Premier League, Burnley-Manchester United 0-1. Tutti i risultati: GOL E HIGHLIGHTS

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Lo United soffre ma sbriga la pratica Burnley grazie al destro vincente del francese, mentre i Gunners travolgono 4-1 il Crystal Palace, ipotecando la vittoria dopo appena 22'. Successi interni anche per Leicester e Stoke, finiscono 1-1 infine West Ham-Bournemouth e Stoke-Huddersfield

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LA CRONACA DI CITY-NEWCASTLE - BRIGHTON-CHELSEA 4-0

BURNLEY-MANCHESTER UNITED 0-1

54' Martial

Burnley (4-2-3-1): Pope; Bardsley, Mee, Tarkowski, Taylor; Defour, Cork; Arfield, Hendrick, Gudmundsson; Barnes

Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Valencia, Jones, Smalling, Young; Pogba, Matic; Mata, Lingard, Martial; Lukaku

Vince con grande fatica il Manchester United al Turf Moor. Primo tempo assolutamente incolore per i ragazzi di Mourinho che rischiano anche di andare subito sotto, ma il colpo di testa di Tarkowski è impreciso e finisce fuori dallo specchio. Lo United invece non riesce a costruire azioni da gol e si affida alle giocate individuali. L’esterno volante di Pogba non spaventa Pope, a differenza del destro di Young che, dopo un tunnel e una progressione personale, prova a segnare sul palo lontano, con la sfera che termina a lato di pochissimo. In avvio di ripresa il copione non sembra andare diversamente, ma i Red Devils colpiscono da grande squadra nell’unica sbavatura difensiva del Burnley. Lukaku pesca con una splendida giocata Martial sull’altro lato e il francese col destro trafigge Pope sul primo palo, grazie anche all’aiuto della traversa. Proprio la traversa nega subito il pari alla squadra di Dyche, sfortunata sulla punizione di Gudmundsson. I Claret continuano a spingere alla ricerca del pari e mettono i brividi agli ospiti sul cross basso di Hendrick su cui non riesce ad arrivare nessuno. Il Manchester soffre e cerca di mettere al sicuro il risultato in contropiede, ma i difensori di casa infrangono un muro su ogni tentativo dello United. Martial, il migliore dei suoi, va a un passo dal 2-0, poi nel recupero il forcing del Burnley produce un mucchio in area sventato dalla difesa di Mourinho. L’ultima chance è il colpo di testa di Vokes che si conclude a lato. Trionfa il Manchester che si riporta a +3 dal Chelsea, in seconda posizione solitaria.

ARSENAL-CRYSTAL PALACE 4-1

6' Monreal (A), 10' Iwobi (A), 13' Koscielny (A), 22' Lacazette (A), 78' Milivojevic (CP)

Arsenal (4-2-3-1): Cech; Bellerin, Mustafi, Koscielny, Monreal; Elneny, Xhaka; Iwobi, Wilshere, Ozil; Lacazette

Crystal Palace (4-2-3-1): Hennessey; Fosu-Mensah, Kelly, Tomkins, van Aanholt; Milivojevic, McArthur; Sako, Cabaye, Zaha; Benteke

Torna a vincere l’Arsenal e lo fa in modo schiacciante ai danni del Crystal Palace. È Monreal ad aprire le danze dopo appena 6 minuti, raccogliendo sul lato mancino una palla proveniente dall’angolo opposto e battendo il portiere con il sinistro. Passano pochi giri di lancette e lo spagnolo partecipa al gol del 2-0, firmato da Iwobi che sfrutta nel migliore dei modi l’assist verso il centro area del terzino. Monreal è scatenato, la difesa del Palace completamente in bambola e prima del quarto d’ora arriva anche la terza rete, realizzata da Koscielny sotto porta. Festa finita? Neanche per sogno. C’è anche spazio per il sigillo di Lacazette che finalizza un’azione in grande stile avviata dal tandem Ozil-Wilshere. 22 minuti e l’Arsenal è già sul 4-0. Nel secondo tempo il Crystal Palace prova a rendere meno amaro il passivo, ma Benteke pecca di freddezza e spreca due ottime opportunità nel primo quarto d’ora, con Cech bravo in particolare sul secondo tentativo. Nel mezzo la chance per Lacazette che da pochi passi fallisce la doppietta personale. Anche Elneny ci tiene a partecipare alla festa dei Gunners, ma Hennessey si distende e para la sua conclusione. A 12 minuti dal termine gli ospiti riescono a trovare il gol della bandiera. Lo segna Milivojevic che controlla di petto in area e batte Cech sul secondo palo. Nel finale Lacazette si divora il 5-1 calciando addosso al portiere del Palace.

