
Il canadese perdeva la vita l'8 maggio del 1982 durante le qualifiche del GP del Belgio a Zolder a causa di un terribile incidente. La leggenda del pilota più amato dai tifosi della Rossa è sempre viva: ripercorriamo la carriera straordinaria di Gilles

35 anni fa, l'8 maggio 1982, Gilles Villeneuve perdeva la vita a Zolder a causa di un tragico incidente. Da allora, la leggenda del pilota canadese della Ferrari si è sempre più intensificata. Ripercorriamo la carriera di Gilles, il pilota più amato dai tifosi della Rossa -
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Villeneuve approda alla Ferrari nel 1977 in sostituzione di Niki Lauda. Si fa subito notare per il suo stile di guida molto aggressivo, tanto che è costretto al ritiro in 5 dei primi 7 GP con la Rossa. L'8 ottobre del 1978, ecco arrivare il primo successo della carriera sull'asfalto bagnato di casa, quello di Montreal (Foto Sutton) -
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Gilles Villeneuve è sempre stato nelle grazie di Enzo Ferrari. Si racconta che il Drake avesse solo due fotografie nel suo ufficio: quella del figlio e quella di Villeneuve... -
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Nel 1979, Gilles parte con il freno a mano tirato, fino a quando lo sviluppo della 312 T4 gli regala due vittorie consecutive a Kyalami e Long Beach (Foto Sutton) -
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Il mito di Gilles comincia a farsi largo tra i grandi della Formula 1 grazie ad alcune imprese memorabili, come il duello con René Arnoux nel GP di Francia o come il giro su tre ruote nel Gran Premio d'Olanda: robe da matti! (Foto Sutton) -
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Nel 1979 arriva ancora un successo, nell'ultimo GP sul circuito statunitense di di Watkins Glen: Gilles chiude secondo nel Mondiale, risultando fondamentale nel successo iridato del compagno di squadra, Jody Scheckter (Foto Sutton) -
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In pista, Villeneuve era aggressivo e disposto a tutto pur di vincere e far divertire il pubblico. "Ogni volta che finiva una gara eravamo sorpresi per come era ridotta la sua Ferrari. Spesso aveva ruotate e pezzi rotti in contatto praticamente ovunque. Noi gli chiedevamo cosa era successo e lui rispondeva sempre che era tutto normale", disse qualche anno dopo la scomparsa di Villeneuve il suo DS alla Ferrari, Marco Piccinini (Foto Sutton) -
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Il suo modo di guidare istintivo non andava a genio a tutti i suoi avversari. La commissione piloti (composta tra gli altri da Lauda, Andretti e Reutemann), lo minacciò in più di un'occasione di sanzionarlo (Foto Sutton) -
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Gilles però non conosceva altro modo di interpretare le corse. Villeneuve conquistò nel 1981 una vittoria storica con la sua Ferrari 126CK, centrando il primo successo di una monoposto con motore turbo nel GP di Monaco -
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Il rapporto con il box Ferrari era di odio/amore. Difficile mettere le briglie a un'cavallo pazzo' come Gilles, anche se Mauro Forghieri, suo Team Principal, lo ricorda così: "E stato un campione di combattività e ha regalato tanta notorietà alla Ferrari. Gli volevo bene" -
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Gilles era puro istinto, talento e a volte follia. Come nel Gran Premio del Canada del 1981, quando compie diversi giri con l'alettone anteriore parzialmente staccato che gli impedisce la visuale. Invece di fermarsi ai box, Villeneuve prosegue e arriva terzo al traguardo: "Guardavo le tracce degli altri pneumatici sull'asfalto per capire la traiettoria", affermerà dopo la gara... (Foto web) -
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Un'immagine che non è certo rara da trovare: la Ferrari numero 27 di Villeneuve nella ghiaia, rimorchiata dalla gru per essere riportata ai box (Foto Sutton) -
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La percentuale di ritiri di Gilles è piuttosto alta: parliamo di 26 su 67 partenze, pari al 38% (Foto Sutton) -
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Era quello il prezzo da pagare per uno stile di guida che difficilmente prevedeva tattiche e ragionamenti (Foto Sutton) -
