La FIBA World Cup 2023 si conclude con una finale di altissimo livello, vinta dalla Germania grazie ad un parziale di 11-0 a metà del 3° quarto. La Serbia prova a rientrare nel finale, ma Dennis Schroeder guida i tedeschi al primo trionfo mondiale della loro storia
Da una parte l’unica squadra imbattuta del torneo, dall’altra una sorpresa che in pochi si aspettavano. La Germania, che arrivava a questi Mondiali dopo l’ottimo Eurobasket 2022, e la Serbia, priva della sua superstar Nikola Jokic, non sono però finite per caso sui due gradini più alti del podio mondiale, e lo confermano fin dai primi minuti della finalissima. Dopo due minuti la Serbia deve rinunciare Ognjen Dobric, che esce per infortunio. Entrambe le difese costringono l’attacco avversario a ricorrere sempre alla seconda o terza opzione. Le due squadre segnano comunque, ma i canestri facili si contano sulle dita di una mano. Il 1°quarto che finisce con i serbi avanti 26-23, soprattutto grazie a due inconsuete triple di tabella azzeccate prima da Bogdan Bogdanovic e poi Nikola Jovic. Lo spartito non cambia nemmeno nel 2° quarto, dove per fare canestro serve tutto il talento di attaccanti straordinari come Franz Wagner e Dennis Schroeder, autori di 14 punti ciascuno, da un lato, e di un Bogdanovic implacabile (15 punti all’intervallo) coadiuvato da Filip Petrusev dall’altra. L’equilibrio regna sovrano e i giocatori vanno negli spogliatoi sul 47-47.
Un trionfo storico
Al ritorno in campo le difese salgono ancora di livello e la palla comincia davvero a pesare. Si abbassano le percentuali e quindi il punteggio, ma a metà del 3° quarto è la Germania a piazzare un parziale di 11-0 grazie a un paio di giocate offensive di Schroeder e a Isaac Bonga che fa la differenza in difesa. La Serbia riesce a segnare solo 10 punti totali e il quarto si chiude sul 69-57 per i tedeschi. L’attacco serbo continua a essere troppo statico, concedendo alla Germania la possibilità di recuperare palla quasi su ogni possesso. È l’agonismo feroce di Aleksa Avramovic e Dejan Davidovac a tenere in linea di galleggiamento la Serbia, che riesce a rientrare a due possessi di distanza. La Germania, per contro, mostra qualche indecisione di troppo negli attacchi a metà campo, prova ad amministrare in difesa e concede agli avversari di arrivare al 75-78 quando ci sono ancora 1:21 da giocare. A chiuderla ci pensa ancora Schroeder, che gestisce tutti i possessi decisivi, con 28 punti è il miglior marcatore della finale e si candida a MVP del torneo. La Germania ottiene il risultato migliore della sua storia dopo l’oro agli Europei del 1993. Trent’anni fa i tedeschi giocavano in casa, in finale battevano la Russia e sulla panchina della Nationalmannschaft c’era lo stesso Svetislav Pesic che oggi ha visto l’ennesimo trofeo di una carriera a dir poco leggendaria sfuggirgli davanti agli occhi proprio per mano di una delle sue tante ex squadre.