Premier League: calendario, programma, orari della 38^ giornata

Premier League

Ultima giornata di campionato in Premier, con tutte le gare in contemporanea domenica alle 16. Ancora aperta la lotta per il quarto posto, con il Chelsea che deve battere il Newcastle e sperare nella sconfitta del Liverpool. In coda serve un miracolo allo Swansea

RISULTATI E CLASSIFICA DI PREMIER LEAGUE

I recuperi dei turni precedenti giocati in settimana permettono finalmente una lettura chiara della classifica di Premier League: manca sola una giornata alla fine del campionato e tutte le partite si giocheranno in contemporanea domenica 13 maggio alle ore 16. Come fare per seguirle tutte? C’è Diretta Gol Premier League (su Sky Sport 3 HD), che permette di non perdersi nemmeno un gol, saltando da un campo all’altro.

L’ultimo verdetto che il campionato darà è quello relativo al quarto posto, che vale la qualificazione alla prossima Champions League: se lo contendono Liverpool e Chelsea, con i Blues di Conte quasi rassegnati all’idea di aver perso il treno Champions. Ma ci sono ancora 90’ da giocare e tutto può accadere. Anche per quel che riguarda la salvezza i giochi sono ormai fatti: manca solo la matematica…

Partiamo dai piani alti: Manchester City (97 punti e campione d’Inghilterra) e Manchester United (78 punti) sono già aritmeticamente primo e secondo in classifica. Il Tottenham terzo (74 punti) ospita il Leicester e deve guardarsi le spalle dal Liverpool (72 punti), che a sua volta deve difendere il quarto posto dall’ultimo disperato attacco del Chelsea. Ai Reds basterà un pareggio contro il Brighton, vista la differenza reti nettamente migliore rispetto a quella del Chelsea (+42 a +27): un arrivo a pari punti, quindi, premierebbe la squadra di Klopp. L’unica combinazione di risultati che può portare Conte in Champions è quindi quella che vede la sconfitta del Liverpool e la contemporanea vittoria del Chelsea contro il Newcastle (diretta su Sky Sport Mix HD). Il Newcastle, tra l’altro, è imbattuto negli ultimi 4 incroci di Premier giocati in casa contro i Blues (3 vittorie e un pareggio), match nei quali ha sempre segnato almeno due gol. D’altra parte, però, se si guardano gli ultimi tre precedenti (di cui due in questa stagione, l’andata in campionato e il match di FA Cup), tutti a Stamford Bridge, il Chelsea ha segnato la bellezza di 11 gol, subendone 2.

Come detto, il Chelsea non può permettersi di pareggiare (oltre a dover sperare nella sconfitta del Liverpool). La differenza reti, infatti, non sarebbe colmabile nemmeno se i Blues dovessero replicare l’exploit finale della stagione 2009/2010, quando all’ultima giornata vinsero addirittura 8-0 contro il Wigan.

Il Liverpool, a sua volta, può ancora ambire al terzo posto: vincendo contro il Brighton, dovrà sperare che il Tottenham non faccia lo stesso contro il Leicester. Ancora una volta, la differenza reti premierebbe i Reds in caso di arrivo a pari punti (che si verificherebbe con il pari degli Spurs). All’andata le Foxes sorpresero il Tottenham vincendo 2-1: da Londra, però, non tornano vittoriose da 6 partite (considerando tutte le trasferte contro squadre della capitale), con l’ultimo ko che risale a due settimane fa, un pesantissimo 5-0 incassato a casa del Crystal Palace. Inoltre va considerato il “fattore Harry Kane”, che ha nel Leicester la sua vittima preferita: 9 gol. Comunque vada, il Tottenham è certo di chiudere per il terzo anno di fila tra le prime 4 del campionato.

Chiuderà invece al settimo posto, subito dietro alle “big six” (la sesta è l’Arsenal, aritmeticamente), la sorpresa Burnley. Tutte già salve le tre neopromosse Newcastle, Brighton e Huddersfield. In Championship scendono Stoke City e West Brom, mentre occorre un vero miracolo allo Swansea per evitare di essere la terza retrocessa. I gallesi hanno 3 punti in meno del Southampton (quart’ultimo e al momento salvo) e una differenza reti praticamente impossibile da colmare (-27 lo Swansea, -18 i Saints). Ballano 9 gol di scarto, che lo Swansea dovrebbe pareggiare vincendo largamente contro lo Stoke (ultimo) e sperando in un aiuto dal Manchester City (campione), sotto forma di goleada al Southampton. Proprio contro i Saints, però, la squadra di Guardiola sudò parecchio all’andata, portando a casa uno striminzito 2-1 ottenuto al 96°…