Olimpia Milano disponibile al taglio degli stipendi: la situazione in Serie A

Basket

Pietro Colnago

Ax Armani Exchange Milan?s head coach Ettore Messina (L) speaks with Ax Armani Exchange Milan?s Vladimir Micov (C) and his teammate Keifer Sykes during the Euroleague basketball match with Zenit St Petersburg at the Assago Forum, Milan, Italy, 03 January  2020.
ANSA / MATTEO BAZZI

In attesa di una decisione ufficiale sul prosieguo della stagione, i club si stanno muovendo autonomamente per risolvere le questioni legate agli stipendi dei giocatori. Milano, per bocca di Ettore Messina, ha dato disponibilità a rinunciare a due mensilità, mentre altri intavolano trattative ad personam

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Il carrozzone del basket, quello della Serie A, unica categoria professionista all’interno della Federazione, si aggancia a quello del calcio e, a stagione considerata praticamente conclusa, deve affrontare la riduzione o il taglio degli stipendi dei giocatori. Non esiste, o almeno non ancora, una direzione comune e codificata e tutto rimane nelle mani dei singoli presidenti. Milano, per esempio, per bocca del suo presidente/allenatore Ettore Messina, ha dichiarato di aver trovato ampia disponibilità da parte dei suoi giocatori per arrivare alla conclusione che porterebbe Cinciarini e compagni alla rinuncia delle mensilità di maggio e giugno, chiudendo a 8 stipendi la stagione 2019/20. Altri club hanno avviato le trattative ad personam: Cremona ha già chiuso con 6 tesserati l’accordo con data 31 marzo, senza contare che quasi tutte le società hanno transato gli accordi con gli americani, e sono l'85% del totale, che hanno già lasciato l’Italia per non tornare più. In scala maggiore anche l’Eurolega ha già avviato coi suoi iscritti una trattativa che prevede il 67% del pagamento degli stipendi in caso di non ripresa della competizione e l’80% se mai si dovesse tornare in campo (ipotesi sempre più difficile visto anche lo smantellamento delle varie società) per chiudere la stagione.

La proposta della Virtus Bologna

In calce a tutto ciò è arrivata la proposta della Virtus Bologna di portare le squadre a chiudere la stagione in corso, considerata archiviata senza titoli dal neopresidente della LBA Gandini,  a conclusione nel mese di luglio ripartendo con organici nuovi ma dalla classifica cristallizzata al momento della sospensione dell’8 marzo per poi iniziare la stagione seguente con gli stessi roster. Fantabasket? Sembra averne tutte le caratteristiche viste le situazioni delle varie squadre, anche perché all’orizzonte si profila una ripresa diversa, con modifiche sostanziali alla legge 91 e oneri abbassati per i club che avranno ancora le caratteristiche e le forze per tornare in campo.