NBA, 1.500 dollari per non veder nulla: Russell Crowe furioso dopo Australia-USA

Basket

Non conviene far infuriare "il Gladiatore", ma dopo aver speso 1.500 dollari ed essersi ritrovato davanti un muro di persone a ostruirgli la vista del campo, l'attore australiano si è lamentato sui social dello show da 50.000 persone al Marvel Stadium

AMICHEVOLE PRE-MONDIALI: AUSTRALIA-USA 86-102

Non capita tutti i giorni, se si vive a Melbourne o dintorni, di poter andare a vedere una selezione di campioni NBA: se ne sono accorti tutti in occasione della sfida amichevole in vista dei Mondiali cinesi che iniziano a fine mese tra Australia e Team USA. Ad accorrere al Marvel Stadium sono stati infatti in 51.000, una cifra record che testimonia tutto l’entusiasmo che il mondo NBA (con anche 5 esponenti all’interno del roster australiano) sa generare. Ospitare una folla così grande, però, comporta le sue difficoltà, a maggior ragione quando occorre riadattare uno stadio solitamente pensato per il rugby alle dimensioni diverse di un parquet di basket. Che in Australia hanno “rialzato” rispetto al terreno, creando poi file su file di posti disposte però tutte alla stessa altezza, creando così non pochi problemi a chi non fosse proprio in primissima fila. Neppure un nome come quello di Russell Crowe, uno degli attori australiani di maggior successo a Hollywood, è evidentemente riuscito ad assicurarsi uno di questi ambitissimi biglietti, pur non risparmiando sulla cifra spesa per godersi lo spettacolo. Lo ha fatto notare lui stesso, parecchio piccato, su Twitter, con un messaggio tra l’indignato e l’ironico: “1.500$ a biglietto per avere questa vista. Australia vs. USA. Prendetemi pure in giro. Se non eravate fra i 50.000 al palazzo e avete scelto di guardarvela in tv a casa vostra, avete preso un’ottima decisione”, allegando al messaggio un video in cui più che il parquet si vedono centinaia di persone di spalle che impediscono a Crowe di vedere alcunché di quello che succede in campo. Una reazione non certo isolata, se è vero che l’associazione consumatori australiana sta indagando con merito alle numerose proteste dei vari tifosi che, come Crowe, si sono sentiti ingannati dalla disposizione dei loro posti e dalla conseguente incapacità di godersi lo spettacolo per cui avevano pagato. “Moltissima gente è infuriata e pretende un rimborso”, il feedback raccolto dall’associazione a tutela dei consumatori. La federazione australiana e la società TEG Live che ha organizzto l’evento hanno risposto con un comunicato congiunto: “Più di 51.000 persone hanno preso parte all’evento e in generale il feedback è stato più che positivo. Chiaramente ci sono state delle proteste da parte di alcuni tifosi. Delle 11.000 persone che hanno acquistato un biglietto a bordocampo solo 200 sono state costrette a cambiare il loro posto, cosa successa senza nessun problema, tanto che solo due persone hanno chiesto e ottenuto un rimborso. I biglietti partivano da 70$ e quelli a livello del campo da 150$, a salire poi a seconda della vicinanza al parquet. Ben 14 mega schermi sono stati disposti in giro per lo stadio per garantire la visione del live e dei replay delle azioni più significative, insieme a statistiche e altri servizi”. Evidentemente però non è bastato, neppure a uno come Russell Crowe: e forse non conviene far arrabbiare “Il gladiatore”…