NCAA da pazzi: follie da March Madness

Pur di tifare la propria università si farebbe di tutto. Spesso dietro a questi 'travestimenti' ci sono stimati professionisti... -

Anche per questo motivo, probabilmente, alcuni tifosi si rendono irriconoscibili -

Per molte zone degli Stati Uniti che non sono 'coperte' dalle leghe professionistiche, la formazione universitaria diventa la squadra del cuore -

Il legame con la squadra è viscerale, di stampo europeo o sudamericano. Una rarità, per esempio, nelle arene NBA -

Poi c'è anche chi esagera con le maschere... -

La fantasia dei tifosi NCAA sconfina anche nel mondo della politica: ecco quindi citato Donald Trump -

Nelle arene non è raro trovarsi di fronte a scene come questa... -

...oppure a spettacoli come questi: dove lo trovate un uomo a torso nudo e papillon che balla scatenato? -

La prima semifinale di Phoenix vedrà di fronte Gonzaga e South Carolina. Sarà anche una sfida tra le belle cheerleaders -

Gonzaga (Stato di Washington, Nord-Ovest del Paese), il cui vice-allenatore è l'italiano Riccardo Fois, è la favorita per il titolo dopo un'annata da 36 vittorie e un solo ko -

Di fronte si troverà South Carolina (Sud-Est degli States), squadra che partiva con il numero 7 del seeding e che è stata capace di conquistare l'East regional battendo Florida -

I Gamecocks, appena un mese fa, erano stati pronosticati fuori al secondo turno nel 99% dei bracket americani. D'altra parte il loro miglior piazzamento era stato l'ingresso nelle Sweet 16 ben 44 anni fa e nel finale di stagione avevano perso 6 delle ultime 9 partite! -

Dopo la clamorosa beffa dello scorso anno, con il titolo soffiato da Villanova sulla sirena, North Carolina cerca la rivincita nella seconda semifinale contro Oregon -

I Tar Heels, forti di stelle come Jackson, Meeks e Berry II, partono favoriti anche in virtù della loro grande esperienza (5 volte campioni NCAA, l'ultima nel 2009) e della spinta dell'alunno più celebre del globo, Michael Jordan -

"I Ducks sembrano una squadra in missione", ha detto Alessandro Mamoli in telecronaca nel match contro i Jayhawks. Vero, perché Oregon gioca in modo fluido e armonioso, complice l'ottimo assetto del pacchetto guardie (Dorsey e Pritchard) e lunghi (Brooks e Jordan Bell, quest'ultimo capace di mettere a segno 8 stoppate contro Kansas) -

La squadra di coach Altman arriva per la seconda volta alle Finale Four. L'ultima fu 78 anni fa, nel 1939, quando conquistò il suo primo e unico titolo NCAA -

Non giocheranno, ma scateneranno i 70mila di Glendale: sono le mascotte, molto più di semplici pupazzi per le università americane -

South Carolina è rappresentata dai Gamecocks, ovvero dai galli da combattimento -

Quella dei Tar Heels di North Carolina è un ariete, soprannome dovuto al marchingegno utilizzato nel medioevo per sfondare i portoni -

Quelli di Oregon sono invece soprannominati 'paperi'. Non a caso la mascotte richiama il personaggio Disney Paperino -

Di mascotte strane ce ne sono a palate nel college basketball. Ecco quella di UCLA, l'orso Joe Bruin, in versione Elvis... -

Gli alunni di Xavier vengono chiamati 'moschettieri'. Facile, dunque, l'accostamento con il più famoso dei quattro, D'Artagnan -

The Mountaineer è la mascotte di West Virginia. Questo strano personaggio viene scelto annualmente, dotato di costume e fucile e mandato a intrattenere il pubblico dell'Università di Morgantown -

Costume greco, elmetto e sguardo da guerriero: ecco Sparty, la mascotte degli Spartans di Michigan State -

Un combattente irlandese, con tanto di vestito tipico, è il rappresentante nelle arene dei Notre Dame Fighting Irish -

Facilmente intuibile il soprannome di Texas Southern: le tigri, ovviamente... -

Avete mai visto un pirata vestito da giocatore di basket? Forse perché non siete mai andati a vedere una partita dei Pirates di Seton Hall... -

Pistol Pete è la mascotte dei New Mexico State Aggies. Un cowboy in piena regola, vista la squalifica ricevuta nel 2009 dopo una rissa con il 'Toro Blue' di Utah State... -