Il Ct della nazionale di basket è intervenuto a Sky Sport 24 nel Media Day degli azzurri: "Su Melli non decido io ma i medici. Hackett? Vedremo venerdì, se viene. Gallinari e Belinelli sono le nostre prime donne, sarà importante che tutti capiscano il loro ruolo"
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Nel giorno della presentazione della nazionale azzurra di basket, il commissario tecnico Meo Sacchetti ha fatto il punto della situazione sulle convocazioni in vista dei Mondiali, in particolare per le situazioni di Nicolò Melli e Daniel Hackett. “Melli ha fatto un’operazione al ginocchio: sappiamo che è un giocatore importante, però vogliamo che sia sano e a posto” ha detto Sacchetti a Sky Sport 24. “Se è così abbiamo il tempo di aspettarlo. Il mio ruolo su Melli ora non è importante: lo valuteranno i medici se potrà far parte di questo gruppo”. Successivamente ha definito come “improbabile” il suo recupero, definendo quali sono le tappe: “Più avanti farà una visita di controllo in cui si potrà decidere se farà parte del gruppo o no. Vogliamo cercare di recuperarlo e se sarà possibile cercheremo di portarlo con noi in Cina. Sappiamo quali sono le sue qualità, speriamo che ci possa essere. Sappiamo che è molto difficile: se viene siamo contenti, se non viene ci dispiace". Più stringato invece il commento su Daniel Hackett: “Intanto venerdì vediamo come sta fisicamente, se viene” ha detto Sacchetti. “La gestione del gruppo è una conseguenza di quello che succederà venerdì”.
Sacchetti: "L’importante è legare le prime donne agli altri"
Un altro punto su cui ha puntato particolarmente è l’integrazione di Danilo Gallinari e Marco Belinelli con il resto del gruppo, visto che i due NBA non hanno mai potuto giocare con questa squadra durante le qualificazioni: “Quando c’è la Nazionale di mezzo si vive tutto con un trasporto diverso perché ha un valore diverso. Abbiamo una preparazione tutta assieme che non abbiamo mai avuto nelle altre finestre quando ci trovavamo tre giorni prima delle partite, ora abbiamo tempo. Ci saranno due giocatori che non abbiamo mai avuto come Gallinari e Belinelli e un paio di giocatori che non potevano venire per via dell’Eurolega. È una conoscenza nuova del gruppo che andrà formato in questa preparazione. Non sarà facile, ma è importante legare bene il gruppo tra le prime donne e gli altri. Tutti devono capire il proprio ruolo: senza offesa per gli altri, ma Gallinari e Belinelli saranno le nostre punte e gli altri giocatori non devono sentirsi sminuiti da questo. Noi abbiamo nel nostro passato delle partite decise da giocatori che il giorno prima magari non erano neanche scesi in campo. Quando si fa parte del gruppo della Nazionale sono importanti anche il singolo minuto o la singola palla recuperata. Questa è forse la cosa più difficile da far capire, ma è il passo da fare”.
Sacchetti: "Importante la prima partita per avere entusiasmo"
Sacchetti ha poi sottolineato come a questo gruppo manchino centimetri, ma che può sopperire in altri modi: “Abbiamo delle caratteristiche penalizzanti in certi ruoli soprattutto a livello di stazza, ma sicuramente lo stare bene insieme e accettare il proprio ruolo sarà quella forza che ci darà spazio per andare a ottenere qualcosa di importante. Sarà fondamentale soprattutto la prima partita del girone, poi questo gruppo con l’entusiasmo può crescere molto”. Questo non significa comunque che gli azzurri siano attesi a partite facili: “Abbiamo provato sulla nostra pelle a perdere con squadre non titolate come l’Olanda durante le qualificazioni, perciò dobbiamo stare attenti. Sulla carta le Filippine dovrebbero essere la squadra più abbordabile, ma nel loro paese vivono di pallacanestro e hanno dei giocatori naturalizzati in squadra. Poi andremo a scoprire l’Angola nella seconda partita e l’ultima con la Serbia ce la giocheremo contro una squadra che a livello internazionale ha fatto molto bene negli ultimi anni”. Un commento poi su altre due squadre formidabili oltre alle solite note: “Guardavo il roster del Canada: ci sono 17 giocatori NBA, ormai è cambiato tutto. Anche l’Australia ha giocatori professionisti di alto livello. Ci sono sempre delle sorprese, speriamo di essere tra queste”.
Sacchetti: "Bisogna sempre sognare e stupire noi stessi"
Anche se questa squadra non parte coi favori del pronostico o una situazione fisica ideale, il Ct è ottimista in vista di questo mese di preparazione: “Io penso che bisogna sempre sognare: non mi piace quando ci sono dei giovani che non sognano, ci devono essere ambizioni. Lo sport ci ha insegnato che non sempre i più forti vincono: noi non siamo i più forti, ma siamo una buona squadra. Vediamo cosa riusciamo a fare. Dobbiamo stupirci noi stessi e poi stupire i nostri tifosi”. Il prossimo mese sarà ovviamente cruciale in ottica Cina: “Siamo quasi a zero a livello di preparazione di gruppo, ma i ragazzi sono professionisti e non si sono fermati nel periodo estivo. I giocatori NBA hanno dei limiti di allenamento, perciò abbiamo cercato di gestire questa situazione. Abbiamo il recupero di qualche infortunato da valutare. I dodici verranno scelti solamente in Cina nel torneo prima dell’inizio: porteremo un paio di giocatori in più e poi ci saranno delle scelte difficili da fare, ma è il mio ruolo”.