Da lunedì a Melbourne, via al primo Slam della stagione nel segno dello svizzero, scivolato al numero 17 della classifica ATP dopo i sei mesi di stop per infortunio e a caccia del 18esimo Major della carriera, il quinto sul cemento della Rod Laver Arena. Riviviamo imprese e sconfitte australiane di 'Re Roger'
Roger Federer riparte dal 17 e non solo inteso come anno. Tocchino ferro i tifosi di Sua Maestà, al rientro al grande tennis (Hopman Cup a parte) dopo sei mesi di stop agli Australian Open, al via lunedì (diretta Eurosport). Lo svizzero, fermo a 17 titoli dello Slam, è sceso fino al 17esimo posto del ranking ATP e si presenta a Melbourne per la 17esima volta. Scaramantici o no, ci sarà il piacere di vedere nuovamente in campo un artista di questo sport, che in terra australiana ha vissuto gioie e dolori -
GUIDA TV: gli Australian Open su Eurosport
Il primo assaggio di Federer con gli Australian Open arriva nel 2000, quando lo svizzero esce al terzo turno. Stesso identico percorso anche nel 2001, anno in cui vincerà il suo primo torneo ATP a Milano. Negli anni a venire, ne seguiranno altri 87... -
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Nel 2002, Roger si presenta come 11esima testa di serie del tabellone. Riesce a migliorare il suo carreer-high, raggiungendo il quarto turno, dove viene eliminato da Tommy Haas, che vince 8-6 al quinto set. Non capiterà mai più al tedesco di consolare il collega, che trionferà nei successivi 15 scontri diretti -
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Anche nel 2003 la corsa di Roger si ferma al quarto turno. A sbarrare la strada al primo Slam della carriera dello svizzero, sesta testa di serie del tabellone, ci pensa David Nalbandian, che la spunta 6-3 al quinto set. Federer ha sempre sofferto l'argentino, con cui ha perso i primi 5 scontri diretti in carriera -
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Il secondo Slam della carriera, sei mesi dopo Wimbledon, arriva nel 2004, quando Federer supera il genio russo Marat Safin in finale con i parziali di 7–6, 6–4, 6–2. Con il trionfo di Melbourne, lo svizzero conquista per la prima volta la vetta della classifica ATP. Vi resterà per 237 settimane consecutive, record tuttora imbattuto, dal 2 febbraio 2004 al 17 agosto 2008 -
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Cambiata guida tecnica, con l'ingaggio dell'ex tennista australiano Tony Roche, nel 2005 Federer si trova in semifinale ad affrontare quel Safin a cui aveva cancellato il sogno 365 giorni prima. Il russo, in serata di grazia, vince 9-7 al quinto: per Roger cominciano anche i primi acciacchi fisici -
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Anche nel Down Under, Roger è idolo indiscusso delle folle: con l'addio di miti come Agassi e Sampras, è lui il nuovo genio del tennis mondiale -
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Il 2006 parte nel migliore dei modi per Federer, che conquista il suo secondo titolo a Melbourne. In finale, l'elvetico soffre un set contro l'underdog Marcos Baghdatis, per poi chiudere 5–7, 7–5, 6–0, 6–2. Durante la premiazione arrivano anche le lacrime di gioia per Roger, che in quell'anno si aggiudicherà anche Wimbledon e US Open -
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Il 28 gennaio 2007, Federer conquista l'Australia per la terza volta, battendo in finale il cileno Fernando González per 7-6, 6-4, 6-4. Lo svizzero diventa il primo giocatore dal 1980 (dopo Borg al Roland Garros) a vincere un torneo del Grande Slam senza cedere neanche un set durante l'intero cammino -
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Ovviamente, a Melbourne così come nel resto dell'emisfero, scoppia la Federer-mania -
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Dopo due trionfi consecutivi sul cemento australiano, Federer è il favorito d'obbligo nel 2008, dove si presenta da testa di serie numero 1. La sua corsa però si arresta malamente in semifinale, quando viene sconfitto 7–5, 6–3, 7–5 in 2 ore e 28 minuti da Novak Djokovic. Si scoprirà più tardi che lo svizzero ha giocato in condizioni fisiche precarie, dovute a una forma di mononucleosi che lo condizionerà all'inizio di quella stagione -
