Giallo Bryant: Legabasket ostacola Bologna. L'affare salta?
BasketColpo di scena nell'operazione che dovrebbe portare Kobe alla Virtus. Sembrava raggiunto l'accordo fra il club e il giocatore, poi la doccia fredda: alcune società si oppongono alla modifica del calendario e tutto torna in discussione. I VIDEO
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Sembrava tutto fatto: il patron della Virtus Bologna, Claudio Sabatini, aveva confermato che l'accordo con Kobe Bryant era ormai fatto. "Mancano solo le firme", aveva detto. Poi, la doccia fredda: un cominicato apparso sul sito della società emiliana ha messo tutto in discussione. "Con grande stupore - si legge - Virtus Pallacanestro prende atto che, a causa del parere negativo di alcuni club associati alla Lega Basket, non è possibile procedere con il palinsesto previsto delle 10 partite, mettendo così in forte discussione la piattaforma economica su cui si basa il progetto di portare Kobe Bryant in Italia". In sostanza, l'indisponibilità di alcune società di Legabasket a modificare il calendario ha rimesso tutto in discussione.
A SkySport24 , Sabatini ha precisato: "Se non riusciamo ad incastrare 10 partite, non riusciamo ad avere il ritorno economico. E l'affare Bryant è in forte discussione". La società felsinea ha bisogno di un calendario più flessibile rispetto ai canoni normali per poter sostenere il peso dell'affare. "Due società hanno già dato un parere negativo. Io metto soldi nel mondo dello sport, non li prendo. Un dirigente dovrebbe capire che, se aumentano gli investimenti, in futuro avrà uno stipendio più ricco. Io non dormo da 15 giorni per questo affare. Non sono un miliardario", ha detto. E ancora: "Cosa cambia se la Virtus gioca due partite in casa all'inizio della stagione? Niente... Secondo il business plan, in 10 partite dobbiamo ammortizzare il costo di Bryant. Se vogliamo dare lustro al campionato, abbiamo un'occasione irripetibile. E nel calendario con 17 squadre, secondo il sorteggio noi dovremmo rimanere fermi alla quinta giornata. Cosa si dirà nel mondo? In Italia sono così lungimiranti che mettono in pericolo l'affare Bryant per due partite consecutive in casa...".
Varese e Cremona dicono no - "C'è una regola del campionato che impedisce di giocare in casa le prime due gare, ho chiesto una deroga in assemblea per il progetto Bryant, la mia richiesta è stata formalizzata in una votazione e Cremona e Varese hanno votato contro. Non ho idea di quale siano le motivazioni". Altra cosa "paradossale" a detta di Sabatini è questo impuntarsi sulle prime due giornate: "Parliamo di una fase del campionato abbastanza blanda come pathos. Invece di giocare il 27 dicembre contro la Benetton, chiedevo di giocare il 13 ottobre. Il mio business plan prevedeva 10 partite in cui ammortizzare il costo del giocatore. E' un'occasione irripetibile". Sabatini 'salva' dal suo sfogo il presidente della Lega Basket, Renzi, "che è stato attivissimo per fare un calendario adeguato". "Io ho la coscienza a posto", aggiunge il presidente della Virtus Bologna.
Sabatini annunciava l'accordo - Che ormai fosse fatta lo confermava lo stesso Claudio Sabatini, in collegamento telefonico con Sky Sport 24 . "Abbiamo trovato l'accordo sulla parte economica - spiega il numero uno della Canadian Solar Bologna - dobbiamo solo definire alcuni particolari, ma come diceva un noto allenatore di calcio 'rigore è quando arbitro fischia'. Mancano alcuni dettagli e le due firme, ma per l'annuncio potrebbe essere solo una questione di ore". Sabatini, infatti, aveva trovato l'intesa con Bryant sulla base di 2,5 milioni per 10 partite da giocare in 40 giorni, tra il 9
ottobre e il 16 novembre.
