LA FOTOGALLERY. Il fuoriclasse ucraino, uno dei più grandi atleti di tutti i tempi, spegne 50 candeline. Dai sei titoli mondiali consecutivi ai 35 record iridati fino alla brillante carriera da dirigente: ecco la cronaca del "regno" di Sergej
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Nato il 4 dicembre 1963 a Luhansk (all'epoca Vorosilovgrad) in Ucraina, si trasferì a 15 anni a Donetsk esordendo a livello internazionale nel 1981. A 18 anni con la maglia dell'URRS conquistò un settimo posto agli Europei juniores -
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Solo due anni dopo, nel 1983, ai neonati Campionati del Mondo di Helsinki arrivò il primo successo internazionale. Il giovanissimo Sergej, 20 anni, allenato dal "guru" Vitaly Petrov, vinse l'oro con 5,70 davanti al connazionale Volkov -
Mondiali di atletica, trent'anni di record e campioni![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/altri_sport/2013/12/03/bubka_1985_getty.jpg.transform/gallery-vertical-mobile/null/img.jpeg)
Appena sei mesi dopo, il 15 febbraio 1984, a Vilnius Bubka stabilì anche il suo primo record del mondo, al coperto il sovietico alzò l'asticella fino a 5.81. Nel maggio 1984 fece il bis all'aperto con un 5,85 a Bratislava -
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Non potendo partecipare ai Giochi di Los Angeles del 1984 per il boicottaggio dell'Unione Sovietica Sergej si "consolò" con i meeting. Tra l'estate 1984 e il 1987 fissò sei primati del mondo all'aperto, passando in tre anni da 5.88 a 6.03 -
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Un miglioramento costante che visse una tappa storica l'8 giugno 1986, quando a Mosca l'allora sovietico Bubka portò l'asticella a 6.01 rompendo per la prima volta il muro dei 6 metri, raggiunto un anno prima a Parigi -
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L'astista di Luhansk, dopo aver vinto nell'agosto 1986 il suo primo (e unico) Europeo, nel 1987 realizzò anche il bis mondiale a Roma -
Mondiali di atletica, trent'anni di record e campioni![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/altri_sport/2013/12/03/podio_mondiale_1987_getty.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/null/img.jpeg)
Allo Stadio Olimpico Bubka si mise alle spalle con un 5,85 il connazionale Gataullin e soprattutto il francese Thierry Vigneron, l'unico che dal 1984 ad oggi ha rotto per pochi minuti (Sergej battè il record nel salto successivo) il regno dello Zar -
Mondiali di atletica, trent'anni di record e campioni![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/altri_sport/2013/12/03/olimpiadi_1988_getty.jpg.transform/gallery-vertical-mobile/null/img.jpeg)
Dopo la doppietta mondiale, finalmente per Sergej Bubka arrivò la prima partecipazione olimpica. A Seul 1988 l'atleta di origine ucraina fece segnare un normale (per lui) 5,90 ma che gli diede l'unico titolo a cinque cerchi della sua fantastica carriera -
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Nelle altre tre edizioni, a partire da Barcellona 1992, a cui ha partecipato ai Giochi lo Zar infatti non arrivò mai più sul podio e mai nemmeno si qualificò alla finale -
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Se il rapporto con le Olimpiadi non è mai stato dei migliori, unico è stato quello con i campionati mondiali. Bubka è rimasto sul trono iridato tra il 1983 e il 1997 vincendo a Tokyo, Stoccarda, Goteborg e Atene -
Mondiali di atletica, trent'anni di record e campioni![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/altri_sport/2013/12/03/bubka_atene_1997_getty.jpg.transform/gallery-vertical-mobile/null/img.jpeg)
Il successo nella capitale greca, ottenuto nel 1997 con l'ennesima prova sopra i 6 metri e davanti all'amico ed ex connazionale Maksim Tarasov, è stato l'ultimo successo del saltatore ucraino in una grande manifestazione -
Mondiali di atletica, trent'anni di record e campioni![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/altri_sport/2013/12/03/record_del_mondo_bubka_getty.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/null/img.jpeg)
Oltre al feeling con i campionati mondiali Bubka non perse mai quello con i record. Tra il 1987 e il 1994 ne stabilì 11 all'aperto, arrivando a 6.14. attuale limite mondiale outdoor fatto registrare nel luglio 1994 e a 6.15 all'aperto -
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Dopo l'ultimo acuto mondiale la carriera dell'astista subì una netta flessione. Con l'ultima delusione olimpica, quella di Sydney 2000 (tre nulli a 5,75), a mettere fine al dominio dello Zar -
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Nel 2001, anno della sua ultima gara ufficiale Bubka iniziò il suo percorso come dirigente e uomo politico. Deputato per la coalizione “Ucraina Unita” tra il 2002 e il 2006, dal 2001 è membro dell'esecutivo della Federazione Internazionale di Atletica -
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E nella veste di vicepresidente Iaaf, carica raggiunta nel 2011, ha fatto gli "onori di casa" nell'ultimo Mondiale di Atletica a Mosca -
Tutte le notizie sul Mondiale di atletica 2013![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/altri_sport/2013/12/03/bubka_hall_of_fame_getty.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/null/img.jpeg)
E proprio la sua Federazione, la Iaaf, l'ha inserito nel 2012 nella Hall of Fame dell'atletica, insieme a grandi del passato come Carl Lewis. Un omaggio che fa il paio con quello che la città di Donetsk gli aveva fatto nel 1999, dedicandogli una statua -
C’è gloria per (quasi) tutti: nella Hall of Fame si entra di corsa![](https://static-archive.sky.it/images/sezioni/sport/altri_sport/2013/12/03/bubka_cio_013_ansa.jpg.transform/gallery-horizontal-mobile/null/img.jpeg)
Parallelamente l'ex campione ha anche intrapreso una carriera all'interno del movimento olimpico. Presidente dal 2005 del Comitato olimpico del suo Paese nel 2013 ha tentato senza esito diventare presidente del Cio, rimanendo sconfitto dal tedesco Bach -
E' tedesco l'erede di Rogge, Bach nuovo numero 1 del Cio