LEICESTER-WATFORD 2-0

39' rig. Vardy, 91' Mahrez

Leicester (4-4-1-1): Schmeichel; Amartey, Dragović, Maguire, Chilwell; James, Ndidi, Albrighton, Mahrez; Okazaki; Vardy

Watford (4-3-3): Karnezis; Janmaat, Wagué, Kabasele, Zeegelaar; Doucouré, Pereyra, Watson; Carrillo, Deeney, Richarlison

Vola il Leicester che batte 2-0 il Watford e raggiunge il 7° posto in classifica, a 37 punti. Si fa subito vedere la squadra di Puel con il solito Jamie Vardy che vince un duello con Wagué ma non riesce a battere Karnezis, poi Okazaki pecca di potenza sulla ribattuta aerea. Passano pochi secondi e tocca a Richarlison immolarsi per evitare la rete delle Foxes sul tentativo di Ndidi, sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il Watford fatica a farsi vedere in attacco e al 38’ va sotto: Wagué stende Vardy in area e l’arbitro indica il dischetto. Dagli 11 metri si presenta lo stesso centravanti che spiazza il portiere e porta avanti meritatamente i suoi. Nei secondi 45 minuti il ritmo cala ma il tema rimane lo stesso. È il Leicester a fare la partita, mentre gli Hornets mettono in mostra tutte le difficoltà palesate nelle ultime settimane. Karnezis tiene in vita i suoi sul destro di Okazaki, poi in pieno recupero la formazione di casa chiude la pratica con Mahrez. L’esterno algerino scappa via in ripartenza, doppio passo e finta a rientrare per liberarsi del difensore e poi un dolce tocco col mancino a superare il portiere greco in uscita per la rete che vale il raddoppio.

WEST HAM-BOURNEMOUTH 1-1

72' Fraser (B), 73' Hernandez (WH)

West Ham (3-5-2): Collins; Cresswell, Ogbonna, Collins; Masuaku, Kouyate, Obiang, Noble, Zabaleta; Arnautovic, Lanzini

Bournemouth (3-4-3): Begovic; Francis, Cook S., Ake; Smith, Cook L., Gosling, Daniels; Ibe, Wilson, Fraser

Si conclude in parità la sfida tra West Ham e Bournemouth. I padroni di casa dominano la prima frazione di gioco, creando subito due pericoli con i tentativi dalla distanza di Cresswell e Noble. Al quarto d’ora è Arnautovic a sfiorare l’1-0, ma la traversa e Begovic gli negano la gioia del gol. Il portiere del Bournemouth poco dopo rischia di farsi beffare dal tiro-cross di Noble, prima che Arnautovic sprechi un’altra buona chance calciando lontano dai pali. A pochi secondi dal duplice fischio si fa notare in attacco anche gli ospiti, ma Gosling non riesce a cambiare il punteggio. Non cambia la musica nella ripresa. Ancora West Ham pericoloso e sempre Begovic a salvare i suoi. Poco dopo l’ora di gioco terza possibilità per l’ex Inter Arnautovic di ad andare a un passo dal vantaggio, ma in quest’occasione trova il salvataggio miracoloso di Cook. Gli Hammers giocano, ma a segnare è il Bournemouth che vola via in contropiede con Stanislas, quest’ultimo serve Fraser che col mancino non sbaglia. Il vantaggio dura però pochi secondi perché Hernandez ristabilisce subito la parità, sfruttando un rimpallo in area. Nel finale la stanchezza prende il sopravvento ed entrambe le squadre si accontentano di un punto a testa.

