Premier League, la PFA elegge la squadra dell'anno: dominio del City di Guardiola

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Cinque i giocatori del Manchester City scelti nella top 11 della stagione. Segue il Tottenham a 3, Chelsea, Liverpool e Manchester United con un solo rappresentante. De Gea, Walker e Kane sono le conferme rispetto alla scorsa stagione. Ancora da decidere il giocatore dell'anno: tra i candidati c'è anche Sané, curiosamente però out dai migliori undici

IL CITY È CAMPIONE D'INGHILTERRA

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Il verdetto numero uno in Premier è già stato raggiunto: Manchester City campione, con cinque giornate di anticipo e un torneo giocato e vinto praticamente in solitaria. Anche la corsa alla Champions sembra segnata, col il Chelsea che ha ancora qualche piccolo barlume di speranza dopo l’ultimo pari del Tottenham. Dietro, in fondo alla classifica, situazione durissima per Stoke e Southampton, e col Wba ormai quasi condannato nonostante l’ultima vittoria sul campo dello United di Mourinho. Ecco allora che premiare la top 11 della stagione della Premier League, nonostante ancora quattro (per alcuni cinque) partite al termine dell’anno sembra comunque un scelta azzeccata, senza rischio di sorprese nel finale, e soprattutto per i valori messi in campo. A eleggere i migliori la PFA - la Professional Footballers Association - la più antica associazione di calciatori professionisti del Regno Unito. Fondata nel 1907, con sede a Manchester, e con Chris Powell - tra gli altri ex Charlton, West Ham, Watford e Leicester - a farne da presidente. Ecco allora, stando proprio alla PFA, il formidabile undici dell’anno.

Porta (e difesa) blindata

In campo figurano ben cinque giocatori del Manchester City, scelta quasi inevitabile visto il dominio incontrastato della squadra di Guardiola in tutto l’arco della stagione. Una presenza quasi territoriale dei Citezens, perfettamente equilibrati tra due difensori, due centrocampisti e un attaccante. Seguono dunque tre del Tottenham, e un giocatore a testa per Chelsea, Liverpool e Manchester United, a cui spetta inevitabilmente il posto in porta. David de Gea è stato semplicemente straordinario, parando tutto quello che si poteva parare e diventando un must anche sui social. Perché #DaveSaves è sempre l’hashtag più popolare su Twitter quando il portierone spagnolo arriva a “salvare” ogni occasione degli avversari. Dunque, sempre nel reparto difensivo, ecco i due rivali del City. Walker sulla fascia destra (al bis dopo la maglia da “titolare” anche nell’ultima scelta del PFA, così come de Gea), e per cui l’esborso di oltre 50 milioni di euro sembra aver portato i suoi frutti. Con lui nel pacchetto arretrato c’è anche il compagno Otamendi - certamente il più solido tra i centrali del City - in coppia con Vertonghen del Tottenham. Difesa dunque completata da Marcos Alonso del Chelsea. L’ex viola è forse leggermente calato - come in realtà tutta la squadra di Conte - rispetto allo straordinario rendimento della scorsa stagione che portò al titolo, ma evidentemente non così tanto da non guadagnarsi il ruolo di terzino sinistro che lo scorso anno - in realtà - fu di Rose del Tottenham.

Fantasia al potere

A centrocampo ecco tutta la classe di altri due giocatori del super City di Guardiola. Tra i più decisivi di tutta la squadra. David Silva e Kevin De Bruyne. Il primo è ormai alla sua terza Premier con la maglia blu di Manchester, simbolo e bandiera di una squadra e di un progetto a cui lui ha creduto fin da subito. Con out Kompany lo spagnolo ha vestito spesso la fascia da capitano, a portare in dote 8 gol e 11 assist nel massimo campionato inglese. E che dire invece di Kevin De Bruyne, che Guardiola ha investito come numero uno al mondo alle spalle solo dei marziani Messi e Ronaldo? 7 gol e 15 assist in Premier per il belga, autentico gioiello del City a completare il reparto della squadra dell’anno con Eriksen del Tottenham. Altro perfetto esempio di fantasia al potere, in perfetta doppia cifra per reti e assistenze in Premier: 10 + 10, non come il suo numero di maglia (gioca col 23) ma come il suo ruolo di rifinitore per l’attacco.

Attacco monstre

Il trio delle meraviglie in avanti aveva dei nomi quasi scontati nella selezione. Salah, Kane, Aguero. Vale a dire, in ordine, i primi tre della classifica cannonieri. Momo Salah in questa stagione di Premier è letteralmente esploso, e al momento è al primo posto anche nella corsa per la Scarpa d’Oro (30 reti), davanti a Messi (+1) e dietro solo a Ronaldo (-1) nei gol complessivi in stagione: 40. Kane è invece costretto ad inseguire, lui che con De Gea e Walker è il terzo confermato dopo la selezione dello scorso anno, e che probabilmente mancherà - a meno di clamorosi recuperi - il terzo titolo di capocannoniere della Premier consecutivo. Chiude il quadro Sergio Aguero: l’uomo giusto al momento giusto, sempre decisivo nonostante i campioni nel reparto offensivo del City continuino ad arrivare. Il Kun, a differenza di Kane e Salah, non è però tra i sei candidati come giocatore dell’anno. Oltre ai due bomber di Spurs e Liverpool ecco anche de Gea, De Bruyne, David Silva e… Leroy Sané, che però - curiosamente - è rimasto fuori dalla top 11.