Con Jokic e Antetokounmpo lo sloveno è sicuramente uno dei tre giocatori più attesi a Eurobasket 2025, che prende il via mercoledì (da seguire su Sky Sport e in streaming su NOW). Sia da compagni che da avversari, sono in tanti a elogiare lo straordinario talento del giocatore dei Lakers: a cominciare da Nicolò Melli, suo compagno ai Dallas Mavs
È atteso come uno dei grandi protagonisti di questi Europei che vanno a iniziare (da seguire su Sky e in streaming su NOW) ma sulle sue spalle pesano anche le speranze dei tifosi dei Lakers per tornare presto al titolo. Luka Doncic è quel tipo di fuoriclasse che oggi si definisce “generazionale” e i primi a riconoscere il talento della guardia slovena sono i suoi colleghi, soprattutto chi ha avuto modo di vederlo da vicino, da avversario e/o da compagno su entrambi i lati dell’oceano, sui parquet europei e su quelli NBA. Come il nostro Nicolò Melli, ad esempio, suo compagno per qualche mese ai Dallas Mavs: “Lì ho visto quello che di solito resta dietro le quinte, il talento folle, il tocco, i tiri pazzi in allenamento: ogni giorno ti faceva vedere qualcosa che non avevi mai visto prima. E ho scoperto che è un gran compagno di squadra. Ma poi – aggiunge l’azzurro – ho anche avuto la sfortuna di affrontarlo da avversario, sia a livello di club che in nazionale: e mi ha sempre fatto soffrire tantissimo. Quello che per gli altri giocatori è qualcosa di irreale, per Luka è routine”, conclude Melli. “In un torneo come gli Europei ti può ‘uccidere’ a ogni partita, segnando 50-60 punti”, dice Bogdan Bogdanovic, anche lui avversario a livello internazionale con la Serbia e in NBA.
L’omaggio del turco Furkan Korkmaz è di quelli da leggere già in prospettiva: “Fra 10 anni diremo: ‘Ho giocato contro Luka Doncic’. Mi sento fortunato di averlo potuto ammirare: un talento e una mentalità diversi dagli altri”. Chiude la stella della Germania e degli Orlando Magic Franz Wagner: “Ci sono pochi giocatori al mondo così versatili e capaci di controllare il gioco come Doncic. Non puoi difenderlo con un solo giocatore, devi provare a contenerlo con lo sforzo di tutta la squadra, uno contro cinque. E quando segna lo stesso, non puoi far altro che levarti il cappello e rendergli omaggio”.