Basket, la prossima Serie A sarà a 16 squadre: Torino prima riserva

Basket

di Pietro Colnago

La Lega Basket, riunita in assemblea straordinaria, cambia ancora: la prossima serie A sarà a 16 squadre. Una marcia indietro rispetto al format a 18 deliberato a maggio. Dopo  l'autoretrocessione di Pistoia, restano in bilico le posizioni di Roma e Cremona. Torino, al momento in A2, diventa prima riserva

Gli stati generali della pallacanestro italiana di serie A, riuniti in assemblea straordinaria, hanno deciso: il prossimo campionato si giocherà a 16 squadre. Lo ha annunciato il presidente della Lega Umberto Gandini, revocando la delibera dello scorso 15 maggio che aveva ratificato il format a 18, comprendendo in queste 16 squadre anche le situazioni critiche che ormai tutti conoscono da tempo di Roma e Cremona, che stanno lavorando per risolvere i loro problemi ma che ancora sembrano lontane, per bocca degli stessi interessati, dalla soluzione.

La situazione Torino

 

In tutto questo l’esclusa è Torino, dopo che, nelle passate settimane, la stessa Lega l’aveva ammessa al tavolo delle grandi salvo poi decidere che, alla prova dei conti, sarebbe stata la diciassettesima e quindi non più conforme alle necessità della LBA ed inoltre non era ancora arrivata alla conclusione della cessione da parte di Sardara, presidente di Sassari e proprietario anche di Torino. Insomma, una bella confusione, con la consapevolezza che nella prossima assemblea si cominceranno a tirare le somme, lasciando fino a quel momento proprio Torino sospesa ad un filo: nel suo stato di riserva, se una delle due società pericolanti non riuscirà per quella data a trovare la via, o ancora meglio i soldi, per fare la serie A, verrebbe di fatto riammessa al massimo campionato se entro il 30 luglio, termine massimo, avrà ottemperato agli obblighi economico finanziari che la riguardano.

 

Promozioni, retrocessioni e prossime fasi

 

Intanto l’iter prevede la pubblicazione del calendario, tenendo sempre conto delle incognite riguardanti le finestre della nazionale una delle quali, quella di novembre, ad oggi non è stata ancora confermata. L’unica cosa certa è che rimane inalterato il numero delle retrocessioni e delle relative promozioni dalla A2, due in entrambi i casi. Un po’ poco, ci sembra, a tre mesi dall’inizio della stagione 2020/21.