Dopo le dimissioni di Gianmarco Pozzecco, arrivate subito dopo la sconfitta contro la Slovenia agli ottavi di Eurobasket maturata domenica, la FIP è al lavoro sul suo sostituto che andrà a sedersi sulla panchina azzurra. E in una intervista al ‘Corriere della Sera’, il presidente Gianni Petrucci lancia la candidatura di Luca Banchi e traccia un bilancio della gestione Pozzecco arrivata al suo ultimo capitolo proprio contro Luka Doncic e compagni
Il nome circolava da tempo e ha ripreso a circolare ancora con maggior forza da domenica nel tardo pomeriggio, quando Gianmarco Pozzecco ha rassegnato le proprie dimissioni da commissario tecnico dell’Italbasket subito dopo la sconfitta contro la Slovenia che è costata l’eliminazione agli ottavi di Eurobasket 2025. In pole position per prendere il suo posto sulla panchina azzurra c’era Luca Banchi, che a sua volta ha appena chiuso l’esperienza da allenatore della Lettonia, altra esclusa eccellente agli ottavi del torneo continentale, e l’ex coach di Siena, Milano e Bologna sembra molto vicino alla nomina. Lo ha confermato anche il presidente della FIP Gianni Petrucci in una intervista al ‘Corriere della Sera’. Di fronte a domanda diretta, infatti, Petrucci ha risposto: “La strada è tracciata. Posso solo dire che è un eccellente allenatore, uno dei migliori”.
Pozzecco, il passato e il futuro di Italbasket
Dopo aver auspicato un ruolo full-time per il prossimo CT della nazionale, Petrucci ha anche fatto un bilancio dell’avventura azzurra a Eurobasket (“Contro la Slovenia ci è mancato il finale, ma non siamo andati lontani dal passaggio del turno”) e su quella di Pozzecco da CT (“Gianmarco, oltre che un bravo tecnico è una persona straordinaria a cui sono affezionato. Purtroppo il risultato non è arrivato”. Il presidente della FIP ha poi ribadito che la chiusura dell’era Pozzecco sarebbe arrivata a prescindere dal risultato ottenuto a Eurobasket (“Il contratto era scaduto”) e ha quindi smentito le voci di dissidi interni tra lo stesso Pozzecco, Gigi Datome e Danilo Gallinari, riservano poi un pensiero al numero di italiani sempre più esiguo in campo nel nostro campionato: “È un mio grande cruccio, ma non ci posso fare nulla”.