Madrid: debutto positivo per Murray, Zverev e Thiem, esce Pouille

Tennis

Stefano Olivari

Debutto ok per Andy Murray a Madrid, battuto in due set il rumeno Copil (Getty)
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Il numero 1 del mondo è entrato in scena battendo il rumeno Copil 6-4 6-3, mentre Alexander Zverev ha superato Verdasco 7-5 6-3 e Thiem ha vinto su Donaldson in 6-3 6-4. Bene Goffin, 7-6 6-0 a Mayer. Pouille perde a sorpresa il derby francese con Herbert Il torneo di Madrid in diretta su Sky Sport HD

 

Poche sorprese nel martedì del Masters 1000 di Madrid, segnato dall'entrata in scena del numero 1 del mondo. Andy Murray ha battuto il rumeno Copil 6-4 6-3, Goffin ha superato Mayer 7-6 6-0, Thiem ha vinto su Donaldson in 6-3 6-4, Alexander Zverev su Verdasco 7-5 6-3, mentre inattesa è stata la battuta d’arresto di Pouille, che ha perso in tre set contro il connazionale Herbert.

Murray

Entrata così così nel torneo per Andy Murray, contro il rumeno wild card Marius Copil, numero 104 del mondo: sul Centrale della Caja Magica un 6-4 6-3 in relativa scioltezza, pur manifestando il solito atteggiamento passivo, che contro i Copil della situazione non gli crea danni ma a livello più alto a volte sì. Circa un’ora e mezzo di discreto allenamento, con complimenti all’avversario per il suo prossimo ingresso nei primi 100 del mondo, ma un Murray tutto da rivedere a livello più alto. Non è possibile che a trent’anni Murray non conosca la tattica giusta per andare avanti, ma ci sono caratteristiche che sono state difficili da cancellare anche con la consulenza di Ivan Lendl. Di certo lo scozzese ha tanti punti ATP da difendere in questo peroido, anche se il Djokovic attuale sembra messo peggio di lui come testa e come prospettive. All’attivo di Murray c’è un servizio che funziona già molto bene e che gli consente di faticare poco quando è alla battuta. Negli ottavi non dovrebbe avere troppi problemi, contro Coric o Herbert, ma nei quarti con Thiem ci dovrà essere un Murray almeno al 90%.

Thiem

Un’impressione migliore rispetto a Murray l’ha proprio destata Dominic Thiem contro Donaldson, difendendo con grande scioltezza i suoi turni di battuta e poi mettendo a punto i colpi in quelli del lucky loser americano, numero 78 ATP: alla fine un 6-3 6-4 che non dice tutto della facilità con cui l’austriaco ha vinto, anche se i suoi alti e bassi sono noti e sempre dietro l'angolo. È uno dei tanti tennisti, anche di alto livello, senza piano B (e senza volée) pur avendo una qualità di tennis altissima. Certo non è stata una gran partita, ma Thiem sulla terra battuta ha in canna la vittoria in un grande torneo e chissà che non sia qui a Madrid dove in troppo si sono presentati fuori forma o con la testa da un’altra parte.

Haas

Il tour di addio di Tommy Haas in Spagna è finito contro Gilles Muller, in una partita molto combattuta, dove il più grezzo ma concreto lussemburghese ha avuto ragione del direttore organizzativo di Indian Wells, trentanovenne tennista part time che sembra uscito da altri tempi anche perché effettivamente è di altri tempi: 6-4 7-6 per Muller, che sta giocando una bellissima stagione sulla terra (all’Estoril ha perso in finale da Carreno Busta). Haas ha forse giocato meglio, se parliamo di pulizia dei colpi, ma la prima di servizio di Muller fa la differenza anche su questa superficie. Per lui un bel modo di festeggiare il trentaquattresimo compleanno. Adesso in regalo c'è Milos Raonic, che sulla terra vale un po’ meno di… Raonic.

Pouille

Una mezza sorpresa nella sfida fra ex grandi promesse, Ryan Harrison e Bernard Tomic: ha vinto l’americano in tre set, 7-5 4-6 6-2, ribaltando il pronostico e anche i precedenti. Una sorpresa-sorpresa invece nel derby francese fra Herbert e Pouille, con il primo, numero 88 ATP, che battuto il numero 13 in tre set: 7-6 6-7 6-3. Combattuto solo il primo set fra un pimpante Goffin e Florian Mayer: 7-6 6-0. Stessa storia fra un tonico Alexander Zverev, fresco del successo di Monaco, contro Verdasco: 7-5 6-3 per andare a un bell'incrocio con Cilic. E adesso testa al mercoledì, dove tutti gli occhi saranno per Djokovic al suo ingresso nel torneo contro Almagro e per Nadal-Fognini.