Nonostante un pessimo inizio, l'Olimpia Milano coglie la seconda vittoria in Eurolega su altrettante trasferte e riscatta la sconfitta casalinga contro l'Alba Berlino dello scorso venerdì. L'ex scatenato Zach LeDay prova a farsi rimpiangere dai suoi vecchi compagni, ma Shields e Davies non sono da meno e vestono i panni degli eroi della rimonta. Giovedì altra trasferta contro il Bayern Monaco di Andrea Trinchieri
L'ennesimo scontro tra Ettore Messina e Zelimir Obradovic, i due coach più vincenti della storia dell'Eurolega, produce una partita di alto livello vinta, alla fine, dal tecnico italiano. L'Olimpia Milano, a differenza di quanto fatto dalla Virtus Bologna contro lo Zalgiris Kaunas, ha iniziato male ma ha poi tirato fuori dal cilindro una rimonta spettacolare, con i vari Shields, Davies e Pangos scatenati dal campo e gli italiani Melli e Tonut a esaltarsi in difesa. 75-80 il punteggio finale, che permette all'Olimpia di salire a 4 punti in classifica e di ripartire dopo il passo falso in casa contro l'Alba Berlino.
Il racconto del match
Reduce da due sconfitte in altrettante partite, il Partizan Belgrado vuole regalare la prima gioia ai suoi caldi tifosi della Stark Arena e inizia in maniera aggressiva. Il parziale di 13-2, con contributo tangibile dell'ex LeDay, è una mazzata per Milano, costretta subito a inseguire. Le triple di Baron sono ossigeno puro, ma la magia sulla sirena di un altro ex, Kevin Punter, sancisce il 27-17 dei primi 10 minuti.
I campioni d'Italia si sono però sbloccati e all'inizio del secondo periodo continuano nella loro buona produzione offensiva. Davies in area fa ciò che vuole e la tripla del -3 (33-30) di Voigtmann sembra il segnale di un imminente sorpasso. Un'illusione: Milano si avvicina anche a un solo punto di distanza, ma subisce un immediato contro-parziale targato Andjusic-Lessort che vale un nuovo +11, mitigato da una tripla di Tonut prima dell'intervallo lungo (49-41).
La squadra di Messina però è ormai in partita e approccia il terzo quarto nella maniera migliore: il break di 7-0 induce al timeout il furioso Obradovic. Davies in area fa il bello e il cattivo tempo anche in difesa, mentre le transizioni di Shields permettono alle scarpette rosse di trovare sempre la soluzione migliore in attacco. Il primo vantaggio milanese (49-50) è frutto dell'estro di Kevin Pangos, mentre Shields continua il suo personale show. Dall'altra parte però LeDay ha sempre più voglia di impersonificare il ruolo dell'ex con il dente avvelenato (già 20 punti a fine terzo periodo con 8/10 dal campo tra cui 4/4 da 3).
Si entra nel parziale decisivo con Milano avanti 61-62, ma stavolta è il Partizan ad avere un inizio migliore con un break di 10-0 coronato da una tripla di Exum. Messina chiama timeout e ottiene una risposta dalla sua squadra, capace di ripotarsi sotto di due punti (71-69). Inizia da qui il testa a testa dei minuti finali, con Pangos e Shields che giocano ancora i loro ultimi jolly segnando i canestri del sorpasso. Il play canadese chiude i conti con il lay-up del 73-78 e fa calare il sipario su una grande notte per l'Olimpia Milano, trascinata da ottime percentuali al tiro da tre (48%, 12/25) e con 18 assist a referto.
Partizan Belgrado: LeDay 23 punti, Lessort 12 (+ 10 rimbalzi)
Olimpia Milano: Shields 25 punti, Davies 15, Pangos 12
Le parole di Messina alla fine del match
Ettore Messina ha commentato così la vittoria: "Abbiamo avuto un pessimo inizio, soprattutto per l'atmosfera. Però siamo riusciti a risalire, affidandoci soprattutto a Davies in post basso che è stato molto bravo. Devo dire grazie ai miei giocatori, le partite le vincono loro".