Vince 2-1 lo United contro il Liverpool, blindando il secondo posto in Premier. Per Mourinho ci pensa Rashford nel primo tempo: doppietta per lui. Nella ripresa l’autogol di Bailly riapre la partita, ma la squadra di Klopp non riesce a raggiungere il pari
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MANCHESTER UNITED-LIVERPOOL 2-1
14' e 24' Rashford (MU), 66' aut. Bailly (MU)
TABELLINO
Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Valencia, Bailly, Smalling, Young; McTominay, Matic; Mata (88' Lingard), Sanchez (97' Darmian), Rashford (70' Fellaini); Lukaku. All: Mourinho
Liverpool (4-3-3): Karius; Alexander-Arnold (80' Wijnaldum), Lovren, van Dijk, Robertson (84' Solanke); Chamberlain (62' Lallana), Can, Milner; Salah, Firmino, Mané. All: Klopp
Ammoniti: 27' Rashford (MU), 35' Chamberlain (L), 89' Valencia (MU)
Vince il Manchester United, nonostante il Liverpool controlli il gioco con quasi il 70% di possesso palla. Vince Mourinho che batte Klopp dopo un solo successo negli otto precedenti contro l’allenatore tedesco. Per lo United ci pensa Rashford nel primo tempo, quando nel giro di dieci minuti stende il Liverpool trovando undicesima e dodicesima rete personale in stagione. Nella ripresa meglio i Reds, che continuano a gestire la partita ma aumentando la pericolosità sotto porta. Riapre il match un goffo autogol di Bailly, al rientro tra i titolari dopo quattro mesi di infortunio. Mourinho blinda così il secondo posto in Premier, a +5 sul Liverpool, che potrebbe essere scavalcato dal Tottenham.
Così in campo
Il nome di cui si parla alla fine è sempre il suo: Paul Pogba, out dalla partita per infortunio, non sarà nemmeno in panchina. Un problema per Mou, nonostante qualche esclusione per scelta tecnica già avvenuta in passato. Mourinho sceglie allora Matic a centrocampo, il suo match winner all’ultimo minuto nella rimonta contro il Palace, insieme a lui McTominay, già titolare anche due turni fa nell’altro big match contro il Chelsea. Davanti a loro agiranno Mata e Rashofrd, entrambi rientranti dal primo minuto, e Sanchez, ancora fermo a un solo gol con la nuova maglia dello United. Davanti ecco Lukaku, alla caccia della rete numero cento in Premier League. Ad Old Trafford arriva un Liverpool in grande forma, appena avanzato ai quarti di Champions League con grande facilità sul Porto, e reduce da quattro vittorie e un pareggio nel ultime cinque di campionato. Il tridente è quello titolare, da 68 gol in stagione: Salah, Firmino, Mané. A centrocampo c’è Milner per Henderson, insieme a Can e Chamberlain.
Primo tempo: doppio Rashford
Rashford uno. Rashford due. E il Manchester United chiude col doppio vantaggio il primo tempo contro il Liverpool. Due lampi a squarciare il cielo nuvoloso di Manchester. Il primo al 14’, il secondo dieci minuti esatti dopo, con una dinamica piuttosto simile. Intorno al quarto d’ora ci pensa Lukaku a spizzare di testa il lungo rinvio di De Gea, lanciando Rashford in area: sterzata sul piede forte e botta di destro a fil di palo a battere Karius. In mezzo la reazione dei Reds, che sfiorano il palo con van Dijk, completamente solo in area di rigore sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Dunque al 24’ ancora Lukaku protagonista: altro rinvio del portiere spagnolo dello United e il belga - questa volta - mette a terra il pallone e smarca Mata solo davanti al portiere. L’8 di Mourinho viene chiuso prima di battere Karius in uscita, ma il pallone finisce ancora sui piedi di Rashford: altro piazzato decentrato sulla sinistra, e altro gol di destro. Per lui il numero 16 con la maglia dello United in campionato, il settimo contro una delle big six del calcio inglese. Manchester in vantaggio a Old Trafford per la volta numero 352 in Premier, con la statistica a raccontare come nelle precedenti 351 volte abbia poi perso soltanto in tre occasioni (l’ultima, però, contro il Liverpool nel 2008-09). Nel finale altra grande palla gol United, con Mata pescato da Sanchez completamente libero in area di rigore: la rovesciata dello spagnolo finisce fuori di poco. Quasi tris, ma la partita è comunque saldamente nelle mani della squadra di Mou, nonostante il 64% di possesso palla (per lo più sterile) del Liverpool.
Ripresa: Bailly riapre (e chiude) tutto
Meglio il Liverpool a inizio ripresa, col possesso palla che rimane alto, ma l’intensità aumenta e le occasioni arrivano. Al 47’ è ancora van Dijk a provarci di testa su calcio d’angolo, con palla di poco alta sopra la traversa di De Gea. Dunque due proteste Reds in area di rigore. Prima Young strattona Salah che cerca di concludere da posizione centrale. Al 54’, invece, braccio largo di Valencia su cross di Robertson dalla sinistra, ma per l’arbitro Pawson si può proseguire, in entrambi i casi. All’ora di gioco prima mossa di Klopp, che inserisce Lallana per Chamberlain. Mentre al 66’ l’episodio che riapre la partita: Mané sfonda sulla sinistra e crossa al centro, clamoroso autogol di Bailly che interviene scomposto nel tentativo di rinviare il pallone, e finisce per battere De Gea. Il centrale ivoriano rientrava tra i titolari dopo quattro mesi di infortunio. È questa la 58^ autorete che favorisce il Liverpool nella storia della Premier, solo lo stesso United (con 67) ne ha beneficiato ancora di più. Riaperta la partita Mou corre allora subito ai ripari, e inserisce Fellaini per Rashford per blindare il risultato. United in campo con tre centrocampisti più Mata-Sanchez larghi sulle fasce e Lukaku isolato in avanti. Klopp risponde inserendo prima Wijnaldum per andare alla caccia del pari, dunque anche Solanke per Robertson: fuori un difensore, dentro un attaccante. Assalti finali senza successo per il Liverpool, ultimi disperati tenativi tutti chiusi proprio da Bailly - tolta l'autorete - autore di una grande partita. Finiti i sei minuti di recupero Mou può esultare: il secondo posto è sempre più suo e del suo United.