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Queste le statistiche di Villeneuve in Formula 1: 68 GP disputati (67 partenze), 6 vittorie, 13 podi, 2 pole position e 8 giri veloci -
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Il suo rapporto con compagni e avversari era sempre impostato sulla grande rivalità in pista, ma su correttezza e onestà appena scesi dalla monoposto. Qui è con il francese Renè Arnoux, con cui ha dato vita a uno dei duelli più entusiasmanti nella storia della F1 -
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Villeneuve è stato fondamentale nel trionfo iridato di Jody Scheckter nel 1979. Diverso il rapporto con Didier Pironi, suo compagno in Ferrari dal 1981. La loro amicizia si interruppe nel GP di San Marino del 1982, quando il francese non rispettò gli ordini di scuderia, andando a vincere la gara ai danni di Gilles, che si aspettava (come di consueto) un congelamento delle posizioni (Foto Sutton) -
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A differenza di molti piloti che amavano la bella vita, Gilles era uno che si portava nel paddock l'intera famiglia. Sul tracciato, c'era sempre il figlio Jacques -
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Proprio Jacques (qui al volante) sarebbe poi diventato nel 1997 il primo (e tuttora unico) canadese campione del mondo di Formula 1 -
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Villeneuve, che si era sposato giovanissimo con Joanne, aveva anche una figlia, Melanie -
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Gilles e Joanna si era sposati davvero in giovane età, ad appena 20 anni. Lei lo ha seguito sempre nel motorhome con cui girava il mondo. "Venne da me e mi disse: ho venduto la casa per comprare una macchina. Pensavo che fosse impazzito", disse una volta Joanna (Foto Sutton) -
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Con i tifosi, Gilles era sempre molto cordiale e disponibile. Anche gli avversari in pista avevano una speciale ammirazione per il canadese, come Niki Lauda: "Gilles mi è sempre piaciuto. Mi piaceva tutto di lui anche se non condividevo i rischi che era solito correre. Era il tipo più pazzo che abbia mai incontrato in Formula 1" (Foto Sutton) -
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Ancora oggi, il mito di Villeneuve non è certo tramontato. C'è chi si è tatuato Gilles sulla pelle, per sempre (Foto Sutton) -
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Nel 2012, una mostra dal titolo "Gilles Villeneuve un uomo nella leggenda" presso il Foro Boario di Modena, svelò un particolare curioso: la multa per eccesso di velocità presa dal canadese a Imola il 22 aprile del 1982 nei pressi dell'autodromo. Sedici giorni dopo, Gilles morirà a Zolder -
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Come quello di Senna, anche il casco arancione di Villeneuve è entrato nella leggenda della Formula 1: inconfondibile (Foto Sutton) -
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Molti i cimeli dell'Aviatore, come era stato soprannominato, che si trovano nella Galleria Ferrari a Maranello (Foto Sutton) -
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Un altro simbolo inconfondibile di Villeneuve è senza dubbio il mitico numero 27, che successivamente è stato anche sulle Ferrari di Alboreto, Mansell, Prost e Alesi. Oggi il 27 è invece il numero di Nico Hulkenberg (Foto Sutton) -
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Alle 13.52 dell'8 maggio 1982, Gilles Villeneuve perde la vita durante le qualifiche del Gran Premio del Belgio, dopo una collisione con la March di Jochen Mass. A Zolder, scompare uno dei talenti più cristallini mai visti in Formula 1 e uno dei piloti più amati dalla gente -
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A distanza di 35 anni, il mito di Gilles non tramonta. Anzi, le sue imprese sono tramandate anche alle nuove generazioni, che possono godere, grazie alle immagini d'archivio, delle 'folies' del canadese (Foto Sutton) -
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Per gli amanti della Formula 1, Gilles non è mai sceso da quella Ferrari numero 27: solo che è così veloce che non possiamo vederlo... (Foto Sutton) -
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