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Ancora lacrime, ma questa volta di dolore, nel 2009, quando Federer si inchina in finale a Rafa Nadal con il punteggio di 7–5, 3–6, 7–6, 3–6, 6–2. Il maiorchino trovò a Melbourne la prima vittoria contro il rivale svizzero in una prova del Grande Slam sul cemento, superficie in cui fino ad allora aveva sempre perso -
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Il 2010 sorride a Federer, che prima stabilisce il nuovo record di semifinali raggiunte consecutivamente in un Major (23, serie cominciata a Wimbledon 2004) e poi vince per la quarta volta gli Australian Open, 16esimo torneo del Grande Slam della carriera, sconfiggendo in finale un giovane Andy Murray per 6–3, 6–4, 7–6 -
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Il tennis di Federer è poesia pura: anche su una superficie veloce come il cemento, che spesso premia potenza e forza fisica, lo svizzero incanta come nessuno aveva fatto prima di lui -
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Dal trionfo del 2010 in avanti, solo delusioni per Federer e i suoi tifosi nel primo Slam dell'anno. Nel 2011, dove si presenta come seconda testa di serie del tabellone, Roger viene arrestato in semifinale da Novak Djokovic, che la spunta con i parziali di 7–6, 7–5, 6–4 -
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Mani nei capelli nel 2012, dove Roger taglia proprio in Australia il traguardo delle 1000 partite e dove approda in semifinale senza nemmeno lasciare un set agli avversari. Ma un Nadal in stato di grazia lo rimanda a casa, battendolo con il punteggio di 6–7, 6–2, 7–6, 6–4 -
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Nel 2013 arriva un dolorosa prima volta. Andy Murray, che fino a quel momento aveva sempre perso con Federer in un torneo dello Slam, lo elimina in semifinale, battendolo in cinque set con il punteggio di 6–4, 6–7, 6–3, 6–7, 6–2. Lo svizzero arriva al penultimo atto anche nel 2014, quando esce di scena per mano di Rafa Nadal -
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Nel 2015, Federer abbandona Melbourne al terzo turno, come non gli capitava dal lontano 2001. Il motivo di questa faccia? Presto spiegato... -
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Pur essendo la seconda testa di serie del tabellone, Federer viene battuto clamorosamente da Andreas Seppi, che si impone con il punteggio di 6–4, 7–6, 4–6, 7–6. Il numero 46 del mondo, che in dieci precedenti aveva sempre perso, diventa il quinto azzurro a centrare l'impresa di battere il 'Re': l'ultimo a riuscirci era stato Volandri nel 2007 -
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Lo scorso anno, Roger diventa il primo giocatore maschile a vincere 300 partite nelle prove del Grande Slam e approda alla sua 39esima semifinale in un Major. A sbarrargli la strada c'è il solito Novak Djokovic, che non lascia scampo allo svizzero con un netto 6-1, 6-2, 3-6, 6-3 -
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Nonostante il digiuno di trionfi, Federer resta una religione per tutti gli appassionati di tennis. Che quest'anno potranno riabbracciarlo, forse per l'ultima volta sul cemento della Rod Laver Arena -
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In questi giorni, Federer si sta allenando per il torneo al via da lunedì (diretta su Eurosport). Lo svizzero, 17esima testa di serie, non partecipava a uno Slam con un seed così basso da Parigi 2001. Roger è stato fortunato e avrà un atterraggio piuttosto morbido, visto che affronterà al primo e al secondo turno un qualificato. Gli ostacoli arriveranno più tardi con Tomas Berdych (terzo turno), Kei Nishikori (ottavi) e Andy Murray, contro cui si profila un quarto di finale da sogno -
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