La formazione di Brema ha spiato gli allenamenti degli avversari alla vigilia della sfida dell'infrasettimanale. A confermarlo lo stesso ds del club: "Non abbiamo fatto nulla di illegale". Ma Nagelsmann risponde: "Non è un problema calcistico, ma di sicurezza per i miei giocatori"
Una piccola spy story si fa largo in Bundesliga. All'inizio di questa settimana, infatti, pare che un drone abbia sorvolato Zuzenhausen, il centro sportivo dell'Hoffenheim. Una tecnica utilizzata dal Werder Brema per spiare l'allenamento dei ragazzi di Nagelsmann in vista dello scontro diretto che si è disputato nell'ultimo turno di campionato, terminato poi 1-1. Accuse infondate? No, perché a confermare in qualche modo la storia è stato lo stesso Werder per bocca del suo direttore sportivo, Frank Baumann. "Un osservatore ha cercato di raccogliere informazioni sul posto - ha detto il ds -. Per un breve periodo è stato usato anche un drone, ma non ha mai sorvolato il campo di allenamento e non c'è stato alcun pericolo. Ne abbiamo parlato internamente, mi assumo la responsabilità del fatto. Non abbiamo fatto nulla di illegale e con l'Hoffenheim abbiamo sistemato tutto. Vogliamo però scusarci se l'incidente ha turbato qualcuno in campo". A denunciare la presenza insolita ci ha pensato proprio la società biancazzurra: l'ha segnalata alla polizia per evitare qualsiasi 'problema di sicurezza', come riferito da Espn. Le forze dell'ordine hanno confermato al club che avrebbero approfondito la questione per determinare se il volo fosse autorizzato o meno e, soprattutto, se rispettasse gli standard consentiti dalla legge. Un'eventuale violazione, infatti, costerebbe al Werder una multa da 50 mila euro. Sulla questione, al termine della sfida giocata nell'infrasettimanale, si è espresso anche Nagelsmann. "Se voli vicino alle persone e c'è un difetto tecnico, potrebbero esserci conseguenze gravi" ha detto l'allenatore, sottolineando anche l'assoluta libertà degli avversari di spiare i suoi allenamenti. Curiosamente era stato proprio l'Hoffenheim a sperimentare l'uso dei droni in allenamento per curare le sedute in ogni minimo dettaglio, ma l'idea era stata presto accantonata. "È inquietante e sintomo di distrazione per i giocatori" aveva spiegato l'amministratore delegato della società, Peter Goerlich. Neanche alla formazione guidata da Kohfeldt, però, questa tecnica sembra essere servita. Il gol di Gebre Selassie, infatti, è bastato solo per rispondere al vantaggio di Bittencourt e conquistare un punto, non sufficiente tuttavia ad effettuare il sorpasso in classifica in zona Europa.