
LA FOTOGALLERY. A Gianluigi Buffon, in campo domenica con il Torino, mancano 240 secondi per battere il record di imbattibilità in Serie A di Rossi. Un breve spazio di tempo che è bastato però ad alcuni miti dello sport, come "Iron Mike" e "MJ", per compiere imprese leggendarie

Tre minuti per eguagliare un primato e quattro per batterlo. Tanti ne serviranno a Gianluigi Buffon, portiere della Juventus, per diventare nel derby con il Torino il "numero uno" che per più minuti consecutivi non ha incassato reti in Serie A. 240 secondi in cui alcuni campioni dello sport hanno firmato le loro imprese -
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Sul ring, quattro minuti sono un round e poco più. Tanto impiegherà Mike Tyson il 22 novembre 1986 per mettere al tappeto per la prima volta il detentore della corona dei pesi massimi WBC Berbick. Due minuti dopo lo batterà per ko tecnico diventando il più giovane campione del mondo della categoria-
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Sul parquet quattro giri d'orologio sono un'eternità. Nell'aprile 1986 Michael Jordan li utilizzò per iniziare a scrivere la storia del suo mito nella Nba. Nella gara 2 del primo turno di play off contro i Boston Celtics portò Chicago con un gran finale di partita ai supplementari. I Bulls perderanno ma MJ segnerà 63 punti -
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Nel 2006 meno di quattro minuti (3'26” 088) sarà il tempo che Armin Zöggeler alle Olimpiadi di Torino passerà complessivamente sul suo slittino per aggiudicarsi l'oro nel singolo, il secondo titolo della sua carriera a cinque cerchi -
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Nel 2009, anche per il nuotatore tedesco Paul Biedermann serviranno 3'40''07 per entrare nella storia. Lo farà a Roma, dove ai Mondiali in vasca lunga vincerà il titolo iridato dei 400 stile libero stabilendo il nuovo primato del mondo -
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Nel 1976, ai Giochi di Montréal, la ginnasta Nadia Comaneci impiegò poco meno di tre minuti per ottenere alla trave uno dei primi sei "dieci" della storia della disciplina -
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Nell'atletica i quattro minuti fino a metà degli anni Cinquanta erano un muro considerato invalicabile per chi correva il miglio, una delle distanze “classiche” del mezzofondo. Il primo a romperlo fu l'inglese Roger Bannister che nel 1954 lo corse in 3'59"4 -
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Anche nel calcio, lo sport di Buffon, in 240 secondi può succedere di tutto. Ne passarono qualcuno di meno il 26 maggio 1999 a Barcellona durante la finale di Champions League. Poco dopo il 90' il Manchester pareggiò con Sheringham il vantaggio del Bayern Monaco... -
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E circa tre minuti dopo il norvegese Ole Gunnar Solskjær segnò il gol del 2-1, consegnando al Manchester United una Coppa dei Campioni che mancava da 31 anni e siglando la più grande rimonta della storia della Champions -
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A distanza di sette anni un'altra squadra, nel 2006 cambiò tutto nello spazio di pochi minuti. Era l'Italia di Marcello Lippi, con Buffon in campo, che nella semifinale mondiale con la Germania mise dentro l'1-0 al 118' con Fabio Grosso-
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E qualche giro di lancette dopo, con i tedeschi ancora sotto shock, Alessandro Del Piero infilò il 2-0 al termine di un contropiede gestito da Alberto Gilardino -
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In Serie A chi fece “meglio” di tutti in quattro minuti fu l'Inter della stagione 2004-2005 guidata da Roberto Mancini. A cavallo del recupero del match con la Sampdoria, i nerazzurri, sotto 2-0 in casa, segnarono tre volte, con la rimonta conclusa dalla coppia Vieri-Recoba -
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