La Ferrari dopo Sochi: una sconfitta che vale tanto

Formula 1

Carlo Vanzini

Sebastian Vettel, 39 anni, terza stagione alla Ferrari (Foto Getty)

IL PUNTO. A Sochi ha vinto Bottas, ma Vettel e la Rossa si apprestano ad affrontare la "fase europea" della stagione in testa alla classifica piloti e con un solo punto di distacco dalla Mercedes in quella costruttori 

La F1 si appresta a tornare nella sua casa naturale, Barcellona, sede dei test invernali, durante i quali la rossa già dava segnali incoraggianti, ma non da pensare che potesse tornarci, a distanza di due mesi, da leader del campionato piloti, con 13 lunghezze sul favoritissimo Hamilton e a -1, nei costruttori, dalla strafavorita Mercedes.

Se fossimo nel tennis potremmo dire, dopo un successo di Vettel, uno di Hamilton e uno ancora di Vettel, che l'alternanza si è interrotta e il tedesco, anche se non ha vinto, a Sochi ha fatto il break al rivale. 13 punti mettono nelle condizioni l'inglese, non di non dover più sbagliare, perché siamo solo a 1/4 del campionato, ma di non potersi più permettere passaggi a vuoto così, si! 

Bottas, infatti, può anche diventare molto più di un fastidio, mentre in Ferrari le gerarchie sembrano già ben delineate. Tradotto il tutto in "maranellese", la rossa può affrontare il ritorno a casa più sorridente di Mercedes.

Un anno fa chiuse in Russia a mezzo minuto da Mercedes, a -57 nei piloti e -81 nei costruttori, ma soprattutto se un anno fa la Spagna rappresentava un viatico, poi rivelatosi negativo per lo sviluppo, adesso rappresenta "solo" un'altra tappa, per un mondiale che si deciderà punto su punto, centimetro dopo centimetro e se fossimo nel tennis potremmo dire colpo su colpo...