10 partite con Bologna - "Abbiamo trovato un punto di incontro questa notte, adesso dobbiamo procedere alla definizione di un paio di particolari, ma sarebbe folle non trovare l'intesa". Claudio Sabatini è entusiasta, il sogno di portare Kobe Bryant a Bologna è ormai quasi realtà e mentre negli States si lavora per sbloccare il lockout, il presidente della Canadian Solar si augura "che in America non trovino l'accordo per far ripartire l'Nba. Noi abbiamo trovato l'intesa su 10 partite, anche perché non ci potremmo permettere l'11esima. Ringrazio Bryant e il suo agente per la disponibilità e per la massima collaborazione che hanno avuto. Per noi adesso è fondamentale chiudere il 9 ottobre e avere Kobe in campo il 9 con la Virtus Roma, i tempi sono molto stretti, ma dobbiamo farcela". Sabatini ha tanti ringraziamenti da fare: "I grandi sono grandi veramente, l'operazione per noi ha un importo notevole, per Kobe no, ringrazio lui e il suo agente perché in questi anni ho trattato con campioni molto meno forti di Bryant e ho avuto molti più problemi".
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Sembrava tutto fatto: il patron della Virtus Bologna, Claudio Sabatini, aveva confermato che l'accordo con Kobe Bryant era ormai fatto. "Mancano solo le firme", aveva detto. Poi, la doccia fredda: un cominicato apparso sul sito della società emiliana ha messo tutto in discussione. "Con grande stupore - si legge - Virtus Pallacanestro prende atto che, a causa del parere negativo di alcuni club associati alla Lega Basket, non è possibile procedere con il palinsesto previsto delle 10 partite, mettendo così in forte discussione la piattaforma economica su cui si basa il progetto di portare Kobe Bryant in Italia". In sostanza, l'indisponibilità di alcune società di Legabasket a modificare il calendario ha rimesso tutto in discussione.
A SkySport24 , Sabatini ha precisato: "Se non riusciamo ad incastrare 10 partite, non riusciamo ad avere il ritorno economico. E l'affare Bryant è in forte discussione". La società felsinea ha bisogno di un calendario più flessibile rispetto ai canoni normali per poter sostenere il peso dell'affare. "Due società hanno già dato un parere negativo. Io metto soldi nel mondo dello sport, non li prendo. Un dirigente dovrebbe capire che, se aumentano gli investimenti, in futuro avrà uno stipendio più ricco. Io non dormo da 15 giorni per questo affare. Non sono un miliardario", ha detto. E ancora: "Cosa cambia se la Virtus gioca due partite in casa all'inizio della stagione? Niente... Secondo il business plan, in 10 partite dobbiamo ammortizzare il costo di Bryant. Se vogliamo dare lustro al campionato, abbiamo un'occasione irripetibile. E nel calendario con 17 squadre, secondo il sorteggio noi dovremmo rimanere fermi alla quinta giornata. Cosa si dirà nel mondo? In Italia sono così lungimiranti che mettono in pericolo l'affare Bryant per due partite consecutive in casa...".
Varese e Cremona dicono no - "C'è una regola del campionato che impedisce di giocare in casa le prime due gare, ho chiesto una deroga in assemblea per il progetto Bryant, la mia richiesta è stata formalizzata in una votazione e Cremona e Varese hanno votato contro. Non ho idea di quale siano le motivazioni". Altra cosa "paradossale" a detta di Sabatini è questo impuntarsi sulle prime due giornate: "Parliamo di una fase del campionato abbastanza blanda come pathos. Invece di giocare il 27 dicembre contro la Benetton, chiedevo di giocare il 13 ottobre. Il mio business plan prevedeva 10 partite in cui ammortizzare il costo del giocatore. E' un'occasione irripetibile". Sabatini 'salva' dal suo sfogo il presidente della Lega Basket, Renzi, "che è stato attivissimo per fare un calendario adeguato". "Io ho la coscienza a posto", aggiunge il presidente della Virtus Bologna.
Sabatini annunciava l'accordo - Che ormai fosse fatta lo confermava lo stesso Claudio Sabatini, in collegamento telefonico con Sky Sport 24 . "Abbiamo trovato l'accordo sulla parte economica - spiega il numero uno della Canadian Solar Bologna - dobbiamo solo definire alcuni particolari, ma come diceva un noto allenatore di calcio 'rigore è quando arbitro fischia'. Mancano alcuni dettagli e le due firme, ma per l'annuncio potrebbe essere solo una questione di ore". Sabatini, infatti, aveva trovato l'intesa con Bryant sulla base di 2,5 milioni per 10 partite da giocare in 40 giorni, tra il 9
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