Tutte parole dette con il sorriso, ma al termine del GP della Cina sia il presidente della Ferrari che Arrivabene rispondono con una critica alle domande sulla condotta di gara del finlandese. Il team principal: "Oggi parlava troppo, quando non parla invece guida"
Premessa, tutte le parole che leggerete e ascolterete all'interno di questo articolo sono state pronunciate col sorriso dai protagonisti. Il punto è che, scherzando scherzando, sia il presidente della Ferrari Marchionne che il team principal Arrivabene una tiratina d'orecchie a Raikkonen l'hanno data al termine del Gran Premio della Cina. Tiratina pure abbastanza forte. Una giornata comunque positiva per le Rosse a Shanghai,, con il secondo posto di Vettel e il quinto di Kimi. Eppure nella gara del finlandese qualcosa non è andato nel verso giusto, soprattutto nel finale di gara, quando è apparso un po' "assente" nel tentativo, più di Vettel che suo, di accelerare per raggiungere le Red Bull.
"Aveva altri impegni..."
"Se Raikkonen è mancato un pochino? Sì, oggi mi sembrava avesse altri impegni - risponde Marchionne - aveva altro da fare". Il presidente della Rossa a questo punto tira in ballo Arrivabene e gli chiede: "Kimi era stanco?". E il del team principal non usa metafore: "Oggi parlava troppo, quando non parla invece guida".
La catena con le Red Bull
"Oggi Non era al massimo delle sue capacità - aggiunge Marchionne - e lo abbiamo visto anche quando nel finale c'è stata la catena delle due Red Bull e delle due Ferrari che non ne uscivamo. Poi, una volta che si è liberato, Vettel è andato avanti in modo molto più aggressivo".
Marchionne prima del GP
"Piedi per terra, continuiamo a lavorare. Il piano per migliorare c'è, i ragazzi stanno lavorando. Io non c'entro, la macchina in 7 mesi di lavoro è stata creata da questi ragazzi", erano state invece le parole del presidente prima del via della gara.
