La slovacca è la nuova campionessa mondiale in Gigante, battute la tedesca Rebensburg e soprattutto la stella Mikaela Shiffrin, già campionessa del mondo in SuperG in questa manifestazione iridata. Quinta la nostra Federica Brignone, arrivata a 87 centesimi dalla Vlhova. Fuori nella seconda manche Sofia Goggia e Francesca Marsaglia.
Un oro storico per la Slovacchia. È quello conquistato da Petra Vlhova nel Gigante femminile ai Mondiali di Are in Svezia, con il tempo finale di 2:01.97. Nella seconda manche la Vlhova, seconda dopo la prima frazione, ha staccato la tedesca Viktoria Rebensburg di 14 centesimi. Battuta anche la grande rivale di questa stagione, la statunitense Mikaela Shiffrin, che conquista il bronzo mondiale con un ritardo di 38 centesimi. Beffata la norvegese Mowinckel, arrivata quarta a 50 centesimi dopo una prima manche che l'aveva vista chiudere al terzo posto. Prima delle italiane Federica Brignone, che dopo il settimo posto nella prima manche recupera due posizioni, chiudendo quinta a 87 centesimi. 12esima Marta Bassino. Out invece Sofia Goggia (sesta dopo la prima manche) e Francesca Marsaglia. Il Gigante di oggi è stato condizionato da un vento molto forte, che ha costretto gli organizzatori a posticipare di 15 minuti la partenza della seconda manche.
Oro Storico
Petra Vlhova entra nella storia dello sci slovacco: è la prima medaglia d'oro individuale in un mondiale nello sci alpino per il paese dell'est Europa (a Sankt Moritz nel 2017 aveva conquistato l'argento nella prova a squadre). Per la slovacca è la seconda medaglia in questi Mondiali, dopo l'argento in combinata. Una vittoria comunque un po' italiana, visto che l'allenatore della Vlhova è Livio Magoni.