EVERTON-WEST BROMWICH 1-1

8' Rodriguez (WB), 70' Niasse (E)

Everton (4-2-3-1): Pickford; Kenny, Holgate, Ashley Williams, Martina; Schneiderlin, McCarthy; Walcott, Sigurdsson, Vlasic; Tosun

West Bromwich (4-4-2): Foster; Dawson, Hegazi, Evans, Gibbs; Philipps, Krychowiak, Barry, Brunt; Rodriguez, Rondon

1-1 anche tra Everton e West Browmich. Parte benissimo la formazione ospita che impegna Pickford con Rondon e poi con Krychowiak, prima di passare in vantaggio al 7’ con Jay Rodriguez. L’Everton sbaglia il fuorigioco e l’attaccante ex Southampton non sbaglia a tu per tu con il portiere. Ancora il WBA a fare la partita e sfiorare il raddoppio con Brunt che riceve la sponda di Rondon e cerca di piazzare la palla nell’angolo, non trovandolo per questione di centimetri. Sul finire di primo tempo arriva la prima chance per i Toffees con il mancino di Kenny, neutralizzato da Foster. Qui arrivano gli applausi del pubblico di Goodison Park che ironizzano sulla brutta prestazione dei loro beniamini. L’Everton cresce nella ripresa ma, fatta eccezione per un tentativo di Sigurdsson, non riesce a mettere in apprensione la difesa del Bromwich. La svolta arriva al 69’, quando Allardyce inserisce Niasse per Tosun. L’attaccante ci mette meno di un minuto a diventare il protagonista del match, segnando al volo il gol del pari sulla sponda aerea di Walcott, l’ultimo arrivato nella squadra blu di Liverpool. Il West Brom non ci sta e si ributta in avanti alla ricerca della rete da 3 punti, ma i sogni di gloria degli Albion si infrangono sulla traversa colpita di testa da Rondon a tempo praticamente scaduto.

STOKE-HUDDERSFIELD 2-0

53' Allen, 69' Diouf

Stoke (4-1-4-1): Butland; Bauer, Shawcross, Zouma, Pieters; Fletcher; Shaqiri, Allen, Adam, Choupo-Moting; Diouf

Huddersfield (4-2-3-1): Lossl; Malone, Zanka, Schindler, Hadergjonaj; Hogg, Mooy; van La Parra, Pritchard, Ince; Mounie

Vince infine lo Stoke che batte al Britannia Stadium 2-0 l’Huddersfield ed esce dalla zona retrocessione. Potters subito pericolosi in avvio di gara con il colpo di testa di Shawcross che termina oltre la traversa. La gara è divertente, con un capovolgimento da una parte e dall’altra. La chance buona capita sui piedi di Diouf e Adam, ma nessuno dei due riesce da pochi passi a concretizzare la rete del vantaggio. Dall’altra parte invece l’occasione da gol è di Mounie che, su cross di Haderjionaj, apre troppo il destro e la conclusione si spegne ampiamente a lato. Allo scadere del primo tempo poi un’altra opportunità per i biancorossi, con Lossl che non si fa beffare dal pallonetto di Shaqiri. Il forcing prodotto si concretizza nella ripresa con Allen che di destro materializza nella rete del vantaggio il rasoterra di Choupo-Moting. Al 69’ ancora il camerunense protagonista. È lui ad avviare l’azione in verticale che porta al tacco di Shaqiri e al destro di Diouf che sigla il raddoppio. Negli ultimi minuti l’Huddersfield prova a rientrare in partita, ma Butland non si fa sorprendere e tiene saldi nelle proprie mani i tre punti a favore dei suoi.