L'allenatore del Manchester City, alla vigilia del derby con lo United di Mourinho, rivela una clamorosa bomba di mercato riferita al noto agente. Tra i due non scorre buon sangue, come dimostrato dalle parole dello stesso Raiola nei confronti del catalano
La miccia l'aveva accesa Mino Raiola. L'agente di calciatori, uno dei più potenti al mondo, era partito in quarta: attacco deciso, pungente, a uno dei migliori allenatori del millennio e forse della storia. All in contro Pep Guardiola, paragonato addirittura a un cane: "È un codardo, come uomo vale zero", aveva dichiarato l'italo-olandese lo scorso 25 marzo. Qualche settimana ed ecco la risposta, seccata, decisa, vera, dell'allenatore catalano: "Questa persona (Raiola) due mesi fa mi ha offerto Henrikh Mkhitaryan e Paul Pogba perché venissero a giocare con noi. Sì, esatto, due mesi fa, perché mi ha chiesto se Pogba e Mkhitaryan volessero giocare per noi, per il Manchester City. Non sono quel tipo di persona che deve proteggere i suoi giocatori, non mi può portare i suoi giocatori come un cane. Il paraogne con un cane non è bello. Deve rispettare i cani".