sposta in Cina per il secondo appuntamento stagionale. Scopriamo insieme le caratteristiche del tracciato, la scelta delle gomme ed il borsino dei team

Il circuito - Il tracciato di Shanghai presenta caratteristiche tecniche completamente diverse rispetto a quelle dell'Albert Park. E’ composto da una combinazione di curve ad alta e bassa velocità e presenta il rettilineo più lungo del mondiale (1170 metri). Vista la conformazione della pista, sarà importante per i team cercare fin dalle prove libere il giusto setup aerodinamico e meccanico. Il motore non sarà molto sollecitato nonostante i due lunghi rettilinei, mentre saranno fondamentali i freni e la trazione. Il sistema DRS si potrà attivare in due punti: nel rettilineo principale (0,7 km) e su quello di 1,17 chilometri. Entrambi dovrebbero garantire buone possibilità di sorpasso grazie alla scia e alla larghezza della pista.

Le gomme - La Pirelli ha effettuato le stesse scelte del 2016 portando pneumatici a mescola SuperSoft, Soft e Medie. La scelta sul numeri dei compound a disposizione dei team è stata fatta dal produttore di pneumatici che ha assegnato a ciascun pilota: 2 set di Medium, 4 set di Soft e ben 7 di SuperSoft. 

Il circuito, durante le prove libere di venerdì, è solitamente molto "green" ma andrà a gommarsi e pulirsi con il passare delle vetture. Le curve 1 e 13 sono quelle che richiedono agli pneumatici uno sforzo maggiore con l’anteriore sinistra che sarà la più sollecitata. I lunghi rettifili potrebbero causare un raffreddamento delle gomme con conseguente formazione di graining, fenomeno di affaticamento che si manifesta di solito con pista sporca, o comunque non gommata. 

Il Meteo - Le temperature previste per il fine settimana non dovrebbero essere troppo elevate, attestandosi intorno ai 25°C. La pista dovrebbe toccare punte intorno ai 40°C. Il comportamento degli pneumatici con queste temperature sarà una grossa incognita per tutti i team.

Il borsino dei team

Ferrari - Si presenta in Cina con molte aspettative viste le prestazioni offerte dalla SF70H in Australia. Seppur poco indicativo, il circuito australiano ha messo in luce la competitività della vettura italiana, soprattutto nel terzo settore. Per essere veloci in quel tratto di pista la monoposto deve avere tanto carico aerodinamico e un’ottima trazione. Nel T3 di Melbourne la Rossa negli ultimi anni è sempre andata in difficoltà mentre nel 2017 lo stesso segmento di pista è stato il suo vero punto di forza. In Australia poi, lo sfruttamento delle gomme ha fatto la differenza e potrebbe essere un surplus anche nel weekend.

Mercedes - Dopo la battuta d’arresto di Melbourne, è attesa ad una pronta risposta. Gli ingegneri anglo tedeschi dovranno risolvere i problemi di sovrasterzo che hanno causato un surriscaldamento eccessivo delle gomme posteriori con conseguente aumento dell’usura (molto superiore a quella della SF70H). Se i problemi verranno risolti la W08 sarà molto competitiva, altrimenti si prospetta una gara in salita.

Red Bull e gli altri - Tra i top team, quello che ha maggiormente deluso a Melbourne è stata la Red Bull. Sulla vettura di Milton Keynes sono attese delle novità aerodinamiche per questo fine settimana, per cercare di aumentare il carico, migliorare lo sfruttamento e la gestione degli pneumatici. Continueranno ad utilizzare MGU-K in versione 2016 perché la nuova versione di “K” sarà portata in pista tra alcune gare.

Difficile indicare un team favorito, le incognite in gioco sono troppe. Bisognerà aspettare il GP del Bahrain per capire le reali potenzialità delle scuderie.