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Polonara guarda avanti: "Leucemia? Sto bene, mai sentito solo contro la malattia"

Basket

Pur senza poter giocare, Achille Polonara è stato uno dei grandi protagonisti dell’estate del basket italiano. Prima con la firma con la Dinamo Sassari, poi con le dediche da parte dei compagni di nazionale, con Marco Spissu a indossare il suo numero 33 a Eurobasket, l’ala ex di Virtus Bologna e Zalgiris Kaunas è stata una presenza costante. E in una intervista concessa al ‘Corriere dello Sport’ ha raccontato il momento vissuto, spostando poi lo sguardo verso un futuro che ha tutta l’intenzione di inseguire

Non che le notizie che riguardavano Achille Polonara fossero mancate nelle ultime settimane, perché tra la firma con la Dinamo Sassari e poi con le dediche arrivate da parte dei compagni di nazionale, con in testa Marco Spissu e la decisione di indossare la canotta numero 33 in suo onore durante Eurobasket, l’ex Virtus Bologna e Zalgiris Kaunas è sempre stato protagonista. Ora, però, a parlare è stato proprio lui, che in una lunga intervista concessa al ‘Corriere dello Sport’ ha raccontato il momento complicato vissuto a livello personale. “Sto benissimo, ho terminato due cicli di chemio e la terapia per bocca che ho fatto ha dato risultati eccellenti, annullando le cellule malate” ha rivelato il giocatore parlando della leucemia che l’ha colpito. E Polonara è quindi passato a parlare anche dell’Italia e della sua avventura sfortunata a Eurobasket.

Polonara e l’omaggio al Poz e il futuro da inseguire

Aveva detto che questa sarebbe stata la conclusione di un ciclo” ha puntualizzato Polonara parlando delle dimissioni del CT Gianmarco Pozzecco, “il risultato, come in passato, non è arrivato per via di dettagli, ma il Poz ha fatto comunque un grande lavoro”. Nell’intervista, poi, Polonara è tornato a parlare di sé e della sua prospettiva futura: “Sogno di svegliarmi domani mattina senza che il mio primo pensiero vada alle cure o al trapianto che mi aspetta, di uscire di casa con la borsa per andare all’allenamento oppure andare al parco a giocare con i miei figli”. Nonostante il passaggio molto complicato e doloroso che si trova ad attraversare, però, Polonara non si è mai sentito abbandonato dall’ambiente del basket: “Non mi sono davvero mai sentito solo contro la malattia”.

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