Terminato il Mondiale al quinto posto dopo aver conquistato il successo contro la Repubblica Ceca, l’allenatore della Serbia ha annunciato le sue dimissioni in conferenza stampa. Una notizia in parte attesa e la fine di un’avventura durata sei anni
Da qualche giorno ne parlavano tutti e dopo il ko incassato contro l’Argentina era diventato una certezza. Sasha Djordjevic non è più l’allenatore della Serbia, reduce da un quinto posto al Mondiale che non ha soddisfatto nessuno. I balcanici erano una delle squadre favorite nella corsa all’oro, grazie a un roster di primissimo livello e al completo (tolto l’infortunato Milos Teodosic). I risultati però non hanno sorriso all’allenatore della Virtus Bologna che ha deciso di lasciare l’incarico con la nazionale poche decine di minuti dopo il termine dell’ultima partita. “Ho sentito molte voci riguardo il mio addio. Sì, sono vere, sto per lasciare tutto”. Queste le parole pronunciate in conferenza stampa in risposta a un reporter serbo che gli aveva chiesto conto delle polemiche che da giorni imperversano in patria. “Avrei preso questa decisione anche nel caso in cui fossimo riusciti a conseguire tutti i nostri obiettivi nella manifestazione. È una scelta che risale a qualche mese fa, prima dell’inizio di questa estate complicata”. Un addio difficile da gestire per la federazione, costretta dopo sei anni a salutare un coach che a suo modo ha dato continuità a un gruppo cresciuto anche grazie al suo lavoro. Djordjevic si è seduto sulla panchina serba nel 2013, raccogliendo il testimone da Dusan Ivkovic. Con lui alla guida del gruppo la Serbia ha conquistato un argento mondiale nel 2014, un secondo posto olimpico nel 2016 e a EuroBasket 2017. È mancato l’acuto, quell’oro che gli avrebbe forse permesso di restare ancora a lungo su quella panchina.