Chelsea-Liverpool 1-0: decide Giroud. Goleada Arsenal, festa City all'Etihad. GOL E HIGHLIGHTS
Premier LeagueIl Chelsea batte il Liverpool e continua a credere nella qualificazione Champions, decide Giroud. Conte e a -2 dal Tottenham quarto, e a -3 dal Liverpool con una partita in meno. Nel pomeriggio festa dell'Arsenal col 5-0 sul Burnley, mentre il City pareggia 0-0 con l'Huddersfield e alza al cielo il quinto titolo d'Inghilterra
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CHELSEA-LIVERPOOL 1-0
32' Giroud
TABELLINO
Chelsea (3-5-1-1): Courtois; Azpilicueta, Cahill, Rudiger; Moses (89' Zappacosta), Fabregas (90'+3 Pedro), Kanté, Bakayoko, Marcos Alonso; Hazard (86' Willian); Giroud. All: Conte
Liverpool (4-3-3): Karius; Clyne (59' Henderson), Lovren, van Dijk, Robertson (74' Solanke); Alexander-Arnold, Wijnaldum, Milner (89' Moreno); Salah, Firmino, Mané. All: Klopp
Ammoniti: 39' Salah (L), 40' Clyne (L), 78' Alonso (C), 81' Moses (C), 90'+4 Courtois (C)
Il Chelsea sorprende il Liverpool, ed ora la qualificazione alla prossima Champions non è più una missione impossibile. Nel pomeriggio dello Stamford Bridge decide un colpo di testa di Giroud nel primo tempo, quasi come un fulmine nel cielo sereno del Liverpool che stava controllando la partita. Dal gol in poi nessuna reazione per gli uomini di Klopp, al terzo insuccesso consecutivo in campionato e con appena due punti conquistati nelle ultime tre partite. Conte è ora così a -2 dal posto Champions momentaneamente occupato dal Tottenham (a parità di partite giocate), e -3 proprio dai Reds con una gara in meno. La parità di punti tra le due avversarie del match è così probabile, ma in tal caso ad essere decisivo sarà la differenza reti globale, che vede però Klopp in vantaggio con un rassicurante margine di 15 gol. Il Liverpool non può però più rischiare, e nell’ultima giornata contro il Brighton dovranno necessariamente arrivare i tre punti.
Così in campo
L’occasione per il Chelsea è probabilmente l’ultima, e la testa non può essere già rivolta alla finale di FA Cup contro il Manchester United. In palio c’è la qualificazione alla prossima Champions League, con rispettivamente 6 punti e 5 punti da recuperare a una tra Liverpool o Tottenham, entrambe con una partita in più in campionato. Per l’assalto alla coppa Conte sceglie allora la solita difesa a tre, con Rudiger titolare insieme a Cahill e Azpilicueta. Linea di centrocampo con Moses, Fabregas, Kanté, Bakayoko e Marcos Alonso. Davanti Giroud titolare con Hazard alle sue spalle. La risposta di Klopp è con l’altrettanto classico 4-3-3. La vittoria in Premier per i Reds manca da due turni, e proprio Conte si è avvicinato pericolosamente in classifica. Nel Liverpool qualche novità tra difesa e centrocampo, con Alexander-Arnold che scala in avanti insieme e Wijnaldum e Milner (panchina per Henderson), mentre in difesa il ruolo di terzino destro è per Clyne, rientrante da poco tempo da un lunghissimo infortunio. Trio offensivo classico con Salah, Firmino e Mané.
Primo tempo: ci pensa Giroud
Tanto Liverpool, tantissimo Giroud. Si chiude 1-0 per il Chelsea il primo tempo della sfida dello Stamford Bridge, con la zuccata dell’ex Arsenal decisiva per chiudere in vantaggio un parziale di gara che aveva visto il Liverpool controllare il pallino del gioco. A questo punto, vincendo la partita ancora da recuperare, il Chelsea sarebbe così a pari punti con Klopp, nonostante la differenza reti globale sorrida (e di molto) agli ospiti. Il primo squillo della partita è di Firmino, che dopo 7’ calcia defilato sulla destra trovando i guantoni di Courtois. Dunque si scatena Mané, che bombarda la porta di Conte tre volte tra il 25’ e il 31’, trovando però sempre una risposta attenta proprio del belga coi guantoni alle mani. Salvo un tiro di Alonso, e una colpo di testa di Bakayoko, di vere occasioni per i Blues non ce ne sono, che sfruttano così al 32’ la prima vera palla gol del match. Il cross di Moses dalla destra è preciso, e proprio il francese ex Arsenal svetta sopra a tutti per la rete del vantaggio, il sesto personale in carriera al Liverpool. La reazione dei Reds non c’è. Salah si fa ammonire per simulazione, e con lui anche Clyne per un fallo. Fabregas al 35’ mette un pallone in area molto pericoloso senza trovare però un compagno sotto porta per il tap in, e al duplice fischio di Taylor è un Chelsea molto cinico che rientra negli spogliatoi con sorriso stampato in faccia.
