Ferrari stratosferica, Vettel super... Ma occhio all'euforia

Formula 1

Carlo Vanzini

Sebastian Vettel abbracciato dal team Ferrari dopo la vittoria a Monaco (foto getty)
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La doppietta della Ferrari a Monaco ha confermato le grande crescita della Rossa, ma per conquistare il Mondiale è necessario puntare a vincere tutte le gare (senza esaltarsi troppo). Anche perché in Canada potrebbe finire il letargo di Hamilton

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RISULTATI E CLASSIFICHE

C'è grande soddisfazione in Ferrari, ovvio, ma non c'è l'euforia che una doppietta, che mancava da 7 anni e un successo a Monaco, che mancava da 16, giustificherebbe abbondantemente. Non c'è perché il dato statistico vero da aggiornare è quello dei Mondiali. È passato troppo tempo dall'ultimo costruttori, 2008 e dall'ultimo piloti, 2007 con Raikkonen. La strada si è messa in discesa, ma oltre ad essere lunga, c'è la storia recente, con i Mondiali persi sul filo nel 2010 e 2012 e quello assaporato nel 2013, prima che Vettel, allora Red Bull, le vincesse tutte, che insegna che l'euforia sarebbe la peggior avversaria del momento Ferrari.

Il letargo di Hamilton

In Canada sarà già un'altra storia, altra pista e Hamilton che tornerà da un letargo ingiustificato. Là ha vinto la sua prima gara 10 anni fa, ha conquistato 5 vittorie in totale e ha piazzato 5 pole. Certo, se non dà un segnale forte sulla sua pista allora diventa dura. Questa Ferrari deve guardare a sé stessa più che alla Mercedes, perché senza safety car in Cina, virtual safety car in Spagna, le vittorie sarebbero anche potute essere 5 su 6, o 6 su 6 se Bottas non avesse fulminato Vettel al via, in Russia. L'obiettivo è questo, vincerle tutte, non cercare di, ma andare con la consapevolezza di poterlo fare davvero. Il potenziale c'è tutto, è la Mercedes che si deve preoccupare, capire e risolvere situazioni del tutto nuove.

La firma di Vettel

Quella di Monaco è stata la quarta gara su 64, nell'era power unit di dominio, senza un pilota Mercedes sul podio. Non sono abituati e inseguire e questo può fare venire il panico. Il cambio fatto a giugno di Allison con Binotto è stato fondamentale, per partire in tempo nel creare un capolavoro, la SF70H, e per consentire all'artista Vettel di mettere la firma, non solo sulle vittorie, ma presto anche sul rinnovo di contratto.