Pozzecco dopo la vittoria con le Filippine: "Attaccate me, lasciate stare i giocatori"

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Coach Pozzecco commenta la vittoria dell'Italia sulle Filippine, decisiva per l'accesso alla 2^ fase del Mondiale: "Non toccate i miei giocatori, attaccate me. Abbiamo vinto 11 delle ultime 12 partite, il girone era complicato. Petrucci è come un padre, lui mi tratta come se fossi suo figlio. Abbiamo alzato l'asticella e centrato il Pre-olimpico. La Serbia? Ci pensiamo domani dopo un po' di relax e due birre...". Il torneo in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW

ITALIA-FILIPPINE 90-83: HIGHLIGHTS

 

Gianmarco Pozzecco si toglie un grande peso dalle spalle dopo la vittoria per 90-83 contro le Filippine, che valgono il pass per la seconda fase ai Mondiale per la sua Italia. Dopo le polemiche per l'espulsione rimediata nel ko contro la Rep. Dominicana, il coach ha commentato il successo sui padroni di casa. "Abbiamo alzato l'asticella, centrando il Pre-olimpico. Questi ragazzi sono clamorosi, c'era pressione in un girone difficile. Siamo rimasti lì anche nelle difficoltà, non era facile". 

"Voglio bene a Petrucci come padre, senza lo staff mi sarei buttato dalla finestra" 

"Uno: datemi addosso, ma non toccate i miei giocatori. Due: La statistica dice che abbiamo vinto 11 delle ultime 12 partite. Tre: voglio bene al presidente Petrucci come un figlio ne vuole al padre, gli dedico questa vittoria. Quattro: ho uno staff clamoroso, senza di loro mi sarei già  buttato dalla mia stanza, al 37° piano. Io adoro i miei giocatori - ha aggiunto al termine della partita a RaiSport - ma ogni tanto sbaglio con loro. Tonut ha fatto una partita clamorosa e mi sono arrabbiato con lui, devo chiedergli scusa".

"Serbia? Ci pensiamo domani, ora relax e un paio di birre..."

"Complimenti alle Filippine - ha aggiunto Pozzecco in conferenza stampa -. Hanno fatto un grande torneo e una super partita. Clarkson è una star, con un atteggiamento giusto, da campione. Amo i miei giocatori. Volevo buttarmi dalla finestra, ma fortunatamente non si aprivano... Ho sofferto molto, ma ho 12 splendidi ragazzi e un grande staff. Ho il miglior presidente della mia vita, un padre per me. Non era un gruppo facile. Amo la pallacanestro. Abbiamo bisogno di riposare, specialmente qualche giocatore come Melli e Spissu. Qualcosa non aveva funzionato, ma abbiamo condiviso la palla più delle altre partite, difendendo bene su Clarkson e di squadra. Abbiamo giocato come quasi sempre, come dovremo fare anche con la Serbia al 2° turno. Ma ci penserò da domani, prima due birre e un po' di relax".