Ripresa: Liverpool senza benzina
La ripresa non ha cambiato le sorti della partita, e il Liverpool sarà così costretto a vincere l’ultima di Premier della propria stagione contro il Brighton per avere la certezza di partecipare alla prossima Champions League. Il Chelsea ha vinto grazie al gol di Giroud arrivato nel primo tempo, un colpo fatale per Klopp e i suoi che non sono mai riusciti a rialzarsi dopo lo svantaggio. Il possesso palla a fine partita sarà dalla parte dei Reds quasi per il 70%, ma - di fatto - vere occasioni da gol per il pareggio non ce ne saranno, se non con una chance per Solanke nel finale. La benzina sembra quasi finita per Salah e compagni, ed ora il Chelsea, vincendo la partita da recuperare di campionato, potrebbe impattare in classifica a quota 72. Nella ripresa l’unica vera palla gol capita proprio ai padroni di casa, col colpo di testa di Rudiger sotto porta giustamente annullato per fuorigioco.
ARSENAL-BURNLEY 5-0
14’ e 75’ Aubameyang, 45’+3 Lacazette, 54’ Kolasinac, 64’ Iwobi
TABELLINO
Arsenal (4-3-3): Cech; Ballerin, Chambers (77’ Mertesaker), Mavropanos, Kolasinac; Iwobi, Xhaka, Wilshere /72’ Ramsey); Mkhitaryan, Lacazette (72’ Welbeck), Aubameyang. All: Wenger
Burnley (4-4-1-1): Pope; Lowton, Long, Tarkowski, Ward; Lennon (72’ N’Koudou), Cork, Westwood, Gudmundsson; Hendrick; Barnes (22’ Vokes). All: Duche
Ammoniti: 44’ Tarkowski (B)
È stata una vittoria schiacciante quella dell’ultima di Wenger all’Emirates. Cinque schiaffi dell’Arsenal allo straordinario Burnley di quest’anno, che dopo la 16^ posizione nella scorsa Premier si era già aritmeticamente assicurato il settimo posto Europa League con il pari dell’Everton. Prima il vantaggio di Aubameyang sull’assist di Lacazette dopo appena un quarto d’ora, dunque il raddoppio nel finale di tempo dello stesso Lacazette su cross di Ballerin. La partita probabilmente era già finita lì, e nella ripresa i gol di Kolasinac, Iwobi e ancora Aubameyang hanno soltanto reso la festa per Wenger ancora più bella. Con questa vittoria l’Arsenal sale a quota 60 punti, consolidando il sesto posto definitivo in Premier e scappando a +6 proprio su un Burnley a cui manca una sola gara da disputare.
MANCHESTER CITY-HUDDERSFIELD 0-0
TABELLINO
Manchester City (4-3-3): Ederson, Walker, Stones (73' Bernardo Silva), Otamendi, Delph (57' Mendy); De Bruyne (68' Gundogan), Fernandinho, David Silva; Sterling, Gabriel Jesus, Sané. All: Guardiola
Huddersfield (5-3-2): Lossl; Smith, Zanka, Schindler, Kongolo, Lowe (77' Malone); Hadergjonaj, Hogg, Mooy; Mounié (60' Depoitre), Pritchard (82' Van La Parra). All: Wagner
Ammoniti: 66' Smith (H), 76' Lowe (H), 87' Van La Parra (H)
Ha fatto festa comunque il Manchester City, anche se contro l’Huddersfield in piena lotta per la salvezza non è arrivata la vittoria. Zero gol, quasi un inedito per la stagione in Premier dei campioni di Pep, che soltanto contro il Crystal Palace a dicembre non erano riusciti a bucare la porta degli avversari. I fuochi d’artificio sono però scoppiati lo stesso, fin da inizio match quando le vecchie glorie del titolo del 1968 - il secondo della storia del club - hanno riservato un guard of honour ai campioni in carica. A battere le mani anche i giocatori dell’Huddersfield, che poi non hanno mollato nulla in campo. La coreografia dei tifosi, sulle note di Hey Jude dei Beatles, è stata altrettanto da mozzare il fiato, con bandierine azzurre e bianche a sancire non una semplice vittoria, ma un dominio incontrastato nella Premier di quest’anno. Poche le occasioni della partita, tutte per lo più concentrate nel primo tempo, con un paio di chance per gli ospiti con Haderjonaj e Pritchard (grandi risposte di Ederson) nei primi venti minuti. Mentre per i padroni di casa gli squilli principali sono arrivati con Silva e De Bruyne nel primo quarto d’ora di gioco, e con l'ultima occasione per Otamendi nel recupero. L’Huddersfield conquista così un punto preziosissimo per la salvezza e allunga a +3 su Swansea e Southampton, mentre il City sale a quota 94 punti, a meno uno dal record di 95 fissato nella storia nel 2004-05 dal Chelsea di Mourinho.