Wimbledon, dai tempi di Pat Cash all'epoca del... cash

Tennis

Matteo Renzoni

Doveva essere il giorno di Djokovic e Federer, verrà ricordato invece come quello dei ritiri di Klizan e Dolgopolov. Che hanno guadagnato oltre 38 mila euro per aver giocato meno di un'ora sul Centrale...

TABELLONE MASCHILE

TABELLONE FEMMINILE

Il tennis è come la marea, il ritiro può lasciare parecchi detriti. Figuriamoci se i ritiri sono due e pure consecutivi. Una mezza citazione di Baglioni, adattando la strofa, aiuta a raccontare le sensazioni lasciate sul campo, il Centrale, dai ritiri – appunto – di Martin Klizan e Alexandr Dolgopolov rispettivamente contro due signori che si chiamano Nole Djokovic e Roger Federer. Storia di copertina della seconda giornata di Wimbledon 2017. Per la serie “E tu come stai”, sempre rimanendo al poeta. Magari non benissimo fisicamente ma molto meglio pensando al portafoglio. I riferimenti sono sempre quelli: la caviglia dell’ucraino col cerchietto e le difficoltà di movimento del mancino che ha impedito a Djokovic di sudare. Sì, perché la sola partecipazione ai Championships, nel senso di primo turno, vale ai tennisti un assegno di 38.730 euro. Guadagnati da Dolgo e Klizan in circa 40 minuti di fatica, sempre che passeggiare sul campo da tennis più bello del pianeta - al cospetto delle leggende - possa definirsi tale. Insomma, 1000 euro scarsi al minuto come prize money, portati via scippando emozioni e spettacolo a gente che per essere lì ha sudato e faticato, sul serio, per assicurarsi un tagliando magari in piccionaia.

Vogliamo credere che i due ragazzotti prima di cominciare fossero proprio al top della forma? Anche no. Più facile pensare ad una condizione precaria, da sfruttare al massimo per monetizzare la rapida permanenza londinese. Tutto lecito, per carità. In fondo ringraziano pure Federer e Djokovic, che potranno riutilizzare la maglietta del primo turno, tanto è pulita.

Qualche detrito, però, rimane. Perché così lo spettacolo va avanti ma rischia di rovinarsi. E pure la credibilità di alcune prestazioni. Va bene che il mondo è cambiato, ma fa pure effetto pensare che Dolgo e Klizan – tutto sommato due tipi non indimenticabili - per un ritiro al primo turno abbiano guadagnato il doppio di Bjorn Borg campione nel 1980. Quella era quasi l’epoca di Cash, nel senso di Pat, australiano campione di Wimbledon nell’87. Il sospetto è che questa, in qualche caso, possa passare come epoca del cash. E Wimbledon ha troppa magia per essere trattato come una sorta di bancomat della racchetta. La marea però come viene, va. E quella del tennis ha un fascino irresistibile, soprattutto dalle parti di Church Road.

Tutti ritiri di questa edizione
 

JANKO TIPSAREVIC – 0/5 Rit. vs Jared Donaldson (12 minuti)
£2916.66 al minuto, £48.61 al secondo

VIKTOR TROICKI – 1/6 Rit. vs Florian Mayer (17 minuti)
£2058.82 al minuto, £34.31 al secondo

MARTIN KLIZAN – 3/6 0/2 Rit. vs Novak Djokovic (40 minuti)
£875 al minuto, £14.58 al secondo

ALEXANDR DOLGOPOLOV – 3/6 0/3 Rit. vs Roger Federer (42 minuti)
£833.33 al minuto, £13.88 al secondo

NICK KYRGIOS – 3/6 4/6 Rit. vs Pierre-Hugues Herbert (58 minuti)
£603.44 al minuto, £10.05 al secondo

ANASTASIA POTAPOVA – 3/6 2/2 Rit. vs Tatiana Maria (1 ora e 6 minuti)
£530.30 al minuto, £8.83 al secondo

DENIS ISTOMIN – 7/5 4/6 4/6 2/4 Rit. vs Donald Young (2 ore e 12 minuti)
£265.15 al minuto, £4.41 al secondo

FELICIANO LOPEZ – 7/5 1/6 1/6 3/4 Rit. vs Adrian Mannarino (2 ore e 14 minuti)
£261.19 al minuto, £4.35 al secondo