Alla vigilia del via della nuova stagione, la point guard del Monaco torna sulla selezione dei 25 giocatori onorati per aver fatto la storia dei primi 25 anni di Eurolega. E con un occhio al suo palmarès personale ha qualcosa da ridire sul fatto di non essere stato incluso
Nick Calathes l'Eurolega l'ha vinta, nel 2011, con la maglia del Panathinaikos, all'inizio della sua carriera europea. Una carriera che poi lo ha visto essere il miglior assistman di Eurolega per ben 4 anni e per altre 3 volte chiudere al primo posto nella classifica dei recuperi. Il suo nome è stato inserito per ben due anni consecutivi nel primo quintetto della lega (nel 2018 e poi ancora nel 2019, quando giocava al Barcellona) e ancora adesso, in forza al Monaco, l'ex prodotto di Florida è considerato uno dei migliori playmaker di tutta Europa. Non abbastanza però per vedere il suo nome inserito nei Top 25 all-time di Eurolega celebrati in occasione del primo quarto di secolo della manifestazione continentale. Su quella lista di campioni la point guard di Monaco è tornato a esprimersi recentemente, senza nascondere il suo disappunto: "Penso che il mio nome ci sarebbe stato tranquillamente, al 100%. Se si guarda a quello che ho vinto e agli obiettivi che ho raggiunto non vedo un motivo per cui non dovrei stare in quella lista di giocatori".
Giocatori, per ammissione dello stesso Calathes, eccellenti, autentiche leggende del gioco, da Manu Ginobili a Dejan Bodiroga, da Dimitris Diamantidis a Sarunas Jasikevicius, da Vassilis Spanoulis a Luka Doncic. "Non ne ho fatto una malattia, della mia esclusione, perché ovviamente i nomi che sono in quella lista sono nomi di grandissimi giocatori che si meritano questo onore. Non lascerò che questa esclusione mi rovini l'umore", ha concluso il giocatore di nazionalità greca.