Tottenham-Arsenal 1-0, Kane implacabile: GOL E HIGHLIGHTS
Premier LeagueUna rete a inizio ripresa del solito centravanti inglese permette al Tottenham di vincere il derby del nord di Londra contro i Gunners. Gara dominata dalla squadra di Pochettino, ma nel finale Lacazette si divora il pari. Un chiaro messaggio anche alla Juventus
TOTTENHAM-ARSENAL 1-0
49' Kane
Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Trippier, Sanchez, Vertonghen, Davies; Dier, Dembélé; Eriksen, Dele Alli (85' Wanyama), Son (70' Lamela); Kane.
Arsenal (4-2-3-1): Cech; Bellerín, Koscielny, Mustafi, Monreal; Elneny (65' Iwobi), Xhaka (86' Welbeck); Wilshere, Ozil, Mkhitaryan (65' Lacazette); Aubameyang.
La Juventus prenda nota. Sarà un’impresa ardua battere questo Tottenham. Gli Spurs vincono il 182° derby del nord di Londra e mettono in guai seri l’Arsenal di Wenger. La firma sul match è del solito, implacabile Harry Kane, uno straordinario bomber dell’area di rigore capace di segnare per la 36^ volta in stagione in 37 partite, il 7° gol in 7 derby. La squadra di Pochettino domina la sfida e non rischia praticamente nulla, con Lloris impegnato una sola volta in tutta la partita. Lo fa con una crescita graduale nel corso dei minuti, che diventa esplosiva a partire dal secondo tempo, con Cech continuamente chiamato agli straordinari per tenere ancora aperta la partita. La seconda rete non arriva mai, ma in compenso arrivano tre punti preziosissimi che permettono di salire a quota 52, in attesa delle sfide di Chelsea e Liverpool e di escludere, in maniera forse definitiva, l’Arsenal dalla corsa alla Champions. Il Tottenham ha dimostrato grande concentrazione e grandissima tenuta fisica che, con tutti gli effettivi a disposizione, permettono a Pochettino di avere soluzioni importanti anche in panchina. Allo stesso tempo non mancano le sbavature difensive, come successo in pieno recupero sull’occasione sprecata da Lacazette. Sono questi spazi che dovrà sfruttare la Juve in Champions, tenendo invece a bada difensivamente i movimenti di Eriksen e Alli, oltre ovviamente a Kane, un centravanti che non perdona mai se gli viene concesso qualcosa.
Primo tempo
La sfida non comincia nel migliore dei modi per Wenger che, poche ore prima del fischio d'inizio, è costretto a rinunciare a Ramsey, fermato da un problema all'inguine. Al suo posto c'è Elneny, mentre Wilshere viene preferito a Iwobi nel trio d'attacco alle spalle di Aubameyang. Nessuna sorpresa invece per quanto riguarda Pochettino che sceglie i Fab Four in attacco. Nei primi minuti c'è subito un buon ritmo, con entrambe le squadre che non vogliono concedere troppo il pallino del gioco agli avversari. All'8' il primo brivido del match, dove un passaggio verso il centro area di Alli viene intercettato in scivolata da Mustafi e quest'ultimo per poco non beffa Cech, bravissimo in controtempo a mandare la sfera in angolo. Passato lo spavento, l'intensità comincia a calare e non ne beneficia lo spettacolo. L'Arsenal in fase avanzata non si fa praticamente vedere mai, sbagliando le giocate dalla trequarti in su, mentre gli Spurs cercano di trovare la rete soprattutto per via aerea. Il colpo di testa di Dier si spegne sul fondo, quello di Eriksen è debole e centrale, mentre il più pericoloso è Harry Kane che, su cross del danese, scappa via alla difesa dei Gunners sul filo del fuorigioco ma non impatta bene e manda il pallone alto sulla traversa. L'affondo del Tottenham non si ferma qui e subito dopo, sia Dembelé che Dier, svirgolano la conclusione da buonissima posizione, lasciando il punteggio sullo 0-0. La squadra di Wenger dà minimi segnali di ripresa invece solo negli ultimi cinque minuti del primo tempo, ma l'unico vero tentativo è quello di Bellerin dalla distanza che termina a lato di circa un metro.
Secondo tempo
Il Tottenham esce dagli spogliatoi con una marcia in più e cerca nuovamente di vincere la gara sul piano dei centimetri. Al 4’ gli Spurs trovano meritatamente il vantaggio con Davies che, dalla corsia sinistra, crossa in mezzo per Kane e il capocannoniere della Premier sale in cielo e di testa trasforma l’1-0. Passano tre minuti e dal lato opposto Kane riceve un altro splendido pallone, ma questa volta il tiro di testa dell’attaccante sfiora il palo. La forza dell’uragano diventa insostenibile per i giocatori dell’Arsenal e serve uno strepitoso Cech a respingere il tentativo al volo dal limite dell’area, il terzo in cinque minuti. La squadra di Pochettino si rende pericolosissima anche da calcio piazzato, con Cech che vola per neutralizzare la punizione di Eriksen. I Gunners sono inesistenti e Wenger cerca di correre ai ripari, inserendo Lacazette e Iwobi al posto di Mkhitaryan. La scintilla però la prova a dare Wilshere con un sinistro a giro dal limite dell’area, parato da Lloris in tuffo. Dall’altra parte Son calcia alle stelle da buonissima posizione e lascia il campo per gli ultimi 20 minuti a Erik Lamela. L’argentino ha un impatto eccellente sulla gara. Dopo meno di 60 secondi serve una palla d’oro a Dele Alli che spreca una clamorosa chance, tirando debolmente con Cech in uscita disperata. Poi il Coco decide di fare tutto da solo e trova di nuovo il portiere ceco a dirgli di no. Il numero 1 dei Gunners rimane straordinario protagonista anche nell’azione successiva, tenendo in piedi i suoi grazie alla parata sul tentativo volante di Trippier. L’allenatore francese si gioca l’ultima carta, Welbeck. Lamela spreca un’altra ottima occasione, poi è Lacazette ad avere sul destro la chance del pareggio allo scoccare del 90’, ma il suo tiro al volo finisce lontanissimo dalla porta. Il Tottenham sembra avere la vittoria in pugno, ma in pieno recupero rischia di rovinare tutto, con Devinson Sanchez che lascia scorrere il pallone, concedendolo in realtà a Lacazette. L’attaccante francese però non è freddo e solo davanti a Lloris non inquadra per poco lo specchio della porta, facendo disperare Wenger in panchina. Sorride invece Pochettino che vince e vola momentaneamente al terzo posto, preparandosi al meglio per la partita di Champions contro la Juve.