Arianna Fontana cambia nazionalità? I principali casi nel mondo dello sport
Il caso di Arianna Fontana, che ha minacciato di cambiare nazionalità in vista dei Giochi di Milano-Cortina 2026 per gareggiare con gli Stati Uniti, ha riportato alla ribalta la vicenda dei tanti naturalizzati nello sport. L'Italia ha preso e ha dato, ma sono vari ed eclatanti anche i casi all'estero: ecco i principali
- La dura polemica tra Arianna Fontana e la Federghiaccio ha sollevato il dubbio che la campionessa di short track, 11 medaglie olimpiche, possa cambiare nazionalità in vista di Milano-Cortina 2026. L'azzurra avrebbe diritto alla green card ed eventualmente al doppio passaporto statunitense, grazie al matrimonio con il suo allenatore Anthony Lobello. L'iter burocratico non è semplice, con una situazione tutta in divenire. Ecco alcuni dei casi più eclatanti di cambio di nazionalità nello sport
- La canoista azzurra è nata in Germania, trasferendosi in Italia e sposandosi con il tecnico Guglielmo Guerrini. Naturalizzata grazie al matrimonio nel nostro Paese, è diventata un'autentica leggenda dello sport italiano: otto partecipazioni olimpiche, 38 medaglie internazionali, prima di buttarsi nella carriera politica
- Un'altra leggenda dello sport italiano è stata naturalizzata per amore. Fiona May, britannica di origini giamaicane, ha acquisito la cittadinanza italiana dopo il matrimonio con Gianni Iapichino, astista e multiplista toscano, celebrato nel 1994. Nel salto in lungo conquista 2 medaglie agli Europei, 2 medaglie d'oro mondiali a Göteborg nel 1995 ed Edmonton nel 2001, un argento a Siviglia 1999, un bronzo ad Atene 1997, e due argenti olimpici ad Atlanta 1996 e Sydney 2000
- Nato a Santiago di Cuba il 12 agosto del 1985, ha esordito nella nazionale azzurra nel 2015 dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana dopo una lunga diatriba con la Federazione caraibica. Proprio con la maglia della nazionale ha conquistato la medaglia d’argento durante i Giochi olimpici di Rio de Janeiro nel 2016.
- Nel primo decennio del Duemila, il rugby italiano ha ottenuto grandi risultati. Sergio Parisse, storico capitano della Nazionale, è nato a La Plata da genitori italiani e ha scelto la maglia azzurra come ragione di vita: 142 caps per lui. Stesso discorso per Martin Castrogiovanni, nato a Paranà ma di origini siciliane: approdato in Italia appena 20enne, fu subito naturalizzato
- L'Italia prende, l'Italia perde. E' recentissimo il cambio di nazionalità della talentuosa sciatrice Lara Colturi, figlia della campionessa olimpica nel supergigante a Salt Lake City 2002, Daniela Ceccarelli, che poco meno di un anno fa è diventata albanese. Il cambio di casacca è possibile sino ai 16 anni senza che la federazione di provenienza debba rilasciare il nullaosta: Lara è passata all'Albania ancora 15enne
- Nel 2019 Enrico Gasparotto cambia nazionalità e diventa svizzero, lui residente da anni nel Canton Ticino. La speranza è quella di trovare un posto in Nazionale, fin lì sempre negato in azzurro al due volte vincitore dell'Amstel Gold Race e campione italiano nel 2005. Con la casacca rossocrociata il friulano ha disputato i Mondiali del 2020, chiudendo al 46° posto. Poi ha annunciato il ritiro
- La giovane Martina fugge dalla Cecoslovacchia comunista e si rifugia, appena maggiorenne, negli Stati Uniti. Diventa cittadina americana nel 1981. A chi le chiedeva perchè preferisse gli Usa al suo Paese, Martina rispose sempre: "Volevo la mia libertà". Detiene tre record assoluti, sia a livello femminile che maschile: maggior numero di titoli vinti (344), maggior numero di titoli vinti in singolare (167) e maggior numero di titoli vinti in doppio (177)
- Nata a Novi Sad nel 1973, la campionessa jugoslava si trasferisce poco più che bambina in Florida nell'Accademia di Nick Bollettieri. A 21 anni ottiene la cittadinanza statunitense, anche se 8 dei 9 Slam vinti in carriera li ottiene sotto la bandiera slava
- Lendl ha fatto lo stesso percorso di Martina Navratilova, ma 11 anni più tardi. Nel 1992, a 32 anni e quando la sua carriera era già sul viale del tramonto, il tennista di Ostrava diventa cittadino americano. Lendl ha vinto tutti i suoi 8 titoli tutti per la Cecoslovacchia, ritirandosi nel 1994.
- La campionessa di Wimbledon e finalista agli Australian Open, è nata a Mosca ed è russa al 100 percento. Dal 2018 però rappresenta il Kazakistan, paese che ha favorito il suo passaggio da tennista junior a professionista. La sua è stata una scelta economica, come spiegato di recente: "Mi hanno fatto una buona offerta e ho accettato". Grazie a questo cambio, ha potuto giocare (e vincere) l'ultimo Wimbledon, vietato ai giocatori russi
- Nato a San Donà di Piave in Italia, cresciuto in Haute-Garonne in Francia ma russo. Pavel Sivakov, tra i ciclisti di punta della Ineos-Grenadiers, lo scorso anno ha chiesto e ottenuto di cambiare nazionalità e diventare francese. Pur schierato contro la guerra in Ucraina, il suo desiderio di abbandonare la cittadinanza russa era già decisa da tempo: "Ora vorrei gareggiare ai Giochi di Parigi con la Francia", ha detto
- Il caso di Lorenzo Brown ha fatto molto discutere nell'ambiente della pallacanestro. La Spagna, persi i vari Rodriguez, Navarro e Gasol, aveva bisogno di punti e talento. Dove non arriva il settore giovanile, può arrivare il diritto. Così il play americano, è stato letteralmente 'ingaggiato' con un decreto regio per circostanze eccezionali trasmesse dal Consejo Superior de Deportes. La scorsa estate Brown ha vinto gli Europei con la Spagna di Scariolo
- Andrei Tchmil, capace in carriera di portare a casa tre Monumento come Sanremo, Fiandre e Roubaix, aveva fatto parlare di sè qualche mese fa, quando si era sparsa la voce di un suo arruolamento nell'esercito ucraino. Russo di nascita e di prima nazionalità, Tchmil ha anche cittadinanza moldava, ucraina e belga
- Gu Ailing ha riscritto la storia dello sport cinese: la 18enne sciatrice freestyle ha conquistato il primo oro femminile del suo Paese in uno sport sulla neve lo scorso anno ai Giochi di Pechino. Nata e vissuta a San Francisco, da padre statunitense e madre cinese, e ha rappresentato gli Usa fino a quando non ha deciso di cambiare cittadinanza e di gareggiare con la Nazionale della madre, nel giugno 2019, all’età di 15 anni. Classe 2003, al momento vanta tre medaglie olimpiche e tre mondiali