Protagonista ai Gazzetta Awards, Lorenzo Musetti ha tracciato un bilancio del 2025 e fissato gli obiettivi per la nuova stagione: "Il lavoro congiunto tra Perlas e Tartarini può portare al salto di qualità definitivo che sto cercando. Lavoriamo per cercare di ridurre il gap con Sinner e Alcaraz"
Cercare il salto di qualità definitivo per ridurre il gap da Sinner e Alcaraz. È l'obiettivo fissato per il 2026 da Lorenzo Musetti, già a lavoro con il suo team in vista della nuova stagione. Una squadra che nei giorni scorsi ha accolto José Perlas, coach spagnolo che affiancherà Simone Tartarini. "È una figura importante che reputo possa portare qualcosa in più in aggiunta al mio coach storico - ha detto Musetti a margine dei Gazzetta Awards - Il lavoro congiunto credo possa portare dei passi in avanti e al salto di qualità definitivo che sto cercando. Da due settimane abbiamo iniziato la preparazione invernale, stiamo lavorando tanto e c'è un ottimo feeling. La prima tappa sarà l'Australia, sono ricco di buoni propositi per la stagione". Un lavoro non solo sul fisico, ma anche sul campo per aumentare il bagaglio tecnico del carrarino: "Sto lavorando tanto per essere più aggressivo, credo sia fondamentale nel gioco moderno - ha aggiunto il n. 8 al mondo - Credo che le mie qualità possano andare in quella direzione: non solo essere un contrattaccante, ma anche più propositivo partendo dai colpi di inizio gioco. Ci stiamo muovendo in questa direzione". Idee chiare per una stagione che dovrà essere quella delle conferme per Musetti, per avvicinarsi sempre più a Jannik Sinner e Carlos Alcaraz e diventare il terzo "incomodo": "Quest'anno si è vista la distanza tra loro e gli altri, sono un gradino sopra tutti. Aver aggiunto figure importanti al mio team è per cercare di fare il passo in quella direzione, per colmare quel gap che quest'anno era ancora evidente. Mi auguro in futuro di poter raggiungere quel terzo gradino del podio".
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"Torino e le Finals il momento più bello del 2025"
Musetti ha poi rivissuto il 2025 con i momenti più belli della stagione: "Ci sono varie fotografie di quest'anno nella mia testa, come la finale a Monte-Carlo, la semifinale al Roland Garros e l'ingresso in top 10. Il momento più bello, però, è stato l'accoglienza del pubblico a Torino e la vittoria con De Minaur. È stato qualcosa di bello e difficile da descrivere a parole".
"Mi sono emozionato per la terza Davis"
A Torino si è chiusa la stagione di Musetti che ha poi rinunciato alla Coppa Davis, seguita da tifoso: "Sentivo i ragazzi quotidianamente perché siamo colleghi e molto amici - ha raccontato - Abbiamo condiviso tanto in campo e fuori. La vivevo in un momento particolare dell'anno perché la mia compagna aspettava Leandro, eravamo a ridosso del parto. L'ho vissuta e mi sono emozionato quando i ragazzi hanno vinto perché specialmente con Flavio Cobolli sono molto legato, è come un fratello per me. Mi ha fatto molto piacere che lui, insieme a Matteo, abbia preso in mano e trascinato la squadra alla terza Davis di fila".