Frenata per il City di Guardiola, fermato 1-1 a Turf Moor dal Burnley. Nel primo tempo il vantaggio di Danilo, dunque tante occasione sprecate nella ripresa (Sterling sbaglia a porta vuota) e il pari di Gudmundsson che beffa i Citizens. Mourinho può ora accorciare a -13
PREMIER LEAGUE: RISULTATI E CLASSIFICA
BURNLEY-MANCHESTER CITY 1-1
22' Danilo (MC), 82' Gudmundsson (B)
TABELLINO
Burnley (4-4-1-1): Pope; Bardsley (46' Lowton), Long, Mee, Taylor; Gudmundsson, Cork, Hendrick, Lennon; Barnes; Vokes. All: Sean Dyche
Manchester City (4-3-3): Ederson; Walker, Kompany, Otamendi, Danilo; De Bruyne, Fernandinho, Gündogan; Bernardo Silva, Agüero, Sterling (75' Diaz). All: Pep Guardiola
Ammoniti: 38' Long (B), 42' Cork (B), 64' Gündogan (MC), 73' Mee (B), 93' Barnes (B)
Si è fermato il City, bloccato 1-1 dal Burnley che si conferma la rivelazione del campionato inglese, settimo (a rischio sorpasso del Leicester), ma momentaneamente dietro solo alle big six di Premier. Oltreché la terza squadra in campionato a fermare la corazzata di Guardiola. Uno spreco per Pep, visto le tante occasione avute in tutto il corso della partita, sopratutto nel secondo tempo. Aguero e Sterling (almeno due volte) gettano al vento le occasioni del raddoppio. E nel finale Gudmundsson trova il pari, risultato tutt’altro che ingiusto, nonostante gli errori del City. Ederson tra primo e secondo tempo salva infatti almeno due gol. E la squadra di Dyche interrompe la striscia di tre sconfitte consecutive in casa.
Line-up
È stata una partita lenta e dalle poche emozioni nella prima metà del primo tempo, per poi accendersi nel finale con tante occasioni. Il Burnley di Dyche sceglie il 4-4-1-1: Barnes e Vokes giocano avanzati, sulla sinistra debutta dal primo minuto Lennon, arrivato a gennaio dall’Everton. Il colpo del City invece è in panchina: Laporte. Out poi per infortunio in difesa anche Mendy, Delph e Stones con l’influenza. E tra i convocati non ci sono nemmeno David Silva, Sané e Jesus: panchina corta per Guardiola, che porta a Turf Moor addirittura solo sei sostituiti, uno in meno del numero previsto. In attacco c’è Aguero, che quando vede il Burnley segna sempre, con lui Sterling e Bernardo Silva. Il match, dunque, non regala grandi occasioni: il primo squillo è di Kompany al 15’ che - di testa - manca l’impatto col pallone su cross di Bernardo Silva. Dopo la chance piccolo infortunio per il belga, costretto alle cure: gioco fermo. Così come successo anche a Barnes, Vokes, Pope e anche Bardsley in appena 20’ di partita: e il ritmo della gara ne risente.
Danilo all’incrocio
Il bivio del match si ha dunque al 22’, quando Danilo approfitta della dormita colossale della difesa del Burnley. Su un calcio d’angolo per il City Bernardo Silva serve il terzino ex Real. Dal limite per lui lo spazio è tanto, e col destro a giro pennella il gol che si infila sotto la traversa. A questo punto il match si sblocca, e anche il Burnley - fin qui remissivo - inizia a giocare. Fino a creare una doppia chance per Mee - che di mestiere in realtà farebbe il centrale di difesa - tra il 31’ e il 37’. Prima, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, riceve in area e calcia al volo di sinistro: grande parata di Ederson che si distende levando il pallone dall’angolo basso della porta. Dunque, sempre su corner e di testa, sfiora la rete svettando libero a centro area. La contro risposta della squadra di Guardiola arriva poi nel finale, ci provano infatti prima De Bruyne dal limite, dunque Aguero da dentro l’area - ma decentrato - e l’esito è sempre uguale: Pope para. Intervallo. Decide Danilo.
Quasi gol
Il secondo tempo prosegue sulla scia del finale del primo: City motivato, e alla ricerca del raddoppio. Nei primi dieci minuti le occasioni sono due, entrambe nel cuore dell’area di rigore. Prima Aguero viene murato in area, dunque Sterling non finalizza un contropiede 4 contro 3 mandando fuori da ottima posizione. Tempo due minuiti e Danilo ci riprova, azione fotocopia al gol del vantaggio: angolo, difesa addormentata e piazzato dal limite. Ma questa volta Pope alza sopra la traversa. E Guardiola è sempre più indemoniato per i continui sprechi.
Colpo di scena
Accade allora che - dopo tutte le chance sprecate dal City - al gol ci vada vicino proprio il Burnley, nel primo sussulto della ripresa per i padroni di casa. È infatti solo un mezzo miracolo di Ederson al 69’ a evitare il pareggio. In contropiede è Lennon a liberarsi al tiro, ma il portierone dei Citizens devia la palla sul palo. Passano pochi secondi dunque e l’occasione si ripete, ma a parti invertite, con Sterling a divorarsi a porta vuota il raddoppio su cross basso di Walker. Dal possibile raddoppio alla paura: perché il City arretra, e il Burnley ci crede. All’81’ arriva infatti il clamoroso pari di Gudmundsson, che mette in rete sul lungo cross di Lowton. E per il City è tutto da rifare. Nel finale entra Diaz, e l’assenza dei big di Guardiola tra i convocati si fa sentire. Zero pericoli nel finale: e il risultato è